Il risveglio della ferramenta
Ferramenta, vernici, bricolage sono comparti che per anni, tanti anni non hanno dimostrato un grande dinamismo e innovazione, se non per le iniziative della singola azienda o della singola insegna della distribuzione. Nulla di organico e di strutturato che potesse creare aggregazione su progetti di sviluppo del mercato nella sua globalità. L’ultima esperienza in tal senso è databile nella prima metà degli anni ’90 (quasi vent’anni fa) quando allo stesso tavolo sedettero il Gruppo Fai da Te della Federlegno, l’Unione Ferramenta dell’ANIMA e quella che sarebbe diventata Assoutensili, per dar vita a Mitech, salone internazionale della ferramenta, utensileria e fai da te.
Solo in questo finale di 2010 stiamo assistendo ad un risveglio importante delle realtà di riferimento del mercato: i grandi nomi che stanno trovando momenti di aggregazione ponendosi così come avanguardie propositive per tornare a lavorare insieme alla crescita del globale mercato.
In realtà ne abbiamo avuto i primi sentori tre anni fa quando, con la nascita e l’immediato successo del BricoDay (nell’ultima edizione la giornata dedicata al bricolage ha visto la presenza di ben 800 operatori) già si intravedeva la voglia e la necessità di stare insieme e discutere. Poi nel febbraio 2010 le grandi aziende del comparto colori e vernici hanno dato vita ad Assovernici, con propositi estremamente seri e importanti (vedi l’articolo dedicato nella Rotta di Navigazione qui a fianco).
Arriviamo quindi al 12 novembre quando la rivista Ferramenta 2000 e Assofermet, l’associazione dei grossisti di ferramenta, hanno organizzato il Ferramenta Day, evento anch’esso di grande successo (vedi nella Rotta di Navigazione), durante il quale già si intravedeva la volontà di creare una più ampia aggregazione in funzione dello stimolo e dello sviluppo delle ferramenta tradizionali verso logiche di approccio al mercato più moderne e in linea con le nuove esigenze dei consumatori.
In tal senso interessante è stato l’intervento di Michele Tacchini, vicepresidente di Assofermet-Ferramenta, che potete ascoltare nella sua interezza in questo filmato:
Eccoci quindi alla notizia del momento. Il Ferramenta Day ha avuto il merito di creare un primo momento di aggregazione tra le grandi realtà del mondo dei grossisti italiani di ferramenta, un’aggregazione che ben presto ha portato ad una svolta in Assofermet, associazione per troppi anni, ci sia consentito, piuttosto statica.
LA SVOLTA EPOCALE DI ASSOFERMET
E’ con questo titolo, pieno di positiva vitalità ed entusiasmo, che si apre il comunicato stampa che annuncia che il 25 novembre scorso, presso la sede della Capaldo Spa di Atripalda (AV) si sono riunite, per la prima volta, tutte le forze più importanti di riferimento della distribuzione tradizionale della ferramenta italiana.
Presieduta dal presidente di Assofermet, Giovanni Bonadonna, si sono seduti attorno ad un tavolo organizzativo le aziende più importanti con un grande obiettivo – viene sottolineato nel comunicato -, tracciare il nuovo corso sia di Assofermet, associazione di riferimento della ferramenta italiana, sia dell’intero comparto.
“Sull’onda del successo di Ferramenta Day – ha spiegato Giovanni Bonadonna – i maggiori distributori hanno sentito la necessità di condividere un percorso associativo comune che porti allo sviluppo dell’intero comparto, tutti insieme vogliamo allargare il tavolo ai nostri partner fornitori ed è per questo che il 21 gennaio 2010 ci ritroveremo con le aziende più importanti delsettore a livello produttivo per cominciare a scrivere a due mani questo nuovo cammino; personalmente sono orgoglioso del lavoro svolto, dopo una carriera piena in questo settore vedere un accellerazione di questo tipo mi da ancora energia e futuro ”.
