Camillini, BigMat: “Superbonus? All’estero è oggetto di studio”
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Mentre era in corso BigMarket, l’annuale appuntamento fiorentino organizzato dal Gruppo BigMat il 16 e il 17 febbraio, è arrivata la notizia del blocco di cessione del credito e sconto in fattura.
E approfittando della nostra visita, non potevamo non raccogliere le dichiarazioni di Matteo Camillini, Direttore di BigMat Italia e International, in merito al decreto decreto-legge n. 11 del 16.02.23 e non solo.
L’intervista è stata realizzata il 17 febbraio
Iniziamo subito dall’attualità. Nel pieno dello svolgimento di BigMarket arriva la notizia di sospensione di cessione crediti e sconto in fattura. Quali sono state le vostre reazioni in merito?
Siamo tutti sconcertati e sorpresi. Della stretta sul Superbonus eravamo informati e ce l’aspettavamo, ma questa decisione è difficile da codificare ma, così a caldo, posso affermare che l’impatto sarà negativo. Preciso che, certamente il Superbonus, così come la cessione del credito e lo sconto in fattura, sono stati mal gestiti ed eccessivi per certi versi, ma con una giusta rimodulazione e i giusti controlli, possono continuare a rappresentare un’opportunità per il settore e per i committenti. Ma ora la situazione cambia completamente.
In che senso?
Un blocco così com’è stato riportato in Gazzetta Ufficiale, anche se ci sono diversi punti da capire a livello interpretativo, azzera tutto e riporta la situazione alla sola detrazione scaricabile in 5 o 10 anni, rischiando di provocare un contraccolpo molto forte in tutto il sistema. Francamente il mio auspicio è che sia stato un voler congelare una situazione che andava modificata, per metterci mano in maniera diversa con nuovi incentivi, rivisti e corretti.
Perché tornare alla “classica” detrazione sarebbe così negativo?
Intanto perché veniamo già da una situazione complessa come quella del blocco dei crediti che ancora non è stata sbloccata. E poi perché questa mossa così repentina senza alcuna consultazione con le associazioni di categoria creerà problemi enormi a tutta la filiera dell’edilizia. Il mondo dell’economia è fatto di fiducia e, in questa situazione, senza nessuna spiegazione, si crea confusione e sconcerto. E, ripeto, anche nel cliente finale che, improvvisamente, si vede togliere un accesso agevolato alla ristrutturazione e/o adeguamento energetico della propria casa.
In effetti finanziare determinati lavori potrà rivelarsi un problema per molte persone
Indubbiamente. Tralasciamo il Superbonus, ma concentriamo l’attenzione sulla cessione del credito e sullo sconto in fattura. Annullarli avrà l’effetto di una flessione delle richieste poiché spesso sono lavori impegnativi e chiedere un finanziamento non è così semplice, dipende dalle banche, dal merito di credito, dall’avere altre esposizioni. A questo si aggiunge il tema anagrafico e per una coppia di pensionati potrebbe rivelarsi ancora più problematico accedere al credito. Una cosa è avere un sistema da gestire in maniera corretta con delle regole, purché sia fluido e senza eccessive complicazioni.
Prevedete un tavolo di confronto?
Certamente sì. Ance e altre associazioni hanno già fatto delle dichiarazioni ma certamente, a livello di categorie e di filiera, si cercherà di capire come muoversi. E poi…
E poi?
E poi, un’altra cosa che mi sorprende è che, proprio in questo periodo, anche in vista delle direttive europee in merito all’efficientamento del patrimonio edilizio, il modello del Superbonus italiano è oggetto di studio da parte di altri paesi europei e, pur rivisto e corretto, viene considerata una formula vincente.
BigMarket e BigMat nel 2023
In questa situazione il vostro BigMarket 2023 riprende la sua normalità, rispetto anche all’edizione 2022, con una buona presenza di fornitori e associati.
Si, indubbiamente. In questa edizione abbiamo visto la partecipazione di circa 100 fornitori e della quasi totalità degli associati che sono 150. Una maggiore dinamicità dovuta alla crescita importante del Gruppo ma anche a una maggiore partecipazione a un evento che presenta un duplice ruolo: quello commerciale, dove si mettono a punto condizioni specifiche, e quello relazionale che funziona molto bene e si rivela indispensabile. A questi due elementi si aggiungono le novità come quelle di HABIMAT e il nuovo modulo bagno disegnato da Andrea Castrignano, l’esposizione del libero servizio professionale e l’offerta formativa con workshop su temi gestionali, informatici e digitali. Tra questi l’importante digitalizzazione dei listini che stiamo portando avanti con lo standard DPrice.
E BigMat nel 2023?
Intanto la crescita del Gruppo, che proseguirà ma sempre all’insegna della qualità, con una selezione e un’attenzione sulla situazione economica finanziaria, sulle dimensioni dei nuovi soci, sulla mentalità e sulla non concorrenza. Proseguiremo con l’invito ai produttori ad aderire al progetto DPrice nell’ottica di un’implementazione digitale del lavoro. Comunicazione istituzionale e dal Premio Internazionale dell’Architettura, che è giunto alla 6a edizione e che ci posiziona come interlocutori verso il mondo della progettazione e in qualità di trait d’union con i fornitori.
E in tema di sostenibilità?
È un aspetto molto importante. In tal senso abbiamo siglato un accordo con Certimac, che è un ente di certificazione partecipato da Enea e CNR, per la creazione di una selezione, con il marchio protocollo GreenMat, di quei prodotti inseriti nelle gamme offerte dai nostri fornitori e che presentano caratteristiche di sostenibilità. L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di consigliare l’utente finale della filiera edile e guidarlo nelle scelte d’acquisto affinché siano consapevoli e sostenibili.
A proposito di marchi. Proseguirà anche l’implementazione delle vostre PL?
Assolutamente sì.
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