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GFK, i dati fino a settembre e le stime di fine anno


“Tendenze ed evoluzioni dei settori merceologici in un anno senza precedenti”, questo il sottotitolo della presentazione dei dati del brico italiano fatta da Alessandro De Fazio, Sub-Lead Market Insight GFK, in occasione del primo webinar Briconight, organizzato da Made4DIY.

Dopo i dati anticipati da GFK a TEN-diyandgarden.com e aggiornati al luglio 2020, ora arriva l’upgrade a settembre con qualche previsione, molto cauta, su come potrà chiudere l’ultimo trimestre del 2020.

In linea generale, al momento, il 2020 non è stato un anno “cattivo” per il mercato del brico italiano, tant’è che considerando l’anomala situazione, il trend è di poco al di sotto dei risultati del 2019, con un -1,4% aggiornato al mese di settembre, per un fatturato complessivo di 3,470 miliardi di euro.

Ma veniamo all’analisi dei dati. Intanto la base di partenza dell’analisi che sono 704 punti vendita con superficie espositiva superiore agli 800 mq. e un assortimento completo rispetto alle categorie dell’home maintenance e decoration.

Lo scorso anno, il 2019, ha avuto un andamento positivo rispetto al 2018, con un +3,4% pari a 4,7 miliardi di euro, superiore ai 4,6 miliardi del 2018. La differenza tra i due fatturati la troviamo principalmente nella parte centrale dell’anno dove giugno, luglio e agosto erano stati superiori così come la chiusura dell’anno, un timido ottobre con un trend però positivo e una buona performance di novembre e dicembre.

Questa performance positiva la ritroviamo anche all’inizio del 2020 con un +8% a gennaio e un +4% a febbraio. Poi arriva il Covid e a marzo si precipita ad -56% seguito da un mese di aprile a -38%. A marzo il fatturato è sceso al di sotto dei 200 milioni di fatturato per singolo mese, prima volta che succede a detta di GFK. A maggio c’è stata una ripresa immediata con un +44% e un fatturato su singolo mese che è arrivato a sfiorare i 600 milioni di fatturato.

Anche i mesi successivi, giugno e luglio, sono particolarmente positivi con un +11 e un +13%, con un rimbalzo positivo su un trend già positivo, quello del 2019 sul 2018. Gli ultimi due mesi disposizione, agosto e settembre, mostrano un ritorno alla normalità, perfettamente in linea con gli andamenti strutturali del 2018 e 2019. +1% ad agosto e -1% a settembre.

L’analisi per famiglia merceologica

Nel complesso, il mondo dell’edilizia e dei sanitari continuano a rimanere i settori più importanti, in termini di fatturato. Tuttavia in questi primi 9 mesi dell’anno, il primo è stabile mentre il secondo è in flessione. Crescono il giardinaggio con un +12% e un trend positivo, tutto quello che riguarda il mondo della casa: rivestimenti, vernici e cura, con un complessivo 15% e un trend in crescita, cresce l’illuminazione +7%, mentre gli utensili rimangono stabili.

Rivestimenti/Vernici. In crescita del 5% con 340 milioni; una crescita che se considerata con il +8% del 2019 sul 2018, fa sì che questa famiglia abbia visto crescere il suo rendimento di ben40 mio di euro. Il comparto è partito bene all’inizio dell’anno, ha avuto uno stop a marzo e aprile con -31% e -23%, per poi avere un’esplosione nel mese di maggio con un + 60% e un fatturato sviluppato in un mese superiore ai 60 mio. Bene con +12 e +11 i successivi giugno e luglio. Le vernici pesano per il 55% a valore con un trend positivo e gli accessori per il 14% anche lui con un trend positivo, mentre pavimentazioni e tappezzeria fanno segnare trend negativi.

Pulizia della casa. Ci troviamo in una situazione più stabile, leggermente positiva e un fatturato intorno ai 130 milioni di euro. Marzo è stato fortemente negativo con -60%, così aprile con -40%, mentre maggio ha registrato +52% e giugno e luglio +12 e +23. All’interno della categoria, bene la sistemazione e organizzazione degli spazi e degli armadi, che arriva a pesare per i tre quarti della famiglia merceologica, così come il comparto legato alla biancheria, mentre scendono i prodotti per la pulizia, cestini, scale sgabelli.

Giardinaggio. Cresce forte, nei primi nove mesi dell’anno sviluppa un fatturato vicino ai 420 mio di euro e una crescita del 4% rispetto il 2019 che a sua volta cresceva del 5%. Naturalmente ha pagato lo scotto die mesi di marzo e aprile con un -72% e un -41%, ma prontamente risollevato da un +80% a maggio, con quasi 100 milioni in un solo mese, e da un +18 e un +26% a giugno e luglio. Gli accessori per giardino pesano per il 40% con un trend in crescita, seguiti dai prodotti per la pulizia e l’irrigazione con una quota del 15%; bene i macchinari 13% e molto bene anche recinti e steccati, insetticidi e concimi.

