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GDS brico&garden, i nodi del personale e della formazione

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Ci siamo confrontati con gli operatori della distribuzione per mettere a fuoco quali sono, oggi, le principali criticità che affrontano nella loro attività.

Iniziamo con il primo elemento: IL PERSONALE, perché reclutare e formare il personale dei punti vendita è diventato un aspetto molto problematico, una vera e propria emergenza, soprattutto dopo il lockdown.

Complessivamente, tutti giudicano di grande rilevanza questo problema. I giovani sono molto attratti da occupazioni legate alla tecnologia, comn la possibilità di smart working. (leggi autonomia e più tempo libero). Questo vale soprattutto al Centro-Nord dove la disoccupazione è più bassa e la scelta cade su altre occupazioni con meno impegni di orario.

Il commercio è fortemente coinvolto nel fenomeno del “great resignation” – oggi il nostro settore ha perso di attrattività e si fa molta fatica a reclutare nuove risorse a tutti i livelli, laureati compresi. A questo si aggiunge che il “posto fisso“ nei giovani è un concetto “preistorico” o meglio sconosciuto.

Anche il turnover è un grande problema, anche perché non interessano particolarmente la crescita professionale e la carriera all’interno di una organizzazione. Sembra mancare quella voglia di competizione e ambizione, che hanno sempre motivato le precedenti generazioni. Contano invece elementi come la flessibilità, altri valori e spazio per la vita privata.

La disponibilità nel lavorare nei giorni di sabato e domenica è un enorme deterrente e la sola maggiorazione della retribuzione in quelle ore, che è interamente a carico dell’azienda, finisce per non fare una differenza sostanziale agli occhi del lavoratore, per l’incidenza delle trattenute sullo stipendio. Servirebbe una detassazione considerando “sociale” il lavoro festivo.

La professionalità e la preparazione tecnica, tipica del settore, sono un ostacolo, perché implicano tempo e organizzazione inoltre, gli orari di apertura estesi, sottintendono una ampia disponibilità e presenza fisica del personale.

Nel nostro mondo si cercano inizialmente persone con esperienza che, in passato era possibile trovare, anche se sempre con difficoltà. Oggi è quasi impossibile trovare figure che abbiano lavorato, ad esempio, in piccole ferramenta o presso artigiani e che potrebbero dare un supporto tecnico ai clienti del punto vendita.

Per rendere efficace la ricerca ci si rivolge ad aziende di recruiting, ma anche attivando convenzioni con enti scolastici e scuole di formazione tecnica, che sono peraltro in numero limitato.

Le scuole tecniche hanno perso attrattiva sui giovani, benché le richieste di personale dal mondo del lavoro siano in costante “deficit” (oltre 35% dei posti disponibili nei servizi, edilizia e mobile-falegnameria sono vacanti per mancanza di candidati).

Per contro, il bacino dei cinquantenni è stato una piacevole sorpresa e una fonte importante dalla quale attingere, trovando affidabilità, dedizione e senso di responsabilità elevate.

La carente disponibilità del personale resterà importante, anche per il calo demografico e queste mancanze saranno surrogate con l’introduzione di tecnologia e intelligenza artificiale, che aiuterà le aziende commerciali nel sopperire alle presenze fisiche.

Particolarità. Gli addetti ai lavori segnalano che nelle zone di confine con la Svizzera si sente il problema di stipendi più allettanti offerti nella Confederazione e che la situazione relativa alla disponibilità di personale è un po’ migliorata con il venir meno del Reddito di Cittadinanza.

Il mercato del lavoro è magmatico nel post covid, le aziende sono chiamate a rivedere le proprie convinzioni. Solo chi oserà nella sperimentazione di nuovi modelli organizzativi, di misurazione delle performance e flessibilità, adeguandosi alle nuove esigenze delle persone, riuscirà ad essere attrattiva rispetto alle professionalità più qualificate.

Parlando di formazione

Naturalmente tutti gli operatori ritengono la formazione fondamentale per raggiungere gli obiettivi, a partire da quella dedicata ai capi negozio, passando dagli addetti alla vendita, per i quali è indispensabile una buona conoscenza tecnica del prodotto.

La tecnologia sta aiutando molto con formazione on demand, corsi in e-learning – sharing professionale tramite video call, che consentono di ridurre i tempi ed i costi arrivando facilmente a tutta la popolazione aziendale.

Alcuni Gruppi prevedono un’accademy dedicata ai venditori e percorsi di sviluppo manageriali. Il tutto attraverso aule di formazioni fisiche e virtuali, e -learning e formazioni in presenza.

L’investimento aziendale nella formazione del personale di direzione nell’accrescimento delle soft  e hard skills è stato esponenziale negli ultimi 3 anni. Tuttavia, é assolutamente indispensabile il supporto da parte dei fornitori. Tutti sono coscienti e consapevoli che una buona formazione prodotto va a vantaggio di tutti.

L’affiancamento del personale già esperto è fondamentale nell’istruzione dei nuovi addetti, anche se il crescente turnover del personale è naturalmente un ostacolo, perché si deve ricominciare da zero con la formazione.

Inoltre, a fornte delle problematiche legate al personale, per contro le esigenze sono cambiate e serve personale sempre più qualificato per avere un plus rispetto alle vendite online. Per questo la formazione si è ampliata al di là del prodotto e coinvolge i sistemi di gestione e controllo, la sicurezza sul lavoro e chiaramente l’investimento nel capitale umano diventa più importante.

La formazione è un tassello essenziale per comprendere le evoluzioni veloci di un mondo che cambia ed é indispensabile favorire l’equità di genere in azienda: percorsi di carriera, differenze salariali ecc.

Ringraziamo per la collaborazione

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