Il bricolage, settore merceologico considerato dall’Osservatorio Non Food di GS1, emerge dall’analisi con un andamento lievemente positivo rispetto allo scorso 2014.
Partiamo dai punti vendita. In generale il comparto Non Food, a fine 2015, conta poco più di 459 mila punti vendita, circa 3,9 mila esercizi in meno rispetto al 2014 (furono il doppio).
In particolare il nostro settore – nella categoria Ferramenta, costruzioni, vernici, giardinaggio – perde 435 punti vendita passando dai 41726 ai 41.291, arrivando ad un -6% se consideriamo il periodo 2011 – 2015.
In termini di valori, le elaborazioni di Trad Lab su fonti varie, il nostro comparto chiude il 2015 con 11,860 miliardi di euro e un incremento dello 0,8% rispetto agli 11,770 miliardi di euro dello scorso anno. Un dato che assume una maggiore positività nei consumi, se confrontato con il negativo 0,5% del 2014 e che rappresenta il quarto comparto del Non Food (l’11,8% sul totale valore), dopo abbigliamento/calzature, elettronica di consumo e mobili/arredamento.
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Considerando la flessione del numero di punti vendita della GSS del bricolage – 0,7% nel 2015 – che dal 20111 al 2015 ha perso l’8,1% della sua rete, la quota di mercato continua a crescere passando dal 26,8% del 2014 al 27,2% del 2015. Un dato che, considerando gli altri comparti merceologici del Non Food, si posiziona al terz’ultimo posto seguito solo dal comparto fotografia e mobili/arredamento.
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Per quanto riguarda la presenza delle merceologie brico/garden all’interno delle superfici alimentari, l’analisi continua a registrare una progressiva diminuzione delle quote a valori, passando dall’8,4% all’8,3%. Una progressione che dal 2011 ha perso, però, un solo punto percentuale.
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Metodologia:
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