Utensili. Mostrano un andamento stabile, pari a 195 milioni di euro. Partenza buona, stop su marzo e aprile simili e poi crescita nei mesi di maggio e luglio. La metà del fatturato, il 44% è rappresentato dagli elettroutensili che è una categoria in crescita, gli utensili manuali hanno invece un trend negativo e la stessa cosa vale per macchinari, accessori e cassette per attrezzi.

Illuminazione. Un altro cavallo di battaglia per il centro brico e un totale sui 9 mesi del 2020 di 233 milioni di euro. Per questo comparto il mese di marzo non è stato così negativo, mentre è andata peggio ad aprile con-50%, risalita a maggio con un +32%, seguono giugno +14% e un agosto +17%.

Quindi cosa aspettarsi dalla chiusura del 2020?

In considerazione dell’attuale -1,4%, GFK ha provato a fare qualche cauta ipotesi sulla fine dell’anno e sull’andamento dell’ultimo trimestre. E le prospettive non sono buone.

Infatti, l’istituto di ricerca si aspetta un mese di ottobre in linea con novembre, entrambi negativi con flessioni del 15/16% rispetto al 2019 e un dicembre addirittura a -20% rispetto al 2019.

Questi ulteriori trend dovrebbero portare ad avere un 2020 che va a chiudere con un ipotetico -4,5% (ma una forbice possibile compresa tra -2 e -6%). Quindi Se parliamo da gennaio a settembre che cosa abbiamo? Un 2020 leggermente inferiore al 2019 ma che si colloca perfettamente a metà tra il 2018 e il 2019, mentre con le previsioni di fine anno si tornerebbe ai valori del 2018.

2020 molto difficile caratterizzato da 4 velocità:

  • gennaio e febbraio una buona partenza
  • marzo e aprile frenata molto brusca e forte
  • maggio giugno e luglio forte recupero
  • agosto e settembre in linea con il passato

L’analisi sinottica

La presentazione di Alessandro De Fazio non si è però limitata ai soli dati, ma ha presentato anche qualche spunto raccolto dai colleghi della divisione Sinottica, che hanno evidenziato qualche elemento interessante nelle abitudini degli italiani.

Ad esempio che al 76% degli intervistati della generazione X e Boomers piace godersi la casa, il 58% tra Milllennials e generazione X “ci tiene che le cose in casa parlino di me”, il 35% della generazione X ancora sostiene che ” la mia casa è vivace e piena di colore” e il 30% dei Millennials ama invitare amici a casa per mangiare.

La casa sarà uno dei punti centrali per i prossimi anni e non è un caso che 1 italiano su due vorrebbe avere uno spazio esterno e il 37% vorrebbe avere una cucina più grande. Da questi spunti escono 4 direttrici importanti che sono: lo spazio esterno, la cucina, la sostenibilità e lo smart working.

Il 42% ha dichiarato che dedica molto tempo al giardinaggio con una crescita di 7% rispetto all’analisi fatta pre-covid. Anche lo spazio cucina diventa importante con ben 16 milioni di italiani dedicano più tempo a cucinare, tant’è che la vorrebero più grande.

Nel periodo post covid gli italiani hanno dichiarato di essere più attenti ai consumi energetici degli elettrodomestici (due terzi degli intervistati), la metà si dichiara molto attento all’inquinamento dell’aria all’interno della casa e il 46% attento all’impatto ambientale dei prodotti e detergenti utilizzati per la pulizia.

L’ultima direttrice che emerge è legata al concetto dello smart working, nel periodo pre covid il 14% dei lavoratori italiani dichiarava di avere la possibilità di ricorrere per uno o più giorni di usufruire della tipologia di questo lavoro, nel post covid è diventato il 24% e 1 su 2 intende attrezzare una parte della casa in questo senso ricavandosi una postazione per lavorare come se fosse in ufficio.

Il 53% degli intervistati ha piacere a fare giardinaggio (+2% rispetto al periodo pre covid), il 42% dedica molto tempo alla cura delle piante (+3% pre covid) e il 15% cerca info su web (+2% pre covid). Il 74% ha dichiarato di possedere una casa con un balcone, il 47% ha un terrazzo, il 42% ha un giardino e il 27% un orto.

Infine, 1 italiano su 2 si occupa di riparazioni domestiche o fa bricolage e il 22% si dichiara appassionato di bricolage, con un aumento di 2 punti percentuali rispetto al periodo pre covid.



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