Leroy Merlin, CSR e i progetti nel torinese
Pubblicato il
Sono ben tre i progetti legati alla responsabilità sociale e ambientale d’impresa presentati dall’azienda francese alla tappa torinese del Salone della CSR. Nell’ordine sono Orto Fai da Noi, il primo orto di comunità creato dall’azienda in collaborazione con l’associazione Orti Alti; il progetto di “Lotta alla povertà energetica”, in collaborazione con il Politecnico di Torino e la ristrutturazione di Casa Speranza, in partnership con CISV Torino, a beneficio di un gruppo di richiedenti asilo.
Quest’anno uno dei temi cardine è la lotta alla povertà abitativa, tematica sempre più attuale all’interno della società, per cui Leroy Merlin mira a dare il proprio contributo, riqualificando l’habitat delle persone in difficoltà. L’iniziativa Orto Fai da Noi sarà avviata presso il punto vendita di Torino Giulio Cesare, dove un ampio terreno incolto di proprietà del negozio verrà trasformato in un grande orto urbano.
L’area sarà suddivisa in 20 appezzamenti destinati ad altrettante famiglie, che avranno a disposizione cassoni in legno per coltivare ortaggi ed erbe e una cassetta per il ricovero degli attrezzi. Le aree comuni saranno allestite con tavoli e altri arredi per favorire i momenti di incontro e per dare spazio a numerose attività di formazione sull’orticultura, rivolte soprattutto alle scuole. Il personale del negozio e dell’associazione OrtiAlti accompagnerà le famiglie nella realizzazione del proprio orto; queste ultime, inoltre, si impegneranno a donare una parte della loro produzione a famiglie in difficoltà economica, tramite il progetto Fa Bene della Caritas di Torino.
Il secondo progetto presentato è “Lotta alla povertà energetica”, creato in partnership con il Dipartimento Energia del Politecnico di Torino, il Dipartimento Scienze economiche e sociali dell’Università di Torino e Caritas Piemonte attraverso il quale si vuole sperimentare l’installazione di dispositivi per il risparmio di energia in grado di contenere il fenomeno della povertà energetica, cioè la difficoltà delle famiglie a basso reddito di pagare le bollette relative ai consumi di energia. I ricercatori del Politecