Mercatone Uno, tra clienti beffati e una nuova vendita
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All’indomani della riunione del 3 dicembre al Mise, il curatore fallimentare, Marco Angelo Russo, ha comunicato a clienti e creditori che i prodotti già acquistati e pagati non verranno consegnati. “Comunico lo scioglimento dal contratto per l acquisto dei beni mobili concluso con Shernon Holding srl. La crisi di Shernon non ha consentito alla società poi fallita, di approvvigionarsi regolarmente della merce necessaria per evadere gli ordini via via ricevuti. Questo perché i fornitori non hanno prodotto i mobili che i consumatori avevano già pagato, proprio per evitare di aumentare ancora di più l esposizione verso la moribonda Shernon Holding. È risultato impossibile individuare i beni necessari in magazzino. E qualora la merce si fosse trovata in magazzino sarebbe stato impossibile consegnarla in assenza di un impresa funzionante, la cui gestione è stata considerata antieconomica, risultando perdite mensili per circa 8 milioni di euro”.
Come ha comunicato Federconsumatori “una doccia gelata per circa 20.000 famiglie, che subiscono così una grave perdita economica e che – anche qualora decidano di procedere con un’insinuazione al passivo – non potranno ottenere alcun ristoro e si ritroveranno anzi a dover sostenere ulteriori spese legali”.
Di fatto, l’azienda del gruppo Shernon Holding, ha venduto mobili senza poi procedere all’acquisto degli stessi presso i fornitori, effettuando, sempre secondo Federconsumatori “operazioni di vendita pur essendo pienamente consapevole dell’effettiva impossibilità di rispettare gli obblighi contrattuali, mettendo in atto una vera e propria azione truffaldina a danno degli utenti.
E, ancora: “è urgente che il Governo si muova per assicurare il giusto ristoro economico ai cittadini coinvolti, anche perché si tratta nella maggior parte dei casi di famiglie non facoltose” ha dichiarato Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.
Mentre l’associazione ha chiesto un incontro urgente al Ministro dell’Economia Gualtieri e al Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli per discutere degli strumenti idonei ad affrontare la situazione e a tutelare i diritti delle famiglie, il prossimo 19 dicembre è prevista una nuova vendita di merce invenduta: il primo lotto di 2,2 milioni e il secondo di quasi 1, 4 milioni di euro.
scusate ma i vecchi commissari dov’erano che cosa sono serviti solo a dividersi le parcelle (Esagerate) Anche noi fornitori non abbiamo visto un euro è possibile che in ITALIA chi truffa o ruba è sempre il più bravo. Veramente è una vergogna non ho parole
Sandro Partemi