Da Atripalda parte quindi il nuovo corso di Assofermet, primo elemento importante, oltre all’apertura di un tavolo di concertazione, anche l’entrata nel comitato Tecnico di Franco Fraschetti della Fraschetti Spa, di Pasquale Pandolfi del Gruppo Scaramuzza e di Michele Del Piero del consorzio Euroconfer (nella Galleria Fotografica in fondo all’articolo, la foto dei protagonisti della riunione di Atripalda). Con questa svolta il fondamentale mondo dei grossisti di ferramenta ha ritrovato una forte unità che consente di immaginare sviluppi e opportunità importanti.
Chiudiamo sottolineando che le strade intraprese e le positive aggregazioni sorte in questi ultimi tempi sono da seguire e sostenere. I mercati delle vernici e della ferramenta hanno trovato modo, il primo tra gli industriali (Assovernici) e il secondo tra i grossisti (Assofermet), di creare dei tavoli continuativi di confronto e di lavoro. Lo stesso per il momento non è successo nel bricolage, che trova nel Brico Day della rivista BricoMagazine, l’occasione annuale dell’incontro e dell’approfondimento, ma che ancora non è riuscito ad esprimere un’aggregazione associativa organica e strutturata.
ORA TOCCA AL BRICOLAGE
Probabilmente l’impresa è più difficile e complessa perché nel bricolage convergono mercati che vivono nella condivisione del consumatore privato solo una parte dei loro interessi commerciali.
Forse perché tra i manager che guidano i grandi marchi del bricolage non esiste ancora la volontà di porsi all’avanguardia di un movimento aggregativo che consenta di partorire una realtà strutturata con progetti e obbiettivi precisi (come invece è accaduto tra i grandi marchi delle vernici e quelli dei grossisti di ferramenta).
Forse perché ancora non è chiaro che i mercati del bricolage e del professionale sono sempre più distinti, con dinamiche e capacità di sviluppo proprie. Certamente esistono degli ambiti di sovrapposizione, tant’è che molti grossisti di Assofermet servono anche la grande distribuzione, come le grandi aziende di Assovernici sono impegnate fortemente nel mercato professionale ma anche nel bricolage.
Per questo sarebbe necessario che a fronte di strutture associative forti e dinamiche in ogni singolo comparto merceologico (ferramenta, vernici, utensili, giardinaggio, ecc.), corrispondesse anche un’aggregazione orizzontale, che comprendesse tutti i settori, mirata alla crescita, allo studio e allo sviluppo del bricolage in Italia: i prodotti sono gli stessi (quasi) ma gli utilizzatori finali sono profondamente diversi (professionisti e privati).
C’è un elemento da non sottovalutare nei processi aggregativi che stanno caratterizzando questo ultimo anno: la stampa di settore. Gli editori, i direttori e i giornalisti della stampa tecnica dei comparti di cui stiamo parlando sono probabilmente gli unici nel mercato ad avere una visione generale delle dinamiche che lo stanno caratterizzando. Sono gli unici che si incontrano, discutono e si confrontano con le diverse aziende dei diversi comparti merceologici, avendo così la possibilità di sintetizzare problematiche ed esigenze comuni ai diversi mercati che hanno nel bricolage un punto di contatto importante.
In questo senso la storica Commercio del Colore, riferimento imprescindibile per l’informazione e la formazione nel settore dei prodotti vernicianti, Ferramenta 2000, organizzatrice del Ferramenta Day e organo ufficiale di Assofermet e BricoMagazine, organizzatrice del Brico Day e riferimento fondamentale e possiamo dire unico per gli operatori del bricolage, potrebbero avere un ruolo e dare un contributo determinante sulla strada dell’aggregazione e del dibattito interno al mercato. Già lo stanno dando, basti pensare agli eventi organizzati e alla centralità dell’informazione, tuttavia, come dicono Morandi, Tozzi e Ruggeri “si può fare di più” … forse l’importante e che le aziende glielo consentano e li mettano nella condizione di sviluppare proposte e iniziative.
Tutto ciò detto, chiudiamo con un quesito: è forse maturo il momento per la rinascita di una grande, moderna e “libera” fiera del bricolage? Ai posteri, o meglio, ai manager del settore l’ardua sentenza … noi consumatori non avremmo dubbi sulla risposta.
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