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Arexons sempre più green in vista dei 100 anni

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Redazione

Nel 2021 Arexons lanciava la campagna Go Green con l’obbiettivo di raggiungere risultati importanti e concreti in termini di sostenibilità entro il 2025.

Ora che siamo più o meno a metà strada, a pochi passi dal raggiungere i 100 anni di attività (accadrà appunto nel 2025), Arexons ha reso noti gli importanti traguardi in termini di sostenibilità raggiunti nell’ambito della campagna Arexons Go Green – The Green Care Company.

La roadmap è molto ambiziosa e volta ad arrivare al 2025, come abbiamo già ricordato anno in cui si celebrerà il centenario della fondazione dell’azienda, con risultati e ritorni concreti in termini di sostenibilità.

Riduzione delle emissioni e degli sprechi

Il percorso di Arexons verso l’obiettivo di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030 parte nel 2009 con l’installazione di due impianti fotovoltaici nello stabilimento di Cernusco sul Naviglio (Milano), per un totale di 2.727 pannelli solari che permettono di soddisfare il 30% del fabbisogno energetico annuo dell’azienda, contribuendo così a ridurre del 26% le tonnellate di CO₂ emesse negli ultimi tre anni.

Inoltre, dal 2017, Arexons acquista il 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili certificate.

Dare il proprio contributo nel processo di riduzione degli sprechi di acqua in accordo con uno dei principali obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite è per Arexons un fondamentale obiettivo.

Non c’è acqua da perdere

Dalla campagna “Non c’è Acqua da perdere”, avviata nel 2020 per sensibilizzare i dipendenti a un utilizzo consapevole di questa preziosa risorsa, passando per un processo di ottimizzazione dei lavaggi delle linee produttive e conseguente recupero delle acque di lavaggio.

L’ottimizzazione dei lavaggi ed il conseguente recupero delle acque di lavaggio, ha inoltre l’obiettivo di ridurre il quantitativo di rifiuti pericolosi prodotti: l’impegno di Arexons non può prescindere infatti dall’attenzione sul mondo rifiuti, prediligendo quando possibile il processo 3R (ridurre, riutilizzare, riciclare) in ottica di economia circolare.

La procedura di ottimizzazione dei lavaggi delle linee produttive e riutilizzo delle acque di lavaggio, consente di ridurre i rifiuti liquidi acquosi prodotti e, di conseguenza, da smaltire.

L’obiettivo per il prossimo futuro è quello di definire un piano di riduzione che prevede azioni mirate di valutazione e conseguente utilizzo responsabile dell’acqua nelle diverse aree aziendali.

Arexons è riuscita a ridurre del 15% il consumo di acqua negli ultimi tre anni.

Una chimica sostenibile

A livello di produzione, viene costantemente svolto un lavoro di monitoraggio completo delle sostanze SVHC (Substance of Very High Concern), attenzionate come preoccupanti per la salute e per l’ambiente.

Grazie all’implementazione di un indicatore specifico per il monitoraggio delle SVHC utilizzate nel ciclo produttivo, solo negli ultimi diciotto mesi Arexons ha diminuito del 20% le SVHC immesse sul mercato.

Materie prime rinnovabili

La sostenibilità passa soprattutto dalla formulazione dei prodotti, un tema di interesse comune a tutti i brand di Arexons.

L’etanolo contenuto nei lavavetri Arexons, ad esempio, è 100% di origine vegetale, prodotto da fermentazione di biomasse non in conflitto con l’approvvigionamento della catena alimentare.

Inoltre, tutti i polish e i detergenti lucidanti Arexons, come Acquazero e Shampoo con cera, contengono cera Carnauba 100% di origine vegetale ottenuta dalle foglie di palma.

Nella linea Fulcron, spicca il nuovo Detergente Climatizzatori, realizzato con il 69% di materie prime di origine vegetale.

Infine, lo storico lubrificante multifunzione Svitol oggi si presenta sul mercato in veste Green, grazie alla sua nuova formula realizzata con l’80% di materie prime di origine biologica.

Packaging sostenibile

In ambito packaging, le taniche da 5L per lavavetri, detergenti, sgrassatori e protettivi radiatori concentrati sono al 50% in plastica riciclata post consumer (PCR), mentre i tubetti impiegati per confezionare i lucidanti Arexons sono realizzati con ben il 60% di plastica PCR.

Al tempo stesso, l’azienda continua a impegnarsi sul tema della riduzione dell’utilizzo di plastica vergine, favorendo il passaggio alla plastica riciclata

Dal 2022 i pallottini in polietilene per riempimento degli imballi sono stati sostituiti da carta riciclata, con un risparmio annuale di 705 kg plastica e il 100% degli espositori sui punti vendita sono realizzati in cartone certificato FSC (Forest Stewardship Council) per una gestione responsabile degli imballi.

Il costante impegno verso la responsabilità ambientale in tutti i processi aziendali è valso lo scorso ottobre ad Arexons l’ottenimento della certificazione Ecovadis con medaglia Silver, collocandosi in una posizione migliore rispetto all’80% delle aziende dello stesso settore che hanno intrapreso lo stesso processo di valutazione.

“Aspiriamo a favorire soluzioni di sostenibilità in tutto ciò che facciamo – ha sottolineato Mario Patrick Parenti, Amministratore Delegato di Arexons -, nell’intero ciclo produttivo, dal packaging e dalle formulazioni dei nostri prodotti, fino all’utilizzo di energia rinnovabile nella nostra azienda, ma anche passando per la sensibilizzazione dei nostri clienti e dei nostri dipendenti. Per questo siamo estremamente fieri dei traguardi raggiunti fino ad oggi in ambito sostenibilità. Tuttavia, non vogliamo fermarci qui e questi importanti risultati sono per noi una spinta che ci sprona a lavorare ancora più intensamente per raggiungere il nostro ambizioso obiettivo per il 2025″.

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