Ottimax a Gradisca d’Isonzo (GO). La visita
Pubblicato il
Prodotto e prezzo rimangono alla base della filosofia dell’insegna, basti la massificazione di prodotto dei corridoi principali e l’aspetto promozionale molto forte. Detto questo, diverse sono le sperimentazioni che si possono trovare in questo nuovo negozio Ottimax, aperto l’11 novembre a Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia. A partire dall’ubicazione, una galleria commerciale di ben 12.000 mq. che, con la sua struttura si è prestata in modo particolarmente favorevole alla creazione del nuovo negozio e il suo allestimento. Tra le 80 e le 100 le persone impiegate.
Una riqualificazione, che dopo l’esistenza di un ipercoop ha vissuto alcuni anni di abbandono, e che ha consentito la realizzazione di un negozio di oltre 6.300 mq e altre realtà commerciali a marchio Ottimax, a cominciare da quella che vede protagonista l’abbigliamento antinfortunistico in uno spazio dedicato di 45 mq.. Un esperimento realizzato con un partner specializzato nella produzione di divise per lo sport, come Sparco, che è un primo passo verso l’ampliamento di una gamma tutta declinata con marchio OX.
Un temporary shop dedicato al Natale separa l’abbigliamento da lavoro dalla novità più importante che è OX++ “un progetto che avevamo in mente da molto tempo e che doveva combinare il mondo prodotto/prezzo di Ottimax con l’aspetto della progettualità – spiega Nicola Toschi, direttore commerciale Otimax Spa – . Questo rappresenta un test, un laboratorio, che coinvolge tutte quelle merceologie che contemplano una personalizzazione e una progettazione”. L’esposizione attuale, di 250 mq., comprende infissi, porte, finestre, tetto, riscaldamento, scale, mondo bagno. Una spinta verso la specializzazione, che si nota anche dall’inserimento di fornitori che solitamente non entrano in grande distribuzione.
“Questo di Gradisca è il negozio dove abbiamo realizzato le modifiche più importanti – continua Toschi -. Tre anni di studio ed elaborazioni, con l’obiettivo di proporre ogni singolo reparto come una sorta di “negozio” specializzato, andando oltre il concetto di grande distribuzione”.
E se a Cesena il discorso era appena accennato, qui troviamo esempi concreti. Ad esempio, ancora il reparto antinfortunistica dove l’esposizione è stata realizzata seguendo le linee guida degli specialisti; il reparto elettrico che è stato implementato e si apre con il banco vendita immediatamente riconoscibile dal professionista. E, ancora, il mondo piastrelle sul quale è stato fatto un grande lavoro di assortimento che, peraltro, è tutto in pronta consegna. Con un deposito esterno che conta 500 modelli, per un valore di 270 mila euro, organizzato per una presa veloce.
Ampliate alcune gamme, per esempio nell’illuminotecnica, nel reparto sanitari, mentre “nel reparto vernici ci aspettiamo novità nel mese di gennaio 2018 – continua Toschi -. Stiamo concludendo una accordo con un marchio del mondo professionale, presente nei colorifici. Questo comporterà uno stravolgimento parziale dell’esposizione, con la creazione di uno shop in shop dedicato e l’assortimento.
Reparti in riduzione? Fortemente ridotto il reparto decorazione.
Evoluzione anche per la parte Drive, ampia di circa 1.900 mq esterni e 700 mq interni, perché “stiamo imparando che nel mondo edile il localismo è decisamente importante e il livello di attesa di servizio è molto elevato. Parliamo di velocità di evasione dell’ordine, consegna in cantiere, servizi che possono anche significare aprire il negozio alle 3 di notte per risolvere le esigenze del cliente e ricerca continua nell’instaurare rapporti one-to-one, personalizzati”.
“Contro l’e.commerce può solo l’esperienza d’acquisto e, oggi, quella richiesta è estremamente elevata – conclude Nicola Toschi – altrimenti sto comodo sul divano. Il nostro intento è quello di utilizzare la grande scatola della grande distribuzione, inserendo contenuti rivolti ai professionisti”.
Arrivati al quarto Ottimax la clientela , oggi, è numericamente rappresentata al 75% dal cliente privato e il 35% dal professionista. Chiaramente, in termini di fatturato la percentuale cambia moltissimo: il 60% è ad appannaggio del professionista mentre il 40% viene realizzato con il privato. Con un’evoluzione continua verso il professionista che necessita di maggiore tempo per essere conquistato. Un’intenzione testimoniata anche dalla convenzione siglata con la Confartigianato di Gorizia (Leggi la Convenzione), che garantisce, ai professionisti, condizioni di acquisto e servizi personalizzati con: sconti, ordini telefonici, cassa prioritaria, comunicazioni riservate, partecipazione ai corsi di aggiornamento e presentazioni di nuovi prodotti in anteprima.
Con un bacino d’utenza che conta arrivi da oltreconfine, in particolare la Slovenia, che si trova un catalogo tradotto ad hoc, la concorrenza consta sostanzialmente di specialisti e un Obi a Nova Gorica.
Il nuovo punto vendita ha aperto alla presenza del Presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e del Sindaco di Gradisca, Linda Tomasinsig, che hanno partecipato al taglio del nastro insieme al Presidente del Gruppo Massimo Pulcinelli.
L’apertura del nuovo punto vendita, infatti, nasce anche dalla sinergia tra l’azienda e gli enti locali che insieme alle associazioni di categoria, Confartigianato e Confcommercio, hanno lavorato per un fattivo progetto di sviluppo sul territorio.
Questo è quanto è emerso anche dalla tavola rotonda, moderata dal nostro direttore Giulia Arrigoni, che ha visto, come partecipanti, oltre a Massimo Pulcinelli, Debora Serracchiani (presidente della regione Friuli Venezia Giulia), Linda Tomasinsig (Sindaco di Gradisca d’Isonzo), Stefano Minin (Responsabile Coordinamento Politiche e Attività di Sistema di Coop Alleanza 3.0), Ariano Medeot (Presidente Confartigianato imprese Gorizia), Gianluca Madriz (Vicepresidente Confcommercio Gorizia), Alberto Casati (General Manager GTS Southern Europe presso Stanley Black & Decker), Luigi Nespoli (Presidente della Nespoli Group S.r.l.) e Massimo Gentile (esperto tributario e docente di economia della Lumsa).
Facci sapere cosa ne pensi