Federdistribuzione, consumi ancora deboli
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I dati Istat sul commercio al dettaglio relativi al mese di febbraio 2017 registrano un calo dell’1,0% rispetto a febbraio 2016 nelle vendite a valore, con l’alimentare a -1,2% e il non alimentare a -0,9%. Nell’arco dei primi due mesi dell’anno l’Istat evidenzia una variazione pari al -0,5% a valore e al -1,6% a
volume.
“Il dato di febbraio è fonte di forte preoccupazione – dichiara Giovanni Cobolli Gigli, presidente riconfermato di Federdistribuzione – perché lascia presagire un nuovo anno di debolezza per le vendite al dettaglio, ponendo l’intero settore del commercio in ulteriori difficoltà. Particolarmente negativo il -4,8% delle vendite in volume dei prodotti alimentari”.
“E’ ormai evidente – ha continuato il presidente di Federdistribuzione – che l’aumento del potere d’acquisto delle famiglie certificato dall’Istat, anche per il 2016, non si traduce in consumi ma in aumento del risparmio, penalizzando in questo modo l’uscita dalla crisi e la crescita. E, da questo punto di vista, i segnali del quadro economico e sociale che giungono dall’estero e che si manifestano nel nostro Paese non fanno che aumentare incertezza e timori sul futuro, portando a frenare gli acquisti”.
“Le imprese distributive devono quindi prepararsi ad affrontare un altro anno di complessità, con un consumatore sempre più attento nella spesa, deboli prospettive sui fatturati e una struttura dei costi che continua a rimanere pesante” ha concluso Cobolli Gigli.
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