Ikea Italia contro il cyberbullismo
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“In una società in cui la dimensione di casa è sempre più fluida e i confini delle 4 mura domestiche sono diventate permeabili, il cyberbullismo si insinua facilmente all’interno delle nostre case – ha dichiarato Alessandro Aquilio, Country Communication Manager di IKEA Italia -. Vogliamo puntare i riflettori su questo tema, come player che conosce la casa e vuole che essa sia sempre un posto in cui sentirsi sicuri”
Con questa dichiarazione è stata presentata alla stampa la nuova campagna #NotInMyHomePage. Si tratta della nuova iniziativa di comunicazione firmata Ikea Italia che si iscrive nel filone di comunicazione #PerUnaGiustaCasa inaugurato da IKEA Italia in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne.
La campagna, che vedrà l’organizzazione di iniziative presso le scuole e, dal 7 al 10 febbraio, nei negozi Ikea di Milano e Roma, è senza dubbio di grande attualità, considerando che, secondo il CoNaCy – Centro Nazionale per la Prevenzione e il Contrasto al Cyberbullismo e ai fenomeni illegali della Rete (2018), il fenomeno del cyberbullismo attualmente coinvolge direttamente o indirettamente 1 ragazzo su 4.
Una forma di violenza che fa il suo ingresso anche in quello che dovrebbe essere considerato un luogo sicuro, la casa. Ed è proprio partendo da questa considerazione che IKEA Italia ha deciso di promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione sul cyberbullismo in collaborazione con Parole O_Stili – Associazione che si occupa dell’educazione al corretto uso delle parole sui canali digitali – in occasione della Giornata contro Bullismo e Cyberbullismo che si celebra il 7 febbraio.
In particolare, con Parole O_Stili IKEA ha realizzato il progetto didattico “Prendiamo le misure al cyberbullismo”, rivolto al mondo della scuola secondaria. Insegnanti e studenti si confronteranno sul tema grazie a un originale strumento didattico: un “metro” attraverso il quale potranno “misurarsi” con il cyberbullismo, con domande e spunti di discussione per riflettere insieme e far comprendere ai ragazzi che si può scegliere di prendere posizione contro il cyberbullismo ed esercitare una influenza positiva sui propri compagni. Ai ragazzi saranno presentate diverse situazioni in cui dovranno scegliere il comportamento più corretto discutendo con i propri insegnanti e fra loro.
Presso i punti vendita, invece, i clienti IKEA potranno vivere un’esperienza immersiva sul tema del cyberbullismo, entrando nell’ideale cameretta di un teen ager vittima di cyberbullismo, con l’obiettivo di sensibilizzare i visitatori sul proprio ruolo, rendendoli consapevoli che è necessaria una presa di posizione. “Perchè le nostre camere non sono più solo quelle fisiche ma diventano sempre più virtuali”, ha proseguito Aquilio. In tutti gli altri punti vendita (21 store, Pop Up e PUOP – Pick Up and Order Point) sarà disponibile materiale informativo per sensibilizzare i clienti sul tema.
“Il tema dell’educazione alla cittadinanza digitale è urgente e non possiamo più trascurarlo ha commenta Rosy Russo, Presidente Parole O_stili -. Il cyberbullismo è un comportamento che i ragazzi hanno cominciato a riconoscere discutendone tra loro. Ora dobbiamo creare un contesto sociale in cui si sentano liberi di parlarne pubblicamente, con genitori ed educatori, per trovare insieme soluzioni utili sia a ridurre il fenomeno, sia ad aiutare chi ne è vittima”.
Per una maggiore visibilità IKEA ha previsto di coinvolgere i propri canali social, con la diffusione di un video in occasione della Giornata, ingaggiando la community digitale e invitandola ad unirsi alla campagna attraverso l’hashtag dedicato #NotInMyHomePage. Inoltre, verranno coinvolti anche i collaboratori con video seminari e attività dedicate negli store rivolte a tutti i dipendenti.
Alla presentazione, moderata da Enrico Mentana e che ha visto la partecipazione di Alessandro Aquilio per Ikea e di Rosy Russo per Parole O_stili, hanno partecipato anche Paolo Picchio (papà di Carolina, prima vittima ufficialmente riconosciuta di cyberbullismo) con la Fondazione Carolina e Luca Bernardo per il CoNaCy.
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