Speciale Garden 2021. Distribuzione, consumi e tendenze
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Torniamo a parlare di giardinaggio, o meglio dell’intero macro settore dedicato alla cura del verde e alle attività outdoor che tanto, in quest’ultimo biennio, ha movimentato i fatturati della distribuzione specializzata, dai garden center ai centri brico. Provocando modifiche strutturali in assortimento e layout.
E’ possibile affermare che il 2020, anche a causa delle restrizioni (tutti in casa), ha fatto registrare crescite molto significative e nel 2021 ci si aspettava un assestamento.
In realtà è stato ancora un anno con incrementi di fatturato importanti, con i mesi di marzo e aprile molto brillanti, e altri in fase di consolidamento, anche stagionale, ma comunque sempre con tendenza positiva.
Il segmento garden nell’anno 2021 deve il particolare incremento alla sempre maggiore attenzione dell’utenza nei confronti del verde, alla cura dei giardini, delle piante su balconi e sulle terrazze ma anche per un rinnovato interesse alla preparazione dell’orto e alla coltivazione di ortaggi e piccoli frutti anche in aree urbane.
Con un’incidenza del Garden sul totale fatturato nei Centri DIY varia dal 10 al 13%, le vendite di macchine (tagliaerba, tagliasiepi, decespugnatori, soffiatori), di utensili manuali (forbici, rastrelli, pale ecc.) e i sistemi di irrigazione, con tutti gli accessori, rappresentano la quota più significativa del fatturato garden.
Il consumatore è portato ad acquistare questi gruppi di prodotto più tecnici nei centri brico, rispetto al garden center, che ha una maggiore attrattività per vasi, terricci, sementi, concimi, piante da orto e ornamentali, prodotti che rappresentano comunque un buon fatturato anche nel DIY.
In generale tutti i settori del Garden hanno avuto un trend positivo nel 2021, con particolare riguardo alle macchine a batteria intercambiabile, che si stanno diffondendo sempre più. Minore la crescita, ma sempre con segno positivo, anche per piante e terricci.
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