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DFL, le risposte di Pasquale Lamura

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Con la notizia relativa all’ingresso in Confindustria Salerno di DFL Lamura, abbiamo raggiunto telefonicamente Pasquale Lamura e colto l’occasione per raccogliere alcune dichiarazioni.

Il nuovo anno si apre con alcuni cambiamenti per DFL Lamura. Innanzitutto, la comunicazione dell’ingresso in Confindustria Salerno. Quali i motivi?
Da sempre crediamo che l’associazionismo sia un utile strumento per ampliare le proprie visioni, scambiare esperienze, arricchirsi e perseguire obiettivi comuni. L’ingresso in Confindustria Salerno è un’opportunità che si è presentata, grazie anche alla recente conoscenza del presidente in carica, Andrea Prete. Mi hanno convinto i progetti e gli obiettivi ma, soprattutto, ritengo che un’associazione che opera sul nostro territorio percepisca e comprenda al meglio le necessità della nostra azienda.

Contemporaneamente, ma solo per questioni meramente temporali, DFL Lamura esce da Assofermet…
Si, la tempistica corrisponde ma le motivazioni no. L’uscita da Assofermet era nell’aria da mesi. In azienda ne abbiamo parlato lungamente, per cercare di mettere a fuoco, al meglio, i reali vantaggi dell’appartenenza all’associazione. Non nascondo che anche da parte nostra c’è stata una minore partecipazione alle riunioni e probabilmente avremmo potuto fare di più, tuttavia se nel passato in qualche modo Assofermet è stata utile al nostro percorso, in questi ultimi anni l’abbiamo percepita lontana dalla concretezza auspicata.

Stessi motivi anche per l’uscita dal Gruppo Gieffe, Gruppo Grossisti Ferramenta?
No, direi proprio di no. Anzi, in questo caso la decisione è maturata più velocemente e poi, al contrario, i nostri 10 anni nel gruppo sono stati molto utili. E’ stato uno strumento di lavoro e confronto che ci è servito molto in termini di informazioni, business e relazioni. La decisone è stata nostra poiché in questo momento preferiamo intraprendere un percorso indipendente.

Quindi? Capitolo chiuso con le realtà aggregative del settore?
Direi proprio di no. Non chiudo a questa possibilità per il futuro, DFL Lamura sostiene da sempre l’aggregazione, purché con regole chiare e precise.

Infine, nella scorsa intervista il 2019 si profilava molto buono. Ora? La conferma? Per il 2020 che aria tira?
Si, confermo che abbiamo chiuso un anno fantastico, con grandi soddisfazioni. Per il 2020 è azzardato fare qualsiasi ipotesi e, tralasciando questo mese di gennaio che si dimostra un po’ lento, mi auguro di proseguire in questa direzione. I presupposti ci sono, visti i progetti di ampliamento della clientela, senza però perdere d’occhio il consolidato.

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