Ferramenta, canale in trasformazione: verso l’era dell’ibridazione
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Distribuzione specializzata tra nuovi equilibri, servizi, sostenibilità ed e-commerce. I dati dell’indagine Format Research per International Hardware Fair Italy.
La distribuzione ferramenta è al centro di una profonda trasformazione che coinvolge sia il dettaglio che il canale all’ingrosso. A delinearne i contorni è l’indagine realizzata da Format Research per conto di Koelnmesse Italia e, presentata dal ricercatore Stefano Ascani, in occasione del convegno “Home Improvement, l’era dell’ibridazione. Canali distributivi a confronto”, organizzato a cura di Giulia Arrigoni (TEN-diyandgarden) per International Hardware Fair Italy.
Oltre 18.000 imprese, 50.000 addetti
Il comparto ferramenta in Italia conta oltre 18.000 imprese, di cui circa il 70% attive nel commercio al dettaglio e il restante 30% all’ingrosso, per un totale di quasi 50.000 addetti. Un dato che testimonia la rilevanza occupazionale del comparto, con una media di tre addetti per azienda, superiore rispetto ad altri settori.
Bergamo: un equilibrio unico tra dettaglio e ingrosso
Il focus sull’area bergamasca mette in evidenza un equilibrio atipico: quasi parità tra imprese al dettaglio e all’ingrosso, a differenza del quadro nazionale. Una peculiarità attribuita alla forte vocazione industriale del territorio e alla cooperazione tra imprese.
Ricavi in evoluzione: cresce il peso del consumatore finale
Tra i grossisti, il 57% del fatturato proviene da artigiani e microimprese, ma cresce il segmento dei consumatori finali, che segna il più alto indice di crescita. Anche tra i dettaglianti, quasi il 50% dei ricavi arriva dal consumatore finale, con un ulteriore 20% da artigiani e 14% da imprese manifatturiere o edili.
Sovrapposizioni e concorrenza: ferramenta, Gdo e rivendite edili
La ricerca esplora la percezione competitiva tra canali. Più dell’80% degli intervistati riconosce alle ferramenta un servizio consulenziale, contrapposto alla varietà e al prezzo della Gdo Brico. Tuttavia, solo il 50% ritiene che l’assortimento sia realmente più specializzato. La concorrenza percepita più forte arriva però dalle rivendite edili specializzate, temute da un terzo delle imprese.
E-commerce: tra opportunità e approccio prudente
Il 7% del fatturato proviene in media dall’e-commerce, sia per il dettaglio che per l’ingrosso. A livello nazionale, il 22,5% dei grossisti e il 37% dei dettaglianti hanno investito nell’online nel biennio 2023-2024. La previsione di investimento resta stabile per il dettaglio, mentre cresce del +12% per l’ingrosso. Il canale preferito è il sito web proprietario; a Bergamo è più diffuso il ricorso ai marketplace, segno di una maggiore strutturazione tecnologica.
Servizi e innovazione: un’offerta sempre più ampia
Oltre alla vendita di prodotto, le ferramenta sviluppano sempre più servizi complementari: trasporto merci (48% ingrosso, 40% dettaglio), assistenza tecnica, posa in opera e noleggio. Gli investimenti maggiori si concentrano su innovazione di gamma (57%), nuovi servizi (46%) e, in prospettiva, anche su e-commerce (27%).
Passaggio generazionale ancora sottovalutato
Solo il 30% delle imprese italiane e il 25% di quelle bergamasche ha affrontato o pianificato un passaggio generazionale. Un dato che evidenzia la necessità di maggiore consapevolezza sul tema della continuità aziendale.
Calo dei consumi e mancanza di personale tra gli ostacoli
I principali ostacoli allo sviluppo? Il calo dei consumi, temuto dal 77% delle imprese italiane e dall’86% di quelle bergamasche, seguito dalla difficoltà nel reperire personale qualificato. Poco rilevante invece il costo del credito.
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