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Comprare casa all’asta: una guida pratica per muoversi in sicurezza

martello per asta

Comprare una casa all’asta è in alcuni casi un’opportunità per chi vuole realizzare il sogno di una proprietà immobiliare a condizioni economiche interessanti.

Tuttavia, questo percorso può essere visto come complesso e pieno di rischi, scoraggiando molti possibili acquirenti.

In realtà, con la giusta preparazione e un approccio studiato, partecipare a un’asta giudiziaria può rivelarsi un processo sereno e fattibile. La chiave del successo risiede nella conoscenza dei passaggi da compiere e nella verifica di ogni dettaglio.

Questo cammino richiede, come detto, una buona organizzazione, che parte dagli accertamenti iniziali prima dell’asta vera e propria e arriva alle considerazioni finali per la tutela del bene, come la scelta di un’assicurazione casa adeguata una volta entrati in possesso dell’immobile. Seguire la giusta procedura è fondamentale per realizzare il proprio sogno.

La fase preliminare: ricerca e analisi dei documenti

Per partecipare a un’asta immobiliare è fondamentale prima di tutto individuare le opportunità disponibili attraverso i canali ufficiali. A tale scopo, ci si può rivolgere a fonti autorevoli come il Portale delle Vendite Pubbliche (PVP), i siti internet autorizzati dal Ministero della Giustizia e i portali dei singoli tribunali.

Trovato l’immobile giusto, inizia la fase dell’analisi documentale. I tre documenti fondamentali da studiare con attenzione sono l’ordinanza di vendita, l’avviso di vendita e la perizia tecnica d’ufficio.

Quest’ultima, redatta da un perito incaricato dal giudice, è il documento più importante per la sicurezza dell’acquirente.

In questo, infatti, sono contenute tutte le informazioni più importanti: lo stato di conservazione della casa, l’eventuale presenza di abusi edilizi, la regolarità urbanistica e catastale, la presenza di debiti e lo stato di occupazione.

Una buona verifica della perizia permette di avere un quadro chiaro e reale delle condizioni della casa, da un punto di vista strutturale e amministrativo.

Il sopralluogo e la valutazione finanziaria

Dopo questa prima fase, è fondamentale effettuare un sopralluogo presso l’immobile. La visita va richiesta e concordata con il custode giudiziario, la figura professionale che gestisce l’immobile per conto del tribunale.

Questo passaggio consente di verificare di persona le condizioni descritte nella perizia, in modo da rendersi conto concretamente degli spazi, della luminosità, dello stato degli impianti e del contesto in cui si trova l’edificio.

Accanto alla visita, è indispensabile fare un’accurata pianificazione finanziaria. Il budget che si intende mettere a disposizione di questo progetto deve includere sia il prezzo di aggiudicazione, che tutte le spese accessorie, ovvero gli oneri per la sanatoria di eventuali abusi, le imposte (di registro, ipotecaria e catastale, calcolate sul prezzo di aggiudicazione), il compenso per chi è delegato alla vendita e i possibili costi di ristrutturazione.

Se si intende coprire le spese anche chiedendo un mutuo, occorrerà muoversi per tempo, poiché molte banche offrono prodotti specifici per le aste, ma la delibera di finanziamento va ottenuta prima della data dell’asta stessa.

Partecipare all’asta: modalità e svolgimento

Al termine di tutta questa fasa preliminare, è il momento della partecipazione vera e propria. La modalità più diffusa è l’asta senza incanto, che prevede la presentazione di un’offerta segreta in busta chiusa o per via telematica.

L’offerta deve contenere i dati dell’offerente, i dettagli dell’immobile e il prezzo proposto, che non può essere inferiore all’offerta minima indicata nell’avviso di vendita. Insieme all’offerta va depositata una cauzione, solitamente pari al 10% del prezzo offerto, tramite assegno circolare intestato alla procedura.

Il giorno dell’asta, le buste vengono aperte. Se è stata presentata una sola offerta valida, l’immobile viene aggiudicato all’unico offerente. Se invece ci sono più offerte, si avvia una gara al rialzo tra i partecipanti, partendo dalla base dell’offerta più alta.

È fondamentale definire in anticipo il proprio limite massimo di spesa per non lasciarsi trasportare dall’emotività del momento.

L’aggiudicazione e gli adempimenti finali

Se vince l’asta, l’acquirente è tenuto a versare il saldo entro il termine indicato nell’avviso di vendita, che in genere è di 120 giorni.

Effettuato il pagamento, il giudice emette il decreto di trasferimento, un atto che trasferisce ufficialmente la proprietà dell’immobile e ordina la cancellazione di ipoteche e pignoramenti precedenti, garantendo un acquisto libero da problemi.

Se l’immobile fosse occupato, sarà il custode giudiziario a gestire le procedure per la sua liberazione. Con le chiavi in mano e la proprietà trasferita, l’ultimo passo per una sicurezza completa è attivare una valida assicurazione casa, che protegga il nuovo patrimonio da incendi, furti o altri eventi imprevisti.

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