Olbia, il TAR blocca il negozio Tecnomat: vince Bricofer

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione II) si è pronunciato sul ricorso presentato da Bricofer Group S.p.A. e Ottimax Italia S.p.A. contro il Comune di Olbia e Bricoman Italia S.r.l. (insegna Tecnomat), annullando le autorizzazioni rilasciate per l’apertura e l’ampliamento del punto vendita in zona industriale a Olbia.
La sentenza, pubblicata il 3 ottobre 2025, riguarda un procedimento avviato nel 2022 e più volte riaperto a seguito di nuove istanze autorizzative presentate da Bricoman e contestate dai concorrenti Bricofer e Ottimax, già attivi con un punto vendita a circa 3 km di distanza.
La vicenda
Nel 2022 il SUAPE del Comune di Olbia aveva autorizzato la realizzazione di un punto vendita Tecnomat di circa 6.000 mq. Lo store era stato inquadrato come media struttura di vendita (MSV) grazie a una deroga prevista dalla normativa regionale. Tale interpretazione era stata però annullata dal TAR nel 2023, con conferma da parte del Consiglio di Stato, in quanto i prodotti trattati non rientravano nella categoria delle “merci ingombranti” che consentono deroghe ai limiti dimensionali.
Successivamente, Bricoman aveva presentato nuovi progetti: prima delimitando con pareti interne un’area di vendita di poco inferiore ai 2.500 mq per rientrare formalmente nei limiti delle MSV, poi ampliando ulteriormente gli spazi con scaffalature esterne e aree collegate. Tali operazioni erano state autorizzate dal Comune con diverse determinazioni nel 2024, impugnate nuovamente da Bricofer e Ottimax.
Le motivazioni del TAR
Il Collegio ha accolto i ricorsi, sottolineando due aspetti principali:
- Superamento del limite delle MSV: le soluzioni adottate da Bricoman, come le pareti di cartongesso e i varchi interni, non sono state ritenute idonee a garantire una reale separazione degli spazi. In più, aree funzionali alla vendita – come il locale “taglio legno” – avrebbero dovuto essere computate nella superficie commerciale. In questo modo, il limite dei 2.500 mq riservato alle MSV risulta superato, rendendo necessaria la procedura più complessa prevista per le grandi strutture di vendita (GSV).
- Ampliamento esterno: l’installazione di nuove scaffalature nel piazzale esterno e il collegamento con aree già adibite alla vendita hanno comportato un ulteriore incremento della superficie complessiva, portandola oltre i 5.000 mq. Anche in questo caso, secondo il TAR, l’iter seguito dal Comune non era quello corretto.
Il Tribunale ha inoltre respinto le eccezioni di inammissibilità sollevate da Bricoman e dal Comune di Olbia, riconoscendo la legittimazione di Bricofer e Ottimax a ricorrere. A sostegno della tesi delle ricorrenti sono stati citati anche i dati economici: nelle settimane successive all’apertura di Tecnomat, Ottimax avrebbe registrato un calo di fatturato superiore al 40%.
La questione idrogeologica
Ricordiamo, inoltre, che le contestazioni di Bricofer e Ottimax coinvolgono anche l’incompatibilità del progetto con il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI), che individua l’area come a rischio idraulico molto elevato (“Hi4”). In tali zone sono consentiti solo interventi che migliorino la sicurezza, senza aumento di superfici o carichi insediativi: “…con il vigente Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.), che definisce l’area di riferimento a rischio idraulico molto elevato Hi4, consentendovi soltanto i limitati interventi di cui all’art. 27 delle NTA (…), senza incremento del carico insediativo.”
Secondo le ricorrenti, l’autorizzazione sarebbe stata illegittima anche perché non era stato acquisito il parere dell’Autorità di Bacino regionale, necessario in caso di interventi in aree a rischio idrogeologico: “…l’impugnata autorizzazione avrebbe dovuto essere preceduta dal parere della competente Autorità di Bacino regionale, la quale, invece, non era stata coinvolta nel procedimento autorizzativo.”
Il TAR richiama l’art. 23, comma 13, delle NTA PAI, che stabilisce come anche edifici solo parzialmente ricadenti in aree pericolose debbano essere considerati interamente soggetti alla disciplina più restrittiva: “…l’intero fabbricato è sottoposto alla disciplina di maggior rigore di cui alle NTA PAI… le costruzioni interessate anche solo in parte (…) si intendono disciplinate dalle disposizioni più restrittive.”
La decisione
Con la sentenza, il TAR ha annullato tutte le autorizzazioni rilasciate dal Comune di Olbia a Bricoman relative al punto vendita Tecnomat, sia per la parte interna sia per le aree esterne.
Le spese di lite sono state compensate tra le parti, vista la complessità della vicenda e il fatto che in precedenza alcune istanze erano state respinte in sede cautelare.
E ora cosa succede?
In attesa di dichiarazioni e/o conferme, a questo punto per l’insegna del gruppo Adeo l’unica strada percorribile dovrebbe essere quella di poter impugnare la sentenza davanti al Consiglio di Stato, che è il giudice amministrativo di secondo grado. Infatti, non è previsto un “nuovo ricorso al TAR” per lo stesso oggetto, ma potrebbe presentare appello al Consiglio di Stato entro i termini previsti (di solito 60 giorni dalla notifica della sentenza).
Il Consiglio di Stato potrà confermare, riformare o annullare la sentenza del TAR. La decisione del Consiglio di Stato è definitiva (salvo rari casi di revocazione).
Le tappe della vicenda
- Maggio 2022 – Il SUAPE di Olbia autorizza Bricoman alla realizzazione di un punto vendita da 6.000 mq (insegna Tecnomat).
- Luglio 2023 – Il TAR Sardegna annulla l’autorizzazione; decisione confermata dal Consiglio di Stato.
- Aprile 2024 – Nuova autorizzazione concessa, sulla base di modifiche normative regionali. Anche questa viene impugnata da Bricofer.
- Agosto 2024 – Bricoman presenta un progetto ridimensionato: area di vendita sotto i 2.500 mq, delimitata da pareti in cartongesso.
- Ottobre–Novembre 2024 – Il Comune rilascia ulteriori autorizzazioni (n. 722, 761, 829) includendo anche l’uso di aree esterne con scaffalature.
- Dicembre 2024 – Febbraio 2025 – Bricofer e Ottimax presentano nuovi motivi aggiunti, contestando ampliamenti interni ed esterni.
- Settembre 2025 – Discussione in udienza pubblica davanti al TAR Sardegna.
- Ottobre 2025 – Sentenza: accolti i ricorsi di Bricofer e Ottimax, annullate tutte le autorizzazioni a Tecnomat Olbia.
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