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Il viaggio di Kimono verso la multicanalità

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“I canali digitali sono ormai una presenza costante in tutte le fasi del percorso di acquisto degli italiani” questa, in rapidissima sintesi, è la fotografia fatta da Giuliano Noci, responsabile scientifico dell’Osservatorio Multicanalità del Politecnico di Milano.

Nel 2021, secondo i dati dell’Osservatorio sono stati 46,1 milioni i consumatori italiani multicanale, pari all’88% della popolazione italiana con più di 14 anni. Il commercio elettronico è ormai una realtà imprescindibile anche nei mercati del non food e in particolare del Brico, tuttavia, i dati ci indicano che non si può e in particolare nel Brico non si potrà, prescindere dall’importanza del negozio fisico in quanto punto di riferimento di gran parte dei consumatori.

Entrando più nel dettaglio dei dati dell’Osservatorio scopriamo che la categoria più ampia è quella definita come Digital Bouncers, composta da 11,7 milioni di individui, pari al 22% della popolazione, il cui approccio all’acquisto prevede la raccolta di informazioni online per poi comprare nel punto vendita, perché diffidenti verso i pagamenti anticipati e legati al rapporto personale col venditore.

Al secondo posto troviamo i Digital Engaged: 10 milioni di consumatori che usano quotidianamente e con disinvoltura i canali online, soprattutto da smartphone, ma che ammettono di essere più legati al negozio fisico per i loro acquisti. In particolare, questa categoria dovrebbe arrivare a rappresentare nell’arco dei prossimi 10 anni il 57% dei consumatori italiani.

Il consumatore è multicanale

Alla luce di questi dati è evidente che ragionare in maniera multicanale è una necessità imposta dal rapido cambiamento nei processi d’acquisto dei consumatori. Il marketing dei brand deve necessariamente creare un’offerta di prodotti, servizi e informazioni in un flusso senza soluzione di continuità verso il consumatore.

Sono molte le direzioni marketing che stanno analizzando come poter gestire il processo di acquisto multicanale, cercando di impostare al meglio il rapporto con il web e con il tradizionale negozio fisico, che spesso anch’esso ha organizzato un proprio spazio web con cui interloquire con i consumatori, in funzione ovviamente della vendita.

Interessante in questo senso è l’esperienza su cui ha lavorato per tutto il 2022 Kimono, azienda che ben conosciamo per la sua storia nel mercato del legno per il Brico, fino alla presentazione ufficiale durante il Bricoday di ottobre. Stiamo quindi parlando della stretta attualità e stiamo parlando del progetto i-commerce, o per meglio dire info-commerce.

L’i-commerce di Kimono

“Il progetto i-commerce – spiega Mattia Gualco – marketing e communication manager di Kimono – ha l’obbiettivo di veicolare il traffico di utenti che abbiamo sul sito Kimono verso i punti vendita che trattano i nostri prodotti. Prima questo avveniva verso il negozio fisico grazie alla pubblicazione di un elenco e relative mappe. Da quest’anno abbiamo implementato la possibilità per i consumatori di entrare anche nelle piattaforme e-commerce dei nostri clienti”.

Naturalmente abbiamo provato il funzionamento del sistema. Il punto di partenza è la sezione Shop all’interno del sito Kimono. Tramite una comoda suddivisione dei prodotti nelle diverse categorie (legno, decorazione, mensole, pavimento, cucina, ecc.) si arriva agevolmente al prodotto che si intende acquistare.

Una volta raggiunta la pagina del prodotto desiderato si può scegliere tra un acquisto in negozio, in tal caso si clicca su “Trova in negozio” per accedere a una mappa dove poter selezionare il negozio più vicino a casa, oppure si può decidere per un acquisto online. Cliccando sul bottone “Acquista online” si raggiunge un elenco, in ordine alfabetico, con tutte le piattaforme e-commerce che tengono il prodotto che stiamo cercando. A questo punto basta scegliere la piattaforma dell’insegna preferita per raggiungerla e perfezionare l’acquisto.

Tutto molto semplice e veloce. Inoltre, la partenza del processo d’acquisto dal sito Kimono consente al consumatore una raccolta molto approfondita di informazioni sul prodotto che intende comprare. Infatti, tutti i prodotti nel sito Kimono sono correlati da schede tecniche, approfondimenti e tutorial, il che significa che quando si arriva alla piattaforma e-commerce prescelta le idee sono già sufficientemente chiare.

Verso il collegamento prodotto-prodotto

Quali sono i possibili sviluppi della piattaforma? Si potrà avere un maggior livello di dettaglio?
Il progetto è sostanzialmente appena partito e il collegamento prodotto-prodotto è un possibile sviluppo perché occorre un gran lavoro sia sul fronte tecnologico che operativo, oltre naturalmente ad un investimento significativo. Al momento però abbiamo già alcune piattaforme e-commerce di insegne importanti che hanno aperto una pagina di atterraggio interamente dedicata a Kimono e ai prodotti trattati. Si tratta di un ulteriore passaggio che certifica come il nostro progetto sia stato accolto molto positivamente dal mondo della distribuzione”.

Quali sono le insegne che hanno aperto la pagina Kimono?
Leroy Merlin, Eurobrico, Brico io e Tecnomat. Sono insegne molto importanti, però devo dire che stiamo rilevando un elevato livello di interesse anche da tante realtà della piccola e media distribuzione. Contrariamente alle grandi insegne che nei loro siti hanno già un flusso di utenti molto importante, agli indipendenti e al piccolo negozio possiamo già da ora, con gli utenti che riusciamo a coinvolgere, dare un contributo significativo.

Il prossimo passo?
È appunto quello di far crescere il più possibile il numero di visitatori del nostro sito, in modo da rendere efficace il lavoro fatto sullo shop, portando così le giuste soddisfazioni a tutti i rivenditori che si sono impegnati insieme a noi nello sviluppo del progetto i-commerce. Nel 2023 ci aspetta un importante impegno sul fronte della promozione del nostro sito.

Prevedete anche uno sviluppo del lavoro sui social?
Certamente si. Dobbiamo ovviamente tenere conto che tutto quello di cui abbiamo parlato è stato sviluppato e realizzato con risorse interne all’azienda e così continueremo; quindi, le energie dovranno essere ben calibrate. Già oggi posso dire che il nostro social di riferimento è Instagram. Molto buona è anche la nostra presenza su YouTube anche se al momento lo utilizziamo sostanzialmente come archivio video, mentre su Facebook stiamo replicando i contenuti che pubblichiamo su Instagram. La volontà è quella di sviluppare strategie ad hoc per ogni piattaforma e di crescere, un passo alla volta.

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