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Il green Day di Leroy Merlin

Si è tenuta il 19 maggio a Milano, la nona edizione del Green Day, la giornata che fa da corollario alla pubblicazione del bilancio sociale,  cui hanno partecipato 400 persone.

Un’edizione caratterizzata dalla parola NOI che per Leroy Merlin “ha un significato profondo”, come da dichiarazione dell’ad di Leroy merlin Italia, Olivier Jonvel: ” Noi è l’unico pronome che coinvolge tutti i soggetti, è sinonimo di condivisione – principio e valore cardine di Leroy Merlin – e dichiara che vogliamo essere attori del cambiamento coinvolgendo realmente tutti gli stakeholder. Ma soprattutto mettendoci in gioco per primi, a tutti i livelli.  Oggi, sono state le nostre persone a presentare un anno di sostenibilità, che le ha viste protagoniste, ad esempio, con il “Bricolage del Cuore”, progetto per il quale, nel 2015 sono stati realizzati 53 nuovi progetti in tutta Italia, con 604 collaboratori per 5.272 ore dedicate ed un investimento complessivo di oltre 90.000 euro”.

“Oppure – ha continuato Jonvel – con “Cantieri fai da noi”, un progetto di chain sharing per intervenire sulla problematica dell’abitare non in maniera assistenzialistica, ma generatrice di “fare”. Il progetto prevede l’assegnazione di una borsa cantiere destinata all’avvio dei lavori in modalità di microcredito. La restituzione non deve essere fatta in denaro, ma in cantieri di valore simile alla somma erogata o in lavori a vantaggio di persone in difficoltà, curati dai beneficiari del primo intervento. Il primo “Cantiere fai da noi” è stato avviato nel febbraio 2016 a Biella in collaborazione con la Caritas diocesana del territorio”.

Una giornata scandita da 4 diverse tematiche: Abitare, Innovare, Fare e Semplificare; nonchè dalla presenza di numerosi ospiti, come i rappresentanti dei negozi di riferimento, dei 7 progetti de il Bricolage del Cuore, selezionati. E, ancora, Paolo Pezzana, Sindaco di Sori (GE) ed esperto in politiche di contrasto alla povertà, Stefano Zucchi della Caritas di Biella, Alessandro Caliandro dell’Università degli Studi di Milano, Enrico Testi dello Yunus Social Business Centre, Armando Zappolini del CNCA (Coordinamento Comunità di Accoglienza), Luca Mercalli, climatologo e divulgatore, Guido Dotti della Comunità di Bose e Francesca Santaniello di Labsus (il Laboratorio per la sussidiarietà).

Il pomeriggio si è aperto con la “Non conferenza – Open Space Technology: Noi e la costruzione dei nostri impegni”. Un momento dove Rossella Sobrero, fondatrice e presidente di Koinètica, ha selezionato e letto alcune delle idee e proposte, per un futuro sempre più sostenibile, degli intervenuti, scritte su cartoline distribuite durante la giornata”.

Il momento “Noi …e la voglia di fare casa” ha visto protagonisti Stefania Savona, direttore comunicazione, con la presentazione dell’esperienza Tutorial for good”, ovvero la realizzazione di video tutorial ambientati all’interno delle ONLUS che hanno bisogno di rinnovare i loro spazi. A seguire Gianni Bientinesi, direttore Business Intelligence, con la presentazione dell’Osservatorio Casa che vede coinvolte le Università e gli studenti, nella realizzazione di un progetto di ristrutturazione di un immobile destinato al sociale.

Infine, la premiazione di Umberto Cofini vincitore, con il progetto POP, del concorso di design How Wood It Be ideato dal Forest Stewardship Council® in collaborazione con Leroy Merlin Italia. Il concorso ha visto impegnati 15 giovani creativi nella progettazione di complementi d’arredo in legno. Il progetto vincitore verrà realizzato da un produttore italiano ed entrerà nella gamma dei prodotti Leroy Merlin già nel 2017.

Fra i progetti per l’immediato futuro c’è l’Agorà dell’abitare. Un esempio di innovazione sociale, una rete che mette insieme aziende, associazioni, enti, amministrazioni, persone che vogliono trovare soluzioni concrete al problema dell’abitare. Il progetto si basa su tre pilastri: il fare rete tra diversi soggetti, accomunati dalla condivisione di una prospettiva economica, culturale, sociale e ambientale basata su principi di relazione, reciprocità, solidarietà, circolarità, legalità, comunità e fraternità. Nel 2016 è prevista la nascita dell’Agorà dell’abitare nelle città di Roma, Torino, Piacenza e Palermo.

Solo una riflessione. Che non è solo di scrive ma, in primo luogo di quei collaboratori che l’hanno suggerito attraverso le cartoline compilate. Tanto impegno per la sostenibilità è indubbiamente meritorio e distintivo ma, perchè non enfatizzarlo anche all’interno dei negozi? Soprattutto se si parla di sostenibilità, perchè non dare a quei prodotti, che sostenibili lo sono, ancora più evidenza? La formazione dei propri collaboratori, per una grande azienda, è doverosa e indispensabile; ma se l’azienda opera nella distribuzione, si può pensare ad una sorta di “formazione”, in linea con il proprio sentiment, nei confronti dei propri clienti?

Il Report “Sviluppo Sostenibile – Attività 2015″

LM sintesi

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