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Findomestic, bricolage tra i meno penalizzati

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Secondo il consueto Osservatorio Findomestic, il comparto brico&garden è tra i meno penalizzati dalla pandemia in corso, con un calo in valore dell’1,9%. La ritrovata attitudine al fai da te e al gardening in un contesto di lockdown e maggiore tempo libero hanno contribuito a contenere la riduzione della domanda.

Nel leggere e interpretare i risultati che seguono è opportuno sempre ricordare che in questo Osservatorio i beni considerati nell’aggregato del Bricolage fanno riferimento ai soli consumi delle famiglie. Non sono quindi compresi nel perimetro considerato gli acquisti degli operatori del settore, pur se effettuati presso i format di vendita al dettaglio, né gli acquisti finalizzati alla ristrutturazione dell’abitazione, che coerentemente con la logica della Contabilità Nazionale Istat vanno considerati “investimenti delle famiglie” in quanto spese che accrescono il valore dell’abitazione. Restano escluse dall’analisi anche le spese per servizi di manutenzione dell’abitazione, essendo oggetto di osservazione in questo contesto soltanto gli acquisti di beni per la manutenzione ordinaria dell’abitazione e per il giardinaggio.

Il settore del bricolage si è presentato alle porte della crisi Covid-19 in leggera frenata con una contrazione in valore dell’1,1% a consuntivo 2019.

La crisi sanitaria e le politiche restrittive a contenimento della prima ondata di contagi hanno determinato un calo delle vendite consistente, ma comunque contenuto nell’entità e nei tempi rispetto ad altri settori. La nuova attitudine al restauro fai da te, la maggiore disponibilità di tempo, la ritrovata attenzione ai propri giardini e un’offerta sempre aperta e poco interessata dalle chiusure imposte dai DPCM sono tutti fattori che hanno positivamente influenzato le dinamiche dei consumi consentendo fin da subito un recupero del mercato del bricolage.

Vivere con maggiore intensità gli spazi interni ed esterni della propria abitazione, o comunque di proprietà, durante la crisi, ha infatti dato un impulso verso un cambiamento del proprio stile di vita ancora da consolidare ma comunque importante. Una tendenza che già si confermava in crescita nel 2019 e che coinvolge sempre più direttamente le famiglie. Due famiglie su tre, infatti, si occupano personalmente della cura del giardino e dell’orto con un impegno giornaliero ricorrente.

Visti i segnali della congiuntura, per il 2020 si prevede una chiusura d’anno con un calo del mercato a valore dell’1,9% rispetto al 2019. Si tratta di una delle migliori performance se si guarda in generale alle dinamiche di consumo delle famiglie.

Sottostante a questo risultato si prevede per gli ultimi mesi del 2020 una stabilità della domanda di prodotti di bricolage per gli ambienti interni e un leggero calo del gardening dettato soprattutto dalla ridotta necessità e attitudine alle attività esterne nei mesi invernali.

In termini di canali distributivi, l’acquisita esperienza di approvvigionamento digitale accresce la rilevanza del canale web come alternativa ai canali tradizionali, garantendo una vasta gamma di prodotti a prezzi accessibili, facilmente reperibili e con consegne sempre più competitive, talvolta gratuite e in tempi ridotti nei più blasonati marketplace. 

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