Arrivano gli Starship Robots
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di Michela Achilli
Rivoluzione in vista per le consegne di pacchetti a corto raggio. A promettere di realizzarla sono due imprenditori altamente affidabili: Athi Heinla, 45enne programmatore e imprenditore estone, già chief technical architect di Skype, e Janus Friis, imprenditore danese 40enne, già cofondatore di Skype.
La società che i due hanno fondato, Starship Technologies, grazie a un finanziamento di 17,2 milioni di dollari, ha dato il via al test di una flotta di robottini StarShip a sei ruote per consegne in un raggio di 5 km nelle aree di Washington e di Redwood City ( Cal) per conto del corriere espresso Postmates e del servizio di consegna pasti a domicilio DoorDash.
Per quanto ancora un prototipo, il robottino Starship è già in grado di cavarsela bene in ambiente urbano. Lo ha dimostrato percorrendo quasi 2 mila km in precedenti test di consegna di pasti pronti, prodotti alimentari e pacchetti in Belgio, Danimarca, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca e anche negli Stati Uniti.
Sebbene Starship abbia una velocità massima di 6,4 km orari e possa trasportare carichi di 9-10 kg al massimo, supporta diverse tecnologie avanzate: dispone di sei fotocamere, d’una rete di sensori d’ultrasuoni a 360 gradi e d’un processore Nvidia Tegra K1, che riprende e mappa l’ambiente in cui si trova e che gli consente d’evitare gli ostacoli. Il suo navigatore, assicurano in Starship Technologies, è più preciso del miglior sistema Gps a uso non militare: ha un margine d’errore di 2,5 cm.
Starship non è ancora completamente autonomo: è già in grado di scansare pedoni e ostacoli non in movimento sul suo cammino e rallenta quando s’avvicina a un passo carraio, ma in caso d’attraversamenti di strade trafficate si ferma e chiede assistenza all’operatore che da remoto ne monitorerà il viaggio.
È comunque un dispositivo che suscita un forte interesse sia dell’industria delle consegne espresse, che potrebbero impiegarlo in modo da ottimizzare il lavoro dei suoi fattorini, sia della ristorazione con servizio di consegna a domicilio.
Il gruppo Mercedes ha già progettato un furgoncino con un allestimento ad hoc in grado d’ospitare otto robottini che potranno salire a bordo del mezzo e scendere autonomamente dopo aver caricato uno di 54 carichi, pure trasportati dal furgoncino lungo il suo percorso prestabilito.
Anche Domino’s Pizza, in Australia, l’estate scorsa ha testato, su percorsi poco trafficati in Australia, Dru (Domino’s robitic unit), un robot a quattro ruote, progettato dalla Marathon Robotics. Più pesante (190 kg, rispetto ai 19 dello Starship), ma più veloce (aggiunge i 19 km/h), è dotato di due compartimenti coibentati per conservare calde le pizze e fredde le bibite.
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