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Agrieuro. I best seller? macchine da giardino e prodotti per cucina

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Queste le categorie merceologiche più richieste in questo periodo all’azienda che TEN ha visitato nell’ultima parte del 2019. Ora siamo tornati a parlare con i fratelli Settimi del trimestre appena trascorso, caratterizzato dall’incredibile exploit dell’eCommerce.

L’azienda è Agrieuro, la più importante realtà italiana di vendite on line, nel settore del giardinaggio.

Un colloquio telefonico con Filippo e Alessia Settimi.

Ora che siamo quasi tornati alla normalità. Ripercorriamo gli ultimi tre mesi? Come gli avete vissuti? In che modo vi siete organizzati?
Per nostra fortuna, considerando, il nostro ambito lavorativo siamo stati in grado di riorganizzare il lavoro nel giro di 3-4 giorni. Ci siamo mossi subito, con l’acquisto di computer portatili, sistemi wi-fi adeguati, ecc. per consentire ai nostri collaboratori di lavorare in smart working. Su un totale di 80 persone siamo rimasti in azienda in una dozzina, adottando protocolli ben più severi delle disposizioni governative. Detto questo, oltre alla dotazione tecnologica, sottolineo l’utilizzo di straordinari e, soprattutto, l’eccezionale attaccamento all’azienda da parte dei collaboratori e il loro importante contributo nell’affrontare l’ondata di importanti richieste. Con la Fase 2 il rientro in azienda è stato al 50% – non più di 2-3 persone per stanza – e sempre ben oltre il protocollo previsto. Pensiamo che un buon livello di sicurezza sia indispensabile per le persone e necessario per farle lavorare con la giusta serenità.

L’Ecommerce è stato il vero protagonista commerciale in questo periodo. Com’è andata?
Come tutti coloro che fanno eCommerce, anche noi abbiamo dovuto fronteggiare un flusso estremamente elevato di accessi e di acquisti. Per i primi i numeri sono triplicati e per quanto riguarda gli acquisti siamo andati al raddoppio, complice sicuramente l’obbligo di rimanere a casa che, unito, alla bella stagione, ha spinto molti italiani a dedicarsi al giardinaggio. Ma non solo.

A questo proposito, quali sono stati i prodotti più richiesti?
Le categorie che hanno ottenuto maggiore successo sono due. La prima relativa alle macchine da giardino, con acquisti piuttosto omogeni per tutti i prodotti. L’altra categoria che ha registrato richieste importanti è stata quella relativa a “Cucina e trasformazione alimenti” con la vendita, di forni, robot e impastatrici. In linea con le vendite stellari di lieviti e farine.

Il raddoppio delle vendite è un dato molto importante che mette a dura prova qualsiasi organizzazione. Agrieuro come ha fatto fronte?
Dopo una prima settimana direi quasi sospesa e di presa di consapevolezza, il consumatore ha iniziato ad acquistare on line di tutto. Agrieuro è riuscita a sostenere “l’urto” del raddoppio delle vendite pur con un innegabile rallentamento rispetto ai nostri standard di consegna (24 h. ndr). Abbiamo riorganizzato le attività del personale interno, cambiandone anche i ruoli. Per intenderci, aumentano il numero di persone dedicate al customer care e alla logistica interna, pur mantenendo tutti gli aspetti relativi alla sicurezza – distanziamento, sanificazione, ecc – che per loro natura però contribuiscono al rallentamento delle attività.  Si è trattato Indubbiamente di una situazione eccezionale che ha comportato delle inefficienze cui ha contribuito anche la difficoltà nel reperimento dei prodotti. Nel nostro caso, tali difficoltà si sono concretizzate con il picco negativo di consegna a 15 giorni dall’ordine, raggiunto a fine aprile. Picco gradualmente recuperato anche grazie all’inizio della Fase 2, con la riapertura delle attività e la ripartenza completa delle logistiche.

Lavorate con una logistica interna ma anche con società specializzate esterne. Com’è andata?
Per chi come noi si avvale anche di logistiche esterne ha dovuto in qualche modo rimettersi alla capacità di servizio delle grandi organizzazioni che hanno in molti casi dovuto provvedere ad un riassetto interno, tenendo conto dei costi e delle logiche aziendali. E’ il caso, solo per fare un esempio, del ricorso alla cassa integrazione per molti dipendenti, che ha conseguentemente diminuito l’efficienza della logistica in generale.

Una serie di elementi che, messi insieme, ha reso difficile sostenere i ritmi che il mercato chiedeva. Un ritmo che è ancora al di sopra della media o che si è ormai normalizzato?
Con la riapertura c’è stata una fisiologica flessione della domanda, tuttavia per accessi e vendite siamo ancora al di sopra della media. Vuoi perché le persone ancora hanno qualche timore ad andare nei negozi vuoi perché per molti l’eCommerce è stata una scoperta positiva e continueranno ad utilizzarlo come forma d’acquisto. Un comportamento che probabilmente creerà un’accelerazione verso il commercio elettronico.

Vendite al raddoppio, ma di quale crescita possiamo parlare per Agrieruo?
Con tutte le ipotesi del caso, quando si parla di stime di crescita, i nostri obiettivi per il 2020 avevano, al netto del lockdown, una previsione di aumento delle vendite del 40-50%. Nel caso questa previsione venisse confermata, potremmo dare un valore, al periodo appena trascorso, intorno ad un ulteriore 30/35%.

Nella foto: da sx Filippo, Alessandra e Alessia Settimi

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