La Live Shopping, un mondo da esplorare
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Il target, questo è il dilemma. Perchè se è vero che un prodotto di largo consumo si rivolge a tutti, il web e l’ecommerce sono mediamente utilizzati maggiormente dalle generazioni più giovani. Ma è proprio così?
“In questo momento ci sono molte variabili per capire se stai facendo o meno la cosa giusta – commenta Salvatore Trotta, avviandosi alla conclusione -. Il target, gli orari, i prodotti, gli influencer, i pagamenti, tutti elementi che puoi vagliare nel minimo dettaglio ma che non danno certezze la perfetta individuazione della clientela. Diamo per scontato che certe forme di commercio on line siano appannaggio dei nativi digitali ma poi scopriamo che anche fasce d’età più elevate non sono da meno. Insomma, on questo momento storico capita spesso di fare valutazioni che poi, in corso d’opera, vanno riviste”.
E sulla demografia, Luigi De Pascale fa giustamente notare che coniugare il web solo con le generazioni più giovani poteva avere una qualche valenza 15 anni fa ma oggi non è più così, a testimonianza del fatto “che la nostra fanbase va dai 20 ai 50 anni”.
E così come non si può prescindere l’utenza che amplia i suoi confini, così non si può dimenticare che perché una Live abbia successo è necessario affiancare anche un’operazione di comunicazione con investimenti costanti, perché va ricordato che “il tasso di conversione è normalmente basso, quindi bisogna raggiungere un numero di visualizzazioni importanti”.
Continua a leggere, la tavola rotonda prosegue con:
- Live Shopping, vendita o strumento di comunicazione?
- La Live Shopping come strumento di marketing
- La Live Shopping come strumento reputazionale
- Live Shopping. Il nodo dei pagamenti
- Live Shopping, un nuovo canale di vendita o supporto all’eCommerce a al negozio fisico?
- Il ruolo degli influencer nelle Live Shopping
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