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Speciale Edilizia. Ance e il mercato nel 2017

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Il 2017, potrebbe rappresentare l’anno di ripresa per il settore. La previsione dell’Ance è di un aumento dello 0,8% in termini reali (+1,8% in termini nominali) degli . L’analisi tiene conto dell’impatto sui livelli produttivi delle misure contenute nella Legge di Bilancio 2017 finalizzate al rilancio degli investimenti infrastrutturali ed al rafforzamento degli incentivi fiscali esistenti, con particolare attenzione agli interventi di messa in sicurezza sismica e di efficientamento energetico.

La Legge di Bilancio, infatti, rivolge grande attenzione all’edilizia e prevede misure che, se pienamente attuate, potranno sostenere la ripresa degli investimenti pubblici e privati nei prossimi anni. Il definitivo superamento del Patto di stabilità interno, accompagnato da misure di rilancio degli investimenti territoriali, l’avvio della ricostruzione delle zone colpite dagli eventi sismici nel Centro Italia ed altre misure di carattere nazionale, come il Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale e industriale del Paese previsto dalla Legge di Bilancio, dovrebbero avere un impatto positivo sull’attività nel settore già a partire dal 2017.

Un ulteriore impulso agli investimenti potrebbe, inoltre, derivare dalla proroga per 5 anni (2017-2021) della detrazione IRPEF/IRES delle spese sostenute per interventi di messa in sicurezza statica delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva, situati nelle zone ad alta pericolosità sismica. La norma prevede un potenziamento della detrazione, sino all’85%, se l’intervento riguarda interi condomini con conseguente riduzione del rischio sismico.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa, hanno presentato lo scorso 28 febbraio, i contenuti del decreto ministeriale e delle Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni che, permetteranno di attivare il cosiddetto “Sismabonus” cioè gli incentivi fiscali, previsti dall’articolo 1, comma 2, lettera c), della Legge di Bilancio 2017.

Il Ministro Delrio ha dichiarato che si tratta di “Una novità assoluta che rientra in Casa Italia, per la prevenzione sismica e la cura del territorio”.

Tuttavia, l’Ance stima che nel 2017 gli effetti sugli investimenti siano piuttosto contenuti. A ciò si aggiunga la conferma della proroga, fino a dicembre 2017, del potenziamento al 50% della detrazione per le ristrutturazioni edilizie e della detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Per raggiungere l’obiettivo di ripresa del settore appare fondamentale assicurare la corretta attuazione delle misure previste per garantire una rapida attivazione degli investimenti ed evitare nuovi rallentamenti.

Alla luce di questi elementi, è stato quantificato un investimento aggiuntivo totale di 1.750 milioni di euro, in larga parte concentrato nel comparto di opere pubbliche ed in misura più contenuta nel comparto abitativo (nuovo e recupero) ed in quello non residenziale privato. In questo scenario, nel dettaglio dei singoli comparti si prevede una crescita dell’1,9% rispetto al 2016 per gli investimenti in opere pubbliche, un ulteriore aumento dell’1,4% per gli interventi di manutenzione straordinaria sullo stock abitativo ed un incremento dello 0,3% per gli investimenti in costruzioni non residenziali private. Di contro, solo gli investimenti in nuove abitazioni continuano a registrare segni negativi, sebbene con tassi di intensità più contenuti rispetto agli anni precedenti. Per questo comparto la previsione è di un ulteriore calo dell’1,4% rispetto al 2016.

Per rafforzare la ripresa del settore e dare un ulteriore sostegno al mercato edilizio innovativo, è stata prorogata fino al 2019, la misura relativa alla detrazione del 50% dell’IVA per l’acquisto di case in classe energetica A o B.

Analogamente, sarebbe opportuno considerare ulteriori misure fiscali, da tempo auspicate e sostenute dall’Ance per incentivare i processi di riqualificazione urbana. Si tratta, in particolare, della riduzione dell’imposta di registro per la “rottamazione” di case obsolete ed energivore e la loro permuta con abitazioni in classe energetica elevata, il riconoscimento della detrazione IRPEF del 50% per gli interventi di demolizione e ricostruzione con ampliamento volumetrico ed un regime premiale (registro e ipocatastali fisse) per l’impresa che acquista immobili da riqualificare energeticamente entro i 5 anni successivi.

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