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Danilo Villa, partnership e agilità

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La visita al nuovo punto vendita di Treviglio è stata l’occasione per quattro chiacchere con Danilo Villa, consigliere delegato e direttore generale di Brico io, non solo sul negozio ma, più in generale, sul mercato, l’effetto del clima e le recenti iniziative governative.

Treviglio, ormai un impianto consolidato, con qualche cambiamento…
Direi più che altro nel servizio, elemento che fa la differenza e dà il senso a questi micro cambiamenti. I corner sono una nostra impronta ormai una nota distintiva dell’insegna e difficilmente replicabili, considerando che i nostri sono il risultato di alleanze importanti con tra i più bravi: Kasanova per  casalinghi, DMO per l’animaleria, Gottardo (Tigotà) per la detergenza. Questo ti consente garanzie di professionalità ed esperienza.

Anche la vicinanza con Coop
Certamente si colgono le opportunità che si presentano, com in questo caso o il precedente a Lodi. Certamente l’assortimento viene costruito di conseguenza, evitando di mettere merceologie che possano sovrapporsi. Qui abbiamo fato una buona scelta anche perché è vero che ci sono concorrenti ma gli altri player sono posizionati su una viabilità non cittadina e dimensioni diverse. Noi siamo un pochino più di prossimità, per cui bevi un caffè e poi magari passi dentro a fare un giro.

Come va il mercato brico&garden?
Siamo in un settore che più di altri e come altri è condizionato dalla meteorologia e questo è un anno molto difficile da interpretare da un punto di vista climatico. Veniamo da giorni di pioggia torrenziale, però nello stesso tempo non ha fatto freddo. Premesso questo e quella che sembrava una ripresa ormai in via irrobustimento nel triennio 2015/2017, il 2018 e anche questo 2019, vuoi per il tempo vuoi per l’andamento dell’economia in generale, non hanno registrato un andamento che dia segnali di importante slancio ed entusiasmo. Alcune iniziative della politica che voleva andare in quella direzione non sono riuscite a dare quella spinta che si sperava, anzi ci sono segnali di rallentamento ulteriore. E il nostro settore ovviamente ne risente.

Come si può affrontare l’imprevedibilità climatica?
Le discriminanti  sono l’agilità e la flessibilità che un’organizzazione ha rispetto ad altre. Noi, per fortuna, siamo un’azienda agile e veloce nel prendere le decisioni, gestendo una filiera sufficientemente snella, poiché dalla sede ai negozi c’è un solo passaggio. Cerchiamo, sia nelle scelte assortimentali sia nei layout sia nelle dimensioni dei negozi, di interpretare questa flessibilità con azioni che siano efficaci nei momenti giusti. Il calendario promozionale lo moviamo tutto l’anno, perché per quanto noi si pianifichi e si decida e ci si attenda dei risultati per tutte le iniziative già definite, analizziamo i risultati delle precedenti, vediamo come vanno le cose e andiamo avanti o ci fermiamo.

E i fornitori sono pronti?
Ho una sensazione molto positiva. Il nostro rapporto è molto buono e sono sinceramente molto grato per come riescono ad accompagnarci in una situazione dove prevedere è sempre molto complicato, dove devi essere capace di fare delle scelte con tempi più veloci e qualche rischio in più.

La novità dello dello sconto in fattura ha mosso molte critiche, in particolare dai piccoli rivenditori. Nel nostro settore, al momento, solo un’insegna ha deciso di sperimentare questa possibilità. Cosa ne pensa?
E’ evidente che noi, rispetto ad esigenze che esulano un po’ da quelli che sono bisogni reali della clientela, non possiamo che interpretare nel modo più adeguato possibile delle scelte che magari non avremmo fatto. Però queste sono le regole del gioco e stiamo ad osservare. Siamo in una fase di studio, ma avremmo preferito continuare con la formula già consolidata, anche perché ci sono merceologie nel nostro settore che sono fortemente impattate da questo tipo di decisione. Ora, la politica decide e a volte cambia anche idea, bisogna vedere che tipo di risultati si porterà dietro. L’impostazione precedente è stata una delle iniziative positive che ha sostenuto alcuni settori del commercio e artigianato, in una fase difficile. L’edilizia costruttiva si è fermata ma la ristrutturazione ha avuto un aiuto concreto, considerando che, la documentazione che devi produrre rispetto a questo tipo di attività è seria e complessa. Vedremo se il cambiamento porterà effetti migliorativi o ulteriori complessità.

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