Dalla colla al green building
Nomen omen: Keracoll è un mix dei termini greci keramikos e kolla. Nel 1968 il capostipite Romano Sghedoni decise di dedicarsi non alla produzione di piastrelle, di cui Sassuolo era diventata la capitale mondiale, ma alla colla necessaria per posarle.
Trascorsi ben 57 anni, Keracoll, oltre all’internazionalizzazione e all’innovazione, ha fatto dell’impegno sostenibile il suo obiettivo centrale.
Per applicare concretamente anche in azienda il proprio credo sostenibile, nel 2008 la famiglia Sghedoni ha dato il via alla costruzione del GreenLab, centro ricerche ospitato in un edificio progettato e realizzato secondo i rigorosi principi di bioarchitettura. Inoltre per formare i professionisti più diversi a partire dai progettisti e per finire ai piastrellisti e parquettisti, Keracoll ha inaugurato un campus in cui si tengono corsi di formazione e di utilizzo dei suoi prodotti.
Non si diventa sostenibili per caso

Il percorso iniziato da Kerakoll anni fa dimostra che la transizione verso la decarbonizzazione ha l’assoluta necessità di poter contare su una visione strategica e importanti investimenti in ricerca.
Un percorso lungo e complesso in un settore come quello dell’edilizia legato a doppio filo a normative sia italiane che europee, a bonus nazionali e alle richieste non solo degli addetti ai lavori, ma anche del cliente finale.
Un cliente sempre più interessato al lato green delle referenze utilizzate all’interno o all’esterno della propria abitazione. E, soprattutto, focalizzato sull’aspetto di un risparmio energetico finale. Per questa ragione DIYandgarden ha voluto sentire il parere di Lorenzo Melegari, che in Keracoll riveste il ruolo di Corporate Product Leader.
Dopo gli anni del Superbonus, qual è la fotografia del settore edilizio oggi?
Il settore sta vivendo una fase di transizione. Infatti registriamo una sensibile contrazione del comparto residenziale, che riteniamo del tutto fisiologica dopo il forte picco registrato negli anni del Superbonus. Tuttavia, si osserva anche una spinta significativa su altri fronti. Ad esempio i progetti legati al PNRR, alle infrastrutture sociali e alla rete viaria, che stanno contribuendo a mantenere attivo il comparto.
La situazione edilizia attuale e futura in Italia
Ecobonus e incentivi alle ristrutturazioni anche nel 2026: quanto potrebbero contare per la ripresa del mercato edile?
Siamo propensi a credere che per rilanciare con fiducia gli investimenti nel settore delle ristrutturazioni residenziali sia assolutamente fondamentale definire un quadro stabile e duraturo di agevolazioni nel tempo. Inoltre una normativa chiara permetterebbe ai consumatori finali di recuperare fiducia e di programmare con più calma e maggior serenità gli interventi. Interventi che solitamente richiedono un forte impegno economico.
Può tracciare un bilancio, anche sommario, dell’andamento 2025 per il comparto?
Siamo convinti, letti i dati, che il 2025 conferma il trend di contrazione del settore già in atto dopo il boom legato al Superbonus e registrato negli anni immediatamente successivi. Tuttavia, riteniamo che il mercato si stia stabilizzando, avvicinandosi a un nuovo equilibrio, probabilmente più sostenibile e reale nel medio periodo.
Un settore a tutto green
Nell’UE gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO2. Come produttori cosa ne pensate?
Come Kerakoll siamo convinti che l’edilizia sia uno dei settori chiave attraverso cui passa una transizione sostenibile e circolare. Per questa ragione siamo da sempre impegnati a promuovere un’edilizia più sostenibile, e non solo dal punto di vista ambientale, ma pure per quello che riguarda l’impatto sociale positivo che può generare. Il reparto R&D lavora costantemente per ridurre la CO₂ dei nostri prodotti. Inoltre tutte le nostre soluzioni sono progettate per minimizzare gli scarti e aumentare l’efficienza delle lavorazioni in cantiere. Una voce importante all’interno del settore dell’edilizia.
Risparmio energetico: quanto incidono un’informazione e una comunicazione chiare e trasparenti?
Uno sviluppo sostenibile, soprattutto in campo energetico, è sempre più importante sia per una questione ambientale che di risparmio finale delle famiglie. Perciò siamo convinti che una comunicazione trasparente sia essenziale. Chi investe deve sapere esattamente quanto spende e quali benefici concreti può ottenere. Questo soprattutto in un contesto in cui il contributo statale non assicura la copertura totale dell’intervento. Come Kerakoll, ci impegniamo a garantire chiarezza lungo tutta la filiera produttiva, rendendo le informazioni comprensibili e accessibili per tutti gli attori coinvolti, dal progettista al cliente finale.








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