Adeo, una joint venture per la produzione di cucine

Aratea aumenta a 87,5 milioni l’investimento per la fabbrica di mobili da cucina a Platea, in Spagna.
Secondo quanto riportato da Diario de Teruel, l’azienda Aratea SL, joint venture tra il gruppo spagnolo Finsa e la francese Adeo, ha deciso di rafforzare il proprio impegno a Teruel, nella piattaforma logistica di Platea. L’investimento previsto per la costruzione della nuova fabbrica di mobili e componenti per cucina è stato infatti aumentato di 12,5 milioni di euro, passando dai 75 inizialmente stimati agli attuali 87,5 milioni.
Inizio attività nel primo semestre 2026
L’aumento del budget si deve all’aggiornamento dei progetti e all’integrazione di nuove tecnologie, che porteranno l’impianto ad avere un livello elevato di automazione e di sostenibilità. La fabbrica sorgerà su un’area di 145.000 mq., con un edificio produttivo di circa 37.000 mq., e ospiterà diverse linee dedicate al taglio e alla finitura dei pannelli rivestiti, alla bordatura, alla fresatura e alla foratura, oltre a reparti di imballaggio dei kit.
Una parte rilevante dell’investimento riguarda l’installazione di un magazzino automatico intelligente e l’utilizzo di veicoli a guida autonoma per la movimentazione interna. Inoltre, sul tetto verranno collocati pannelli fotovoltaici per l’autoconsumo energetico.
L’avvio delle attività è previsto per il primo semestre del 2026. In quella fase saranno impiegate circa 96 persone, ma i piani industriali indicano una crescita graduale fino a raggiungere circa 200 lavoratori entro il 2028. Accanto alla dimensione tecnologica e produttiva, il progetto ha quindi anche un impatto importante sul tessuto occupazionale locale, contribuendo alla crescita industriale della provincia di Teruel.
La nuova fabbrica rappresenta un tassello significativo per il settore dei mobili da cucina, perché unisce efficienza e sostenibilità, due driver ormai centrali per la competitività internazionale. L’inserimento di sistemi automatizzati e l’attenzione alle energie rinnovabili delineano infatti un modello produttivo orientato non solo al contenimento dei costi e alla riduzione degli sprechi, ma anche alla valorizzazione del territorio in chiave di sviluppo industriale di lungo periodo.
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