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Michela Zambotto: “Parlerei piuttosto di penalizzazione”


Dall’articolo “Le Donne del mondo Brico e Giardino”, la testimonianza di Michela Zambotto, business manager Italia, amministratore delegato e socio di Zapi Spa, azienda che produce articoli per la cura e la difesa del verde e dell’ambiente domestico.

Un’altra figura importante per completare lo spettro delle dodici interviste che animano l’articolo dedicato alla presenza femminile nei comparti bricolage e giardinaggio. Entriamo nel mondo del verde insieme a Michela Zambotto e la sua impresa di famiglia.

La sua esperienza profesionale. Come è arrivata nella sua posizione?
Zapi spa, fondata nel 1970, è un’industria chimica italiana di proprietà della famiglia Zambotto con sede a Padova. Zapi è un gruppo che contiene altre due società controllate Pestnet Italia e Pestnet Spagna che distribuiscono prodotti per la disinfestazione professionale; il gruppo Zapi conta circa 160 dipendenti. La mia storia è iniziata alla fine degli anni ’80 quando ho deciso di entrare a far parte dell’azienda di famiglia aprendo l’ufficio marketing. La ditta allora operava nel Triveneto ed era un distributore di prodotti di terzi che spaziavano dai rodenticidi, insetticidi, fitosanitari ai prodotti per la zootecnica. In pochi anni, complice la sinergia familiare, la visione strategica e l’entusiasmo di un mercato in crescita, abbiamo cambiato pelle passando da “distributori” a industria chimica con ricerca e sviluppo di prodotti per la protezione dell’ambiente da parassiti (Biocidi).

In tutto questo percorso di evoluzione e crescita della società il mio ruolo è sempre stato legato all’estrazione marketing che mi ha fatto ricoprire per anni il ruolo di direttore marketing per Italia e poi anche per l’Estero.  Da 5 anni, complice un cambio organizzativo interno, ricopro il ruolo di Business Manager Italia che si occupa dei brand ZAPI garden e Protemax. 

Ritiene in generale che la Donna sia discriminata nella carriera?
Non parlerei di discriminazione ma di penalizzazione. È innegabile che certi ruoli richiedono dedizione, tempo e spesso non sono compatibili con impegni familiari importanti e chi è penalizzata è la donna, punto di riferimento della famiglia. Ecco perché parlo di penalizzazione perché le donne hanno tutti i numeri per svolgere qualsiasi ruolo.

Invidia da parte di altre donne o solidarietà e stima?
Non ho mai percepito invidia, penso più a un senso di solidarietà perché capiscono che per coprire un ruolo di responsabilità è necessario tanto impegno. 

Ritiene che sia rispettata tanto quanto un uomo?
Pur essendo un ambiente maschile penso di essere sempre stata giudicata per quello che faccio. Credo che il rispetto dipenda dai comportamenti. Non sono propensa a credere che un uomo venga rispettato più di una donna solo per una questione di genere.

Trova che essere Donna porti a dubitare del suo valore professionale?
No, anzi ho sempre pensato fosse un punto di forza.

In cosa la Donna ha un vantaggio rispetto all’uomo e in cosa uno svantaggio (se esistono)?
Il vantaggio spesso è quello di essere tendenzialmente più sensibile, ma è un’arma a doppio taglio perché potrebbe essere interpretato come un punto di debolezza.

Nota che ci sia un cambiamento negli ultimi anni nella considerazione della Donna manager da parte di colleghi, clienti e fornitori?
Sì. Si trovano molte più donne in ruoli al vertice.

Trova nell’articolo Le Donne del mondo Brico e Giardino la lista completa delle interviste da leggere.



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