spoga+gafa 2026: novità e prospettive. Intervista alla Director Claudia Maurer

La fiera manifestazione dedicata al garden lifestyle e BBQ si prepara a un’edizione 2026 ricca di novità. Tra queste, spicca il debutto di Object.Europe, il nuovo format all’interno dell’area tematica LIVING interamente dedicato al design outdoor europeo di alta gamma.
Curato da Angelika Müller, editrice della rivista di lifestyle premium H.O.M.E., Object.Europe sarà un palcoscenico esclusivo per marchi che coniugano qualità, design e sostenibilità. “Il successo di una fiera come spoga+gafa dipende in gran parte dallo sviluppo coerente dei contenuti e dal dialogo con visitatori ed espositori – sottolinea Müller –. Consideriamo “Object.Europe” come un palcoscenico per marchi premium che combinano qualità, design e sostenibilità. Allo stesso tempo, desideriamo che spoga+gafa diventi un punto d’incontro stimolante per il settore.”
Il format metterà in scena arredi premium, soluzioni di ombreggiamento di alta gamma ed esclusive cucine da esterno, ponendo l’accento non solo sul prodotto, ma anche su valori, atmosfera e identità di marca. “Con questo padiglione vogliamo risvegliare l’interesse dei marchi forti per spoga+gafa, consentire nuove partnership e offrire al settore uno spazio che sia fonte di ispirazione e stimolo”, aggiunge Claudia Maurer, direttrice della fiera.
Ma Object.Europe non è l’unica novità di spoga+gafa 2026. Siamo entrati nel dettaglio delle trasformazioni, che caratterizzeranno la prossima edizione, incontrando Claudia Maurer, direttrice di spoga+gafa
Quando ha assunto la direzione della fiera e quali sono stati i primi cambiamenti su cui ha voluto lavorare?
Ho assunto la direzione della fiera come direttrice nel novembre 2024. Per l’edizione 2025, il margine di manovra era quindi naturalmente limitato. Abbiamo però capito subito che era necessario introdurre dei cambiamenti per il 2026. I tre punti principali riguardano la compattezza della fiera, una nuova organizzazione degli spazi per i prodotti asiatici a basso costo e la creazione di un padiglione dedicato adventure outdoor.
Organizzazione degli spazi più chiara e funzionale
Partiamo dal primo aspetto: la fiera diventa più compatta. Cosa significa concretamente?
Vogliamo ridurre le lunghe distanze tra i padiglioni e riportare un senso di comunità. Per questo riorganizzeremo gli spazi in modo che espositori e visitatori possano vivere un’esperienza più fluida e concentrata.
Il secondo punto riguarda gli espositori asiatici. In che modo cambierà la loro presenza?
Creeremo uno spazio sourcing dedicato esclusivamente ai piccoli stand asiatici focalizzati su prodotti a basso costo e grandi volumi. Le grandi aziende asiatiche con brand noti e affermati a livello internazionale rimangono nei padiglioni principali. In questo modo gli acquirenti avranno un percorso più chiaro: chi è alla ricerca di prodotti economici in grandi quantità sa dove andare, chi invece cerca design, innovazione e qualità troverà ciò che cerca nel resto dell’offerta della fiera.
Il terzo cambiamento è legato all’outdoor. Cosa prevede la novità?
Vogliamo riunire in un unico padiglione il tema “Outdoor Adventure”: tende, pesca, camping, sport all’aperto, fino alle soluzioni per il tempo libero in giardino, terrazza o parco. È un mercato in crescita che in Europa vale miliardi di euro. Allo stesso tempo, desideriamo dare nuovo slancio ai produttori europei di mobili da esterno di alta qualità e offrire loro un ambiente in cui poter presentare i propri prodotti in un contesto premium adeguato.
Per i mobili da esterno di fascia alta il canale Horeca/Contract è sempre più rilevante. Coinvolgerete operatori di questi canali?
Sì, assolutamente. Non parliamo solo di hotel e ristoranti, ma anche di architetti e designer. Per loro stiamo sviluppando un programma VIP: Gli espositori possono, per esempio, indicarci i buyer più importanti che vogliono incontrare e li invitiamo a nome loro.
La razionalizzazione di alcuni settori
Negli ultimi anni alcuni settori hanno ridotto la loro presenza. Quali sono stati i più colpiti?
Le fiere sono sempre uno specchio del mercato e delle sue attuali condizioni quadro. Negli ultimi anni si sono verificati cambiamenti significativi in alcuni segmenti: il mercato dei barbecue ha subito un leggero calo dopo il boom causato dalla pandemia e si è stabilizzato su un livello più stabile. Per quanto riguarda i prodotti decorativi per esterni, osserviamo che molte aziende puntano sempre più su un ciclo fieristico biennale. Nel segmento premium dell’arredamento da esterno si stanno attualmente manifestando sfide legate al mercato: con il nostro nuovo concetto desideriamo dare nuovi impulsi a questi settori di mercato e rafforzarne in modo mirato l’importanza all’interno di spoga+gafa.
La ridefinizione degli spazi e dell’offerta fierista passa anche dall’interlocuzione con i visitatori. Cosa è emerso in proposito?
I visitatori chiedono chiarezza e facilità di orientamento. Per questo vogliamo che ogni hall abbia una specializzazione precisa: ad esempio la hall 8 sarà dedicata al barbecue, la hall 7 come abbiamo detto all’Outdoor Adventure e il padiglione 10 continuerà a rappresentare l’intero panorama dell’arredo da esterni, dai grandi marchi consumer.
Il barbecue è sempre stato punto di forza anche per le dimostrazioni nelle aree esterne con la notevole attrattiva del cibo…
Si, infatti, proprio a tal proposito introdurremo un vero e proprio“mercato gastronomico” legato al barbecue: carni, verdure, spezie, salse, birre e vini. Il “Flavour Market” sarà presente solo negli anni pari, quando non si svolge Anuga. È un’aggiunta che riflette i trend dei garden center più evoluti, dove il food si integra sempre più con l’outdoor.
L’Italia resta centrale
L’Italia continuerà ad avere un ruolo importante?
Certo. Abbiamo già ricevuto un buon numero di adesioni in fase di early booking. Il vostro Paese è centrale per spoga+gafa, dal comparto ceramiche all’arredo e alla decorazione.
In sintesi, qual è la sfida principale per le prossime edizioni?
Vogliamo rafforzare spoga+gafa come fiera di riferimento mondiale per l’outdoor. Non esiste un evento equivalente altrove e dobbiamo lavorare insieme – espositori, visitatori e media – per mantenerla al livello che merita.

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