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Gruppo MADE, insieme per creare valore

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Gruppo Made convegno ad Arese
Redazione

“Insieme alla guida del successo – Creare valore nel nuovo mercato”, questo il titolo dell’incontro tra il Gruppo e circa 230 rappresentanti del mondo dell’industria. In un mercato difficile da decifrare, diventa fondamentale la condivisione delle strategie con i fornitori partner, in nome della trasparenza per una collaborazione sempre più attiva e convinta.

Quello che possiamo definire il “Convegno del Cambiamento”, avvenuto lo scorso mese di maggio a Firenze, che aveva coinvolto le rivendite aderenti al Gruppo, ha avuto il suo secondo atto lo scorso 9 settembre ad Arese (MI), alla presenza di circa 230 rappresentanti del mondo dell’industria. Un incontro per presentare ai fornitori – sono circa 220 le convenzioni che Gruppo Made ha siglato per tutto il territorio nazionale – il processo di trasformazione che sta caratterizzando l’attività di Made.

La giornata, che si è svolta all’interno del Museo Alfa Romeo di Arese è stata titolata “Insieme alla guida del successo – Creare valore nel nuovo mercato”, un titolo che contiene tutti gli elementi essenziali per affrontare un periodo, quello che ci aspetta, certamente complesso e difficile, soprattutto perché è al momento quasi impossibile immaginare lo scenario economico dei prossimi mesi, che sarà caratterizzato da una forte incertezza.

Materie prime, costi in costante mutazione

Nell’introduzione alla giornata, il consigliere di Gruppo Made, Marco Farina, ha sottolineato  come la difficoltà del recupero delle materie prime e quindi dei prodotti sia stato per le rivendite e la produzione un grosso freno allo sviluppo del mercato degli ultimi due anni, un mercato comunque a dir poco eccezionale per tutti, anche se l’aumento dei prezzi ha creato non pochi problemi all’intera filiera, soprattutto in fase di preventivazione, quando le valutazioni dei prezzi cambiavano anche repentinamente un giorno con l’altro. Nonostante ciò, Marco Farina ha anche ribadito che con molti fornitori c’è stato un positivo spirito di collaborazione che ha anche cementato i rapporti.

E i costi continuano a mutare, anche se il mercato sta un po’ rallentando, principalmente a causa delle forti incertezze nei mercati mondiali, per l’inflazione che sta limitando il potere d’acquisto della committenza, mentre sul lato cessione del credito si discute molto ma non ci sono al momento confortanti e concrete novità.

La sincronizzazione per il raggiungimento degli obiettivi

Gian Luca Bellini, direttore generale di Gruppo Made, si è soffermato sull’esigenza di trovare, come due ballerini, la perfetta sincronizzazione fra il Gruppo e i fornitori partner. C’è bisogno, secondo Bellini, di una precisa intesa, una sorta di perfetta sincronizzazione per raggiungere gli obiettivi.

Bellini ha quindi presentato, con estrema trasparenza le strategie del Gruppo, perché – ha sottolineato – un vero rapporto di collaborazione non può prescindere dai temi strategici. Bellini si è poi soffermato su alcuni dati oggettivi che hanno pesantemente messo alla prova la gestione commerciale e finanziaria delle rivendite: nel 2021 sono stati circa un migliaio le variazioni di listino dei prodotti, mentre quest’anno è già stata toccata quota 700. E tutto questo in una situazione congiunturale che, a fianco dell’aumento dei fatturati si assiste a una sensibile riduzione dei volumi.

Secondo il direttore generale del Gruppo, le rivendite si trovano a dover fronteggiare tre scenari: un aumento della pressione competitiva; un consumatore meno fedele e più informato, e uno scenario economico incerto, dove speculazione e inflazione stanno condizionando scelte e strategie.

Bellini ha ricordato che Gruppo Made dispone di area manager che lavorano sul territorio per promuovere le convenzioni nazionali. Il passo successivo è però quello di passare da commerciali a “personal advisor”. Ci troviamo infatti nell’economia delle aspettative, è quindi necessario formare le figure commerciali perché venga sempre più migliorato il supporto al cliente. Un compito importante che Made Academy si preoccuperà di affrontare con la consueta attenzione.

Il futuro passa dalla tecnologia

Secondo Gian Luca Bellini, il futuro porterà a competere non più fra piccole unità distributive, ma fra grandi gruppi, siano essi consorzi, multipoint, gruppi di acquisto, catene in franchising, e così via. Assistiamo infatti da diverso tempo a numerose forme di accorpamento fra realtà distributive, perché oggi per avere una concreta prospettiva di futuro occorre una maggiore forza.

Alla base della crescita e dello sviluppo c’è comunque sempre la formazione professionale. Quelle tradizionali a beneficio dei titolari, delle figure commerciali, ma anche i percorsi formativi per la digitalizzazione, sempre più rilevante, tanto che Bellini ha annunciato anche i nuovi listini elettronici che saranno destinati ai gestionali di tutte le rivendite del Gruppo, e quindi lo sviluppo della rete, l’attività sui principali social, senza dimenticare i servizi e la consulenza tecnica.

…e dalla comunicazione

La strategia della comunicazione del Gruppo, presentata da Simone Daneo, responsabile marketing del Gruppo, è particolarmente incentrata sui punti vendita di prossimità perché la loro importanza, nonostante la sempre maggiore affermazione del commercio elettronico, è e rimane fondamentale.

Da qui la necessità di comunicare a livello nazionale per dare forza al nuovo logo Made, affiancando una continua e articolata informazione sui principali social network, soprattutto per intercettare il cliente locale verso le rivendite Made più vicine e, comunque, per diffondere il brand Made verso un pubblico più vasto.

A tutto ciò si deve aggiungere il nuovo progetto di digitalizzazione per rendere sempre più funzionali e veloci i rapporti con la filiera, cliente privato, progettisti e professionisti in genere. Gruppo Made ha quindi creato un sito Internet di nuova generazione, semplice da usare per reperire tutte le informazioni che necessitano.

Al nuovo sito Internet viene affiancata l’attività social: le pagine Facebook e Instagram sono dedicate a tutti, mentre Linkedin è maggiormente orientata al mondo professionale. I social network consentono di presentare tutte le diverse attività delle rivendite in modo rapido e diretto, oltre a mostrare, come nel sito Internet attraverso le pagine dedicate, le diverse peculiarità e specializzazioni.


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