Scalo Milano: “un’ordinanza miope dettata dal panico”
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Questa l’opinione di Davide Lardera, AD di Scalo Milano; un provvedimento di chiusura “orizzontale”, per i fine settimana, che danneggia chi ha rispettato finora le regole.
L’ipotesi di una Ordinanza di Regione Lombardia per la chiusura il sabato e la domenica delle aree di media e grande distribuzione commerciale, come centri e outlet, ha suscitato numerose proteste, da parte di tutte le associazioni e anche dalle singole strutture.
E’ il caso di Scalo Milano, outlet situato alle porte del capoluogo milanese e che, secondo proiezioni economiche derivanti dalle chiusure di tutti i fine settimana da oggi fino al Natale, dichiara una potenziale perdita di fatturato aggregato per circa 18 milioni di euro.
“Così come è pensato, questo provvedimento sembra dettato più dal panico che da lucide analisi e valutazioni sui reali fattori di rischio su cui intervenire – afferma Davide Lardera, amministratore delegato di Scalo Milano Outlet & More – Da un lato colpisce in maniera orizzontale tutti, facendo passare l’idea che tutte le aree commerciali siano luoghi insicuri e penalizzando quanti hanno rispettato le regole anche auto-varando, come nel nostro caso, misure più severe e stringenti rispetto a quelle stabilite dalla legge sin dalla riapertura del 18 maggio e tutt’ora vigenti. Dall’altro porterebbe fuori regione ricchezza e flussi incontrollati di persone, esattamente l’opposto di quello che si spera di regolamentare”.
“Ci siamo impegnati – conclude Lardera – fin da subito a garantire la massima sicurezza ai nostri visitatori controllando digitalmente gli accessi, dotandoci di termoscanner, installando numerosi punti di sanificazione e assumendo ulteriore personale di vigilanza per far rispettare le regole all’interno dell’outlet e dei negozi. L’auspicio è che si possano analizzare i singoli casi con razionalità e oggettività, riconoscendo e rispettando quanti hanno contribuito a potenziare la prevenzione e rafforzare l’educazione delle persone nel contrasto al covid-19”.
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