Valentina Antoniazzi, GEA: “Le donne portano valore e visione”
Il nostro percorso nella conoscenza di Donne Manager dell’Home Improvement ci porta ad incontrare Valentina Antoniazzi Marketing Manager di GEA SRL.
Ten-diyandgarden l’ha intervistata per la rubrica “Donne e Home Improvement”.
Ci parli della sua Azienda
GEA è un’azienda italiana specializzata nella produzione di prodotti per la disinfestazione da insetti dannosi e parassiti che danneggiamo piante da frutto, orti e giardini, con l’obiettivo di ridurre l’uso di insetticidi, sostituendoli con prodotti sicuri, non tossici, efficaci e sostenibili per l’ambiente. GEA nasce nel mondo della disinfestazione professionale, dalla cui esperienza derivano i prodotti per il mercato consumer e siamo ben presenti anche nel DIY.
Dalla laurea al marketing: un percorso costruito con determinazione
La sua esperienza professionale. Studi e come è arrivata nella sua posizione
Sono laureata in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali. Dopo diversi anni trascorsi in laboratorio, ho avuto l’opportunità di intraprendere un percorso professionale nel mondo della Comunicazione e del Marketing. Da circa 8-9 anni lavoro nel settore della disinfestazione e dopo aver collaborato con diverse aziende e aver completato un Master, sono approdata in GEA, dove lavoro da ormai 4 anni.
Quali ostacoli ha riscontrato, come donna? Ritiene in generale che la donna sia discriminata nella carriera e che sia rispettata tanto quanto un uomo?
Ritengo che, in alcuni contesti professionali, la figura femminile sia ancora oggetto di discriminazione, o quantomeno non venga percepita come altrettanto credibile rispetto a quella maschile. Questo può tradursi in una minore fiducia iniziale, soprattutto nei ruoli che richiedono leadership o competenze tecniche. Personalmente, ho avuto la fortuna di lavorare in aziende che non hanno ostacolato il mio percorso. Un esempio significativo è la mia ex responsabile, una donna che ha rappresentato per me un modello di competenza e autorevolezza.
Trova che essere donna porti a dubitare del suo valore professionale?
Si, credo che, in generale, alle donne venga riconosciuto un valore inferiore in termini di credibilità e leadership. Tuttavia, molto dipende dal settore e, soprattutto, dall’intelligenza e dalla sensibilità delle persone con cui si lavora. Essere donna e giovane significa spesso dover “lottare” ogni giorno per dimostrare e confermare le proprie competenze.
I punti di forza della leadership femminile
In cosa la donna ha un vantaggio rispetto a un uomo e in cosa uno svantaggio (se esistono)?
La figura femminile, in genere, si distingue per una maggiore praticità, organizzazione ed empatia. Queste qualità, se applicate anche in ambito professionale, rappresentano un vero e proprio vantaggio.
Nota che ci sia un cambiamento negli ultimi anni nella considerazione della donna manager da parte di colleghi, clienti, fornitori?
Sì, credo che le nuove generazioni stiano portando un cambiamento positivo in questo senso. La figura della donna manager è sempre più riconosciuta e valorizzata.
Com’è l’orientamento della sua azienda sul tema della parità?
In GEA noto un impegno concreto verso l’equità: circa il 40% delle posizioni manageriali è occupato da donne, un dato che riflette una cultura aziendale inclusiva e attenta alla parità di genere. GEA promuove attivamente la parità di diritti tra donne, uomini e qualsiasi altro genere, nell’ambito dei diritti umani e della responsabilità sociale d’impresa. Proprio in questi giorni ho partecipato a una formazione di due giorni dedicata alla parità di genere.
Cosa consiglierebbe ad una giovane studentessa che deve ancora fare il suo ingresso nel mondo del lavoro?
Le consiglierei di credere sempre in sé stessa, di investire nella propria formazione e informazione, di essere assertiva e di non temere il confronto. La fiducia nelle proprie capacità è il primo passo per costruire un percorso solido e soddisfacente.

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