Con Gian Luca Bellini, direttore generale di Gruppo Made, parliamo degli ottimi risultati che il network ha ottenuto lo scorso anno. Una struttura commerciale sempre più solida e partecipata che anche quest’anno si pone come il punto di riferimento per l’edilizia italiana.
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Gruppo Made ha chiuso con grande soddisfazione il 2022, un periodo congiunturalmente molto favorevole. Pensa che, nonostante la probabile flessione del mercato, sia possibile guardare a questo 2023 con ottimismo?
Il 2022 è stato un anno per certi versi eccezionale, anche se la seconda parte è stata meno frizzante della prima. Ciò nonostante, il fatturato aggregato del Gruppo ha superato il +30%, rispetto a un 2021 anch’esso in crescita. Ovviamente, non è logico pensare che anche questo 2023 avrà un trend analogo, forse anche per motivi che hanno poco a che vedere con la reale necessità di ammodernare e rendere meno energivoro il parco immobili del nostro paese. Per esempio, quest’anno abbiamo il serio problema dell’inflazione, eccessivamente alta, che potrebbe limitare la disponibilità di spesa del cliente privato. E ciò indipendentemente dal fatto che il Superbonus sarà quest’anno al 90% che è comunque una percentuale interessante e favorevole, ma ripeto che oggi prima di fare investimenti c’è molto da riflettere.
Quali azioni sta mettendo a punto Gruppo Made per consentire alle rivendite aderenti di affrontare con successo anche questo periodo incerto?
Vorrei dire che la soddisfazione per gli aumenti di fatturato degli scorso anni non è l’unico motivo per guardare al 2023 con fiducia. Se penso che anche quest’anno riusciremo ad avere buoni risultati è perché il nostro Gruppo sta ottenendo ottimi risultati a livello di riconoscimento del mercato, sia da parte di una committenza sempre più professionale, sia da parte dei privati. E un’attenzione marcata arriva anche dalle stesse rivendite edili. Lo scorso anno, infatti, ben nove aziende sono entrate a far parte di Gruppo Made. Anche il mondo della produzione segue con attenzione e partecipazione il nostro impegno altamente professionale verso una svolta sempre più qualitativa delle sue proposte commerciali, dove l’attenzione per l’ambiente e i prodotti il più possibile sostenibili sono diventati delle vere e proprie priorità. Ecco, credo che siano principalmente questi i motivi di fiducia per questo 2023, ma anche per gli anni a venire.
Su quali aspetti dell’organizzazione del Gruppo e della sua crescita state lavorando?
Lo scorso anno è iniziata una importante operazione di rebranding – l’obiettivo è quello di caratterizzare entro la fine dell’anno tutti i punti vendita Made con il nuovo logo del Gruppo, accanto a quello storico della rivendita – accompagnata da una comunicazione ancora più incisiva e costante, utilizzando i media tradizionali ma anche i social. Il Gruppo continuerà a lavorare attraverso il suo ufficio acquisti per garantire sempre le forniture, anche se fortunatamente la situazione è decisamente migliorata rispetto allo scorso anno. Inoltre, anche il processo di digitalizzazione è stato alla base dell’attività di Gruppo Made nel corso del 2022 e i risultati sono già evidenti. Continueremo inoltre con i nostri Corsi di formazione professionale, perché il nostro obiettivo è quello di supportare al meglio l’organizzazione delle rivendite che sono parte del nostro network per distinguerci rispetto alla concorrenza. Puntiamo quindi decisamente sulla qualità dei servizi e sulla qualità dell’offerta globale, soprattutto sulla voglia di lavorare insieme, un aspetto fondamentale per crescere tutti davvero. Sono questi i valori che il Gruppo mette in campo per essere sempre più protagonista all’interno della filiera dell’edilizia italiana.
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