Europa 2020, sarà l’anno del Fai da Te?
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Indubbiamente un anno da dimenticare, ma non si può negare che mentre per alcuni settori la situazione è drammatica, per brico e garden le vendite rimangono molto positive. Con buone prospettive.
Lo certificano gli studi di USP Marketing Consultancy: il bricolage e il giardinaggio sono le attività più popolari tra gli europeio e il trend. non accenna a diminuire. Complice il maggior tempo trascorso a casa, la popolazione europea ha scoperto che c’è molto da fare nelle proprie abitazioni e, vuoi per necessità oppure per piacere, la manutenzione e l’abbellimento della propria abitazione e giardino sono diventati un must. E i dati lo indicano chiaramente.
Per circa il 20% delle famiglie, ciò ha comportato maggiori attività di fai da te rispetto al periodo pre Covid. Ciò si riflette nell’andamento positivo delle vendite per i mercati delle costruzioni in Europa. In alcuni paesi, come i Paesi Bassi, la crescita è stata addirittura superiore al 30%.
Nel sondaggio realizzato da USP Marketing Consultancy, è stato chiesto ai consumatori se si aspettano di dedicarsi maggiormente a lavori nei prossimi tre mesi. In media, il 17% delle famiglie si aspetta di lavorare di più, mentre il 15% vuole fare di meno. Le aspettative più positive sono state misurate in Belgio, Danimarca, Germania e Austria.
Tuttavia, a causa dell’aumento del numero di infezioni da COVID-19, cresce anche il timore di visitare i centri bricolage rispetto alla rilevazione dello scorso mese.
Ma non è allarme. La maggior parte si sente ancora abbastanza sicura e il 58% degli intervistati si sente a proprio agio nel visitare un negozio di bricolage rispetto al 61% del mese scorso. Se si scende a livello nazionale, vediamo che in Belgio, Paesi Bassi e Spagna in particolare, le persone hanno una propensione minore alla visita rispetto al mese di luglio.
L’ultimo rapporto dell’European Home Improvement Monitor si concentra sui canali di acquisto e sul ruolo dei negozi online. Lo studio si tiene mensilmente in 11 paesi dell’UE, esaminando online 26.400 consumatori all’anno.
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