Prosegue l’effetto boom del Covid sul mercato brico e garden?
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La situazione vendite nel bricolage e giardinaggio, dopo 8 mesi dall’inizio dell’era Covid-19. La riflessione di un esperto del settore sulla base di opinioni raccolte tra gli operatori.
Il mio primo “Capo” in Stanley mi ha insegnato che c’è sempre un risvolto in ogni fatto e mi regalò una moneta da 100 lire, che tengo gelosamente, e col pennarello scrisse una V su un lato e una R sul retro.
Nulla è mai totalmente positivo ed altrettanto mai tutto negativo: bisogna sempre guardare al risvolto della medaglia e trarne dei segnali. La pandemia di questo malefico virus ha indubbiamente portato vittime ed immensi danni economici in molti settori.
Di converso il nostro “ Mondo “ è stato, non solo graziato, ma ha beneficiato di questo fenomeno, non solo in Italia, ma sicuramente in tutta Europa.
Sin dall’inizio le disposizioni del Governo hanno considerato la Ferramenta come settore essenziale, in considerazione della sua relazione con edilizia e manutenzione. In Italia le limitazioni alla vendita sono state temporanee ed unicamente per alcune merceologie nella GDO tra cui piante da giardino, casalinghi e mobili.
In generale tutti si sono velocemente adattati alle disposizioni, benché numerose e a volte contraddittorie o non facilmente interpretabili.
Come ne siamo “ usciti “ ?
Abbiamo fatto un giro di telefonate a rivenditori, agenti e merchandiser per avere un riscontro dopo 8 mesi dall’inizio del 2020.
Il giudizio sulle vendite è generalmente molto positivo, con crescite sul 2019 anche a 2 cifre ed oltre il 20% per diversi settori.
Lockdown, smartworking, insicurezza sulla possibilità di andare in ferie, o cancellazione/ limitazione delle stesse, chiusura di attività nella ristorazione e turismo hanno portato a passare più tempo in famiglia, a spendere in manutenzione della casa e del giardino (piscine e BBQ su tutti, senza considerare prodotti per l’igiene)
Dopo i primi mesi caratterizzati da un grande timore tra tutti gli operatori, il mercato è letteralmente esploso, gli ordini alle aziende fornitrici sono cresciuti in modo repentino e sono continuati. Ben presto il segno negativo dato delle vendite di Marzo e Aprile è stato ribaltato dal boom di Maggio, Giugno e Luglio.
Ad agosto? E i prossimi mesi?
Agosto è stato positivo per alcuni e negativo per altri. Certamente non ci si poteva aspettare di continuare ai ritmi dei 3 mesi precedenti.
In Agosto, come tradizione, chi ha potuto è andato in vacanza e le attività lavorative stanno riprendendo, vedi smartworking alternato a presenza in ufficio e per questo l’effetto “sto a casa” è diminuito.
Si è creato a volte un disservizio dovuto alla mancanza di merce nei magazzini dei produttori ed importatori. Fenomeno che non si vedeva da veramente tantissimi anni. Le importazioni dalla Cina hanno risentito, ma non in modo significativo, come invece temuto.
Molti distributori hanno deciso di cancellare i volantini, sia per motivi tecnici (restrizioni alla circolazione delle persone, difficoltà di distribuzione dei volantini stessi) che per motivi di costo, a salvaguardia dei profitti aziendali in un momento di difficoltà. Alcuni hanno successivamente ripreso la stampa e la diffusione.
Credo che la forzata necessità di rinunciare a questo mezzo sia servita a valutare il reale ritorno economico, considerando che il costo è significativo.
Ci attendono ora 4 mesi che tradizionalmente sono molto importanti nel nostro settore e ci auguriamo che il risultato a fine anno mantenga il segno positivo. Se pensiamo alla situazione del mese di Marzo non so quanti avrebbero scommesso su un risultato “ PIU’ “ a fine anno.
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