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Nasce il “Il Bosco di Myplant”

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Il 25 ottobre, al Parco Nord, si è tenuta la posa della prima pianta forestale di Myplant: un passo simbolico per la nascita di un nuovo bosco in città, frutto di un’intensa attività di tree planting dalla prossima primavera, che prevede la messa a dimora dei primi 200 nuovi alberi.

Un’iniziativa che Myplant & Garden, in collaborazione con Assofloro, Parco Nord Milano e Rete Clima, partecipa al sogno di una Milano sempre più green. Una città e un’area metropolitana che nel 2030 avranno – secondo il programma ForestaMI del Comune di Milano3 milioni di alberi in più.

L’appuntamento è stata l’occasione per una conferenza stampa per raccontare – come ha introdotto Valeria Randazzo, Exhibition Manager Myplant&Garden: ” alcune delle iniziative che Myplant &Garden realizza durante l’anno. A cominciare dal progetto che prevede la piantumazione di circa 200 alberi, per passare all’aspetto sociale legato al concorso “I Giardini di MyPlant” che prevede la collaborazione presso enti e associazioni e che ha visto MyPlant riqualificare 3.000 mq a favore di Dynamo Camp sulle colline pistoiesi (2018) quest’anno inaugurare la terrazza presso il Comitato MLa Verga, mentre per il prossimo anno è prevista la realizzazione di un Giardino di Corte presso CasArchè“.

“Infine – ha concluso Valeria Randazzo – andiamo a raccontare quello che è il recupero del legno urbano derivante dall’abbattimento fisiologico degli alberi ammalati o giunti a fine vita. Grazie a Rete Clima i legni recuperati saranno utilizzati per gli allestimenti dell’evento Garden Centre New Trend, all’interno della manifestazione”.

Dopo i saluti del “padrone di casa”, Riccardo Gini, direttore Parco Nord Milano, la parola è passata a Pierfrancesco Maran, assessore al Verde e Urbanistica del Come di Milano che ha dettagliato il progetto ForestaMI: ” Stiamo lavorando da tempo sull’idea di avere il piano di passare da 5,5 a 8 milioni di alberi nell’area Metropolitana di Milano entro il 2030 (sono previsti 20 nuovi parchi). I lavori di questi ultimi anni sono stati molto intensi per mettere insieme 130 comuni e oggi abbiamo un quadro ragionevolmente ben strutturato per portare avanti il progetto, Inoltre, stiamo elaborando un sistema gestionale che lanceremo nelle prossime settimane per cercare di favorire una maggiore collaborazione tra pubblico e privato, perché il tema del cambiamento climatico riguarda tutta la comunità, anche il mondo dell’impresa. Tante iniziative private si stanno avvicinando al tema del verde e, per questo, è importante il lavoro delle associazioni di categoria”.

“L’obiettivo è sicuramente ambizioso, ma necessario, per l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini. Per raggiungerlo è fondamentale il contributo di tutti, soggetti pubblici e privati. L’iniziativa promossa da Myplant & Garden è quindi molto importante, non solo perché contribuisce a questo grande progetto di forestazione urbana, ma anche perché coinvolge e sensibilizza direttamente le imprese che si occupano di florovivaismo”, ha concluso Maran.

Su questo tema, Nada Forbici, presidente Assofloro, ha definito ” la collaborazione tra pubblico e impresa una necessità. Perché il verde non è solo bello ma in primo luogo è salutare e sempre più necessario al nostro benessere. Parliamo di riduzione di cronicità, quindi riduzione delle spese mediche, di abbassamento della temperatura e riduzione dei consumi energetici. Perchè il verde pubblico ma anche il verde condominiale e quello generato da ogni singolo cittadino, che investe nei propri giardini, balconi e terrazzi, contribuisce alla forestazione urbana e, quindi, alla captazione delle polveri sottili”. In conclusione, Nada Forbici non ha mancato di puntualizzare sia l’importanza del bonus verde (messo in dubbio dalla Legge di bilancio) che “sarebbe opportuno diventasse strutturale, possibilmente aumentando la percentuale, passando dal 36 al 50%”, e rimarcando l’auspicata diminuzione dell’iva sull’acquisto di”verde vivo”, in modo da renderlo sempre più accessibile.

Andrea Pellegatta, vicepresidente S.I.A, Società Italiana Arboricoltura, ha infine raccontato i progetti di Rete Clima per il recupero del legno urbano (5% da sostituire) che, in un’ottica di economia circolare significa mettere a disposizione di una determinata filiera produttiva, ad esempio artigiani, mobilieri, ecc., del materiale che altrimenti non troverebbe. A supporto dell’iniziativa Myplant, il prossimo 21 novembre, sarà a Torino, agli Stati Generali del Verde, per farsi carico del carico e del trasporto di alcune alberature abbattute per poi recuperarle all’interno die padiglioni.

Il Bosco di Myplant

Nel dettaglio, Il Bosco di Myplant sarà localizzato nell’area del Velodromo del Parco Nord Milano. La sua realizzazione sarà resa possibile dal contributo delle imprese che parteciperanno alla prossima edizione di Myplant (Fiera Milano Rho, 26-28 febbraio 2020). Raggiunta la maturità, Il Bosco di Myplant assorbirà circa 50.000 kg CO2, pari alle emissioni generate annualmente da 7 cittadini italiani, a 315.000 km percorsi in automobile (pari a 7 giri della Terra), al ciclo di vita di 100.000 bottigliette d’acqua.

Il progetto, anche nei suoi sviluppi futuri, coinvolgerà la filiera florovivaistica locale, con specie caratteristiche lombarde da vivai regionali: formazioni boschive planiziali (“Querco-carpineto”), querce mesofile quali farnia (Quercus robur), cerro (Quercus cerris), rovere (Quercus petrae) accompagnate ad altre latifoglie tra cui aceri (Acer spp), carpini bianchi (Carpinus betulus), ciliegi selvatici (Prunus avium) ed elementi arbustivi a contorno.

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