E’ stato firmato dalle maggiori categorie sindacali CFDT, CFE-CGC e CFTC per Castorama e CFDT e CFE-CGC per Brico-Dépôt, l’accordo legato alla chiusura di 11 negozi, 9 ad insegna Castorma e 2 Brico Dépôt. Rispettivamente si tratta di Angers, Hellemmes, Paris-Flandre, La Défense, Darnétal, Pontault-Combault, Ballainvilliers, Éragny, Ézanville per Castorama, mentre di Calais e Flins per Brico Dépôt. Rimangono fuori le altre due categorie FO e CTG che hanno rifiutato di firmare due accordi.
Le chiusure comporteranno la perdita di 789 posti di lavoro, esclusi i contratti a tempo determinato e di studio, tra ottobre 2019 e novembre 2020. Tali accordi devono ora essere presentati alle direzioni regionali del lavoro che dovranno esprimersi nel giro di poche settimane. Il gruppo ne aveva già annunciato la chiusura, nello scorso mese di marzo, a causa della insufficiente redditività
Secondo FO e CTG ” la realtà del motivo economico che giustificherebbe la chiusura di questi stabilimenti non è dimostrata” e che ” il management non abbia dimostrato una reale volontà di salvaguardare i posti di lavoro nei siti che sta chiudendo”.
I 789 dipendenti delle due insegne rientreranno nel cosiddetto PSE, piano di salvaguardia dell’impiego, obbligatorio per le imprese che hanno minimo 50 dipendenti e che include un piano di riposizionamento del personale licenziato, secondo azioni che vengono precisate nella redazione del PSE. Tuttavia, proprio le categorie che on hanno firmato – FO e CGT – hanno osservato che questo PSE non sembra garantire a tutti la possibilità di essere riclassificati in un posto il più vicino possibile alla propria casa o al negozio Castorama di loro scelta.
La parola, ora, alle Direzioni Regionali.
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