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Osservatorio Consumi. La classifica regionale

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Nella top 5 delle regioni con il peggiore andamento la Lombardia ha registrato il peggior trend nel mese di marzo (-83%), seguita da Toscana (-80,9%), Emilia-Romagna (-80,5%), Veneto (-80%) e Campania (-79,7%).

Il trend del primo trimestre vede sempre la Lombardia prima in classifica per maggior calo delle vendite rispetto allo stesso periodo 2019, seguono Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte.

Questi i risultati dell’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-EY, per il primo trimestre 2020.

LOMBARDIA

Rispetto alle altre regioni in Lombardia si registra il trend peggiore (-82,8%), guidato in particolare dalle province di Brescia, Bergamo e Mantova (-85%), mentre Monza Brianza perde l’84% e Milano l’83%. Il primo trimestre si è chiuso a livello italiano con una flessione del 26% e anche in questo caso la Lombardia fa segnare il trend peggiore tra le regioni italiane con un -29,2 per cento.

Particolarmente colpite sono le province che per prime hanno subito i primi contagi, oltre a Bergamo (-31%), significative: Pavia (-34%), Cremona (-33%), Lodi (-32%). Anche Monza Brianza fa segnare un trend negativo di oltre il 30% e pari al -32%. Guardando alle principali città della regione, Milano ha registrato un calo dell’84% nel mese di marzo e -29% nel trimestre, Bergamo segna un trend negativo dell’88% a marzo mentre Brescia perde l’84%.

VENETO

In Veneto il trend di vendite è stato leggermente peggiore del dato italiano con -80% sul mese di marzo e con -27,6% sul primo trimestre. Trend peggiori della media italiana sono le provincia di Venezia e Padova (-83%), che vedono anche un dato sotto media sul trimestre con rispettivamente -29% e -28 per cento. Venezia e Padova registrano -83% nel mese di marzo, Verona città riporta un -76 per cento.

EMILIA-ROMAGNA

In Emilia-Romagna il trend di vendite è peggiore rispetto al dato italiano e pari al -80,5% sul mese e -27,6% sul trimestre. La provincia con il trend peggiore è Modena (-82% nel mese di marzo) mentre la provincia di Bologna ha registrato un calo del 79%.

A livello trimestrale la provincia di Forlì-Cesena registra il trend peggiore perdendo il 30% rispetto al primo trimestre del 2019, seguita da Modena con il -29%, Bologna con il -26%, e Parma -25%.

La città di Bologna riporta un dato vicino alla media italiano con un calo del 79% nel mese di marzo e peggiore nel trimestre col -28%.

PIEMONTE

In Piemonte il trend di vendite è stato leggermente migliore del dato italiano pari al -77,4% sul mese e -25,5% sul trimestre (-25,8% a livello italiano).

La provincia con il trend peggiore è stata Alessandria (-81% in marzo), mentre la provincia di Torino ha registrato un calo del -79 per cento. A livello trimestrale Torino perde il 28%, le altre province hanno un trend leggermente migliore registrando -21% Novara e -24% Alessandria.

La città di Torino riporta un dato vicino alla media italiana con un calo del -78% nel mese di marzo e del -25% nel trimestre.

CAMPANIA

In Campania il trend registrato è molto simile a quello italiano, con -79,7% sul mese di marzo ma leggermente migliore nel trimestre con -21,9%, grazie a una migliore performance di gennaio e febbraio.

A livello provinciale Caserta (-82%) e Salerno (-80%) vanno peggio di Napoli (-78%), che con la sua provincia registra anche il dato meno negativo del trimestre con -19 per cento.

Ed è la città di Napoli che registra anche il trend migliore tra le grandi città italiane con -72% sul mese di marzo 2020 e -12% sul trimestre rispetto al 2019.

LAZIO

Nel Lazio il trend è stato leggermente migliore del dato italiano con -77,7% sul mese di marzo e anche migliore nel trimestre con il -24,8% rispetto a un dato nazionale del -25,8 per cento.

A livello provinciale Roma (-78%) fa meglio di Latina (-79%) sul mese, ma sul trimestre hanno un trend simile pari al -25 per cento. La città di Roma fa registrare lo stesso trend della provincia, con -78% sul mese e -25% sul trimestre.

SICILIA

In Sicilia il trend è stato leggermente migliore del dato italiano nel mese di marzo con -75,2% e anche sul trimestre il trend è pari al -21,9% grazie alla buona performance dei mesi di gennaio e febbraio.

A livello provinciale Palermo ha fatto segnare -76% contro -78% di Catania, meglio Messina con -72 per cento. Sul trimestre la provincia di Palermo subisce un calo di ‘solo’ il 20 per cento.

A livello delle principali città, Catania ha un trend peggiore del dato italiano con -80% sul mese e -27% sul trimestre, mentre la città di Palermo è andata leggermente meglio con -76% sul mese e – 20% sul trimestre.

Altre regioni: le restanti sono state accorpate perché troppo piccole, nel campione rilevato, per avere una significatività statistica.

L’Osservatorio Permanente dei consumi

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