Intervista a Martina Schullian, neo presidente IGCA
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I prossimi impegni e i progetti per il futuro, le prospettive dell’associazione e del mercato dei garden center, il ruolo dell’Italia e per l’Italia: l’intervista a Martina Schullian a pochi giorni dalla nomina a presidente dell’IGCA (l’International Garden Center Association).
Non si può che cominciare dalle prime scadenze sull’agenda: quali sono i primi impegni? “Confrontarmi con i miei predecessori, sondare possibili cambiamenti e conoscere meglio la segreteria organizzativa che si è da poco spostata dal Canada al Sudafrica”.
E i progetti a più lungo respiro?
L’obiettivo particolarmente importante per me – spiega Martina Schullian – è motivare i giovani floricoltori a fare esperienze in uno dei 19 stati membri dell’associazione e ovviamente trovare nuovi membri». In questo, anche il web avrà un ruolo importante: «Sul sito internet di IGCA (ingardencentre.org) si potrà, da gennaio 2020, cercare lavoro e offrire stage e posti di lavoro in garden center dislocati nelle nazioni aderenti. Ci sono già stati aiuti in questo senso con esperienze in UK, Germania, Svizzera, Spagna e Sudafrica.
Ci sono aspetti da migliorare o problematiche su pensa di dover agire all’interno dell’associazione?
L’associazione esiste da più di cinquant’anni ed è una macchina ben oleata, con un formato stimolante su cui difficilmente troverei difetti da far notare. Poi c’è sempre da migliorare: mai fermarsi ma sempre guardare avanti verso il futuro.
E invece i punti di forza in questo momento?
Il continuo e regolare confronto con i migliori del settore. Avere nuovi input e conoscere i punti di vista dei colleghi è molto stimolante e spinge a un miglioramento globale.
Quale contributo potrà dare l’esperienza italiana all’interno di una associazione internazionale?
Per IGCA – prosegue la Schullian – ogni stato membro è importantissimo perché arricchisce il bagaglio culturale dell’associazione stessa. I vari stati hanno format di centri di giardinaggio differenti da cui si può prendere spunto. Diverse culture, diversi punti di vista da cui trarre ispirazione.
E cosa invece potrà dare all’Italia questa nomina?
Per me personalmente è una bella sfida, e per l’Italia è un’opportunità di avere contatti più stretti con le migliori realtà di tutto il mondo. Il fatto che una donna sia in posizione apicale in una organizzazione mondiale di garden center potrebbe anche essere un bell’esempio nel nostro paese.
Veniamo alle prospettive di mercato: quello italiano rispecchia gli andamenti e le caratteristiche europee o ci sono differenze di sostanza?
Ogni paese ha le sue caratteristiche, i suoi gusti e una cultura che gioca un ruolo fondamentale nei prodotti venduti. Sono anche evidenti le grandi differenze normative che hanno determinato le diversità di format. In linea di massima, però, le tendenze sono sempre più simili d un mercato non solo europeo, ma mondiale. Verdure, erbe aromatiche, piante da interno e prodotti biologici hanno una grande domanda da parte del mercato, soprattutto tra i millennials.
Martina Schullian è stata anche tra i soci fondatori di AICG, l’associazione italiana di garden center, nata nel 2012. In che modo l’esperienza di IGCA è stata utile allora e in questi anni?
Silvano Girelli e io abbiamo organizzato il congresso annuale di IGCA che si è tenuto in Italia nel 2011: un successo! Data la grande mole di informazioni che ci hanno ispirato e la collaborazione con i colleghi da 19 paesi, abbiamo deciso di portare in Italia lo stesso format per i nostri garden center e nel giro pochi anni siamo riusciti ad arrivare a quasi 200 aziende associate, diventando uno degli esempi più virtuosi a livello internazionale. Da allora AICG è intervenuta nel panorama italiano dei garden center creando una rete di scambi e informazioni e permettendo il confronto sulle problematiche comuni che riguardano i centri di giardinaggio.
La nomina di Martina Schullian, titolare di uno storico garden center di Bolzano (la Floricoltura Schullian) è stata salutata con grande entusiasmo dal presidente dell’Associazione Italiana Garden Center, Stefano Donetti, che ha sottolineato l’importanza di un’italiana alla guida di un’organizzazione di riferimento mondiale.
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