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Osservatorio Non Food 2021, la rete brico si razionalizza

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Redazione

Il settore bricolage ha registrato nel 2020 una riduzione del fatturato di -3,3% rispetto al 2019 e di -1,4% se si considera l’ultimo quinquennio (2016-2020).

La pandemia, la chiusura di molti punti vendita (non tutti perché ad esempio i ferramenta sono rimasti aperti come servizi di prima necessità), il blocco di molte piccole attività artigianali e di servizi hanno colpito anche questo comparto, che ha avuto un andamento altalenante (da una forte calo a marzo e aprile a un deciso recupero nella stagione estiva per poi assestarsi nell’ultima parte dell’anno); questo tuttavia non ha permesso di recuperare del tutto il fatturato perso e di concludere l’anno con segno positivo.

Secondo i dati dell’Osservatorio NON FOOD 2021 dI GS1 Italy, nell’anno 2020 la ripartizione delle vendite totali del comparto risulta stabile rispetto al 2019; il segmento del “giardinaggio, tempo Libero e autoaccessori” copre infatti il 52,5% delle vendite totali, mentre quello dell’“edilizia e fai da te” si ferma al 47,5%; i due segmenti hanno dunque pressoché pari rilevanza nel comparto.

I negozi specializzati rimangono il principale canale di vendita per il settore del bricolage (idrotermosanitari, edilizia, ferramenta, falegnameria, garden center, ecc.), nonostante una lieve riduzione della quota di mercato al 64,2% (-0,1 punti percentuali rispetto al 2019) e una più accentuata riduzione del giro di affari (-3,5%).

Le Grandi Superfici Specializzate (GSS) crescono leggermente in termini di quota di mercato (+0,5 punti percentuali dal 2019, passando dal 28,3% al 28,8%) ma non in termini di fatturato (-1,4%). Per quanto riguarda la numerica dei punti vendita in catena, prosegue la fase di razionalizzazione delle reti, con un saldo negativo di 45 punti vendita in meno rispetto alla fine del 2019.

Le Grandi Superfici Alimentari (GSA) continuano a perdere sia in quota (attestandosi al 7,4%) sia come giro d’affari (-8,7% rispetto al 2019 e -12% nell’ultimo quinquennio).

Come per gli altri comparti, anche per il bricolage cresce l’importanza del canale online, oltre che per la situazione di lockdown, anche a seguito delle politiche omnichannel delle catene del brico e della possibilità di trovare prodotti a prezzi più accessibili e più vantaggiosi.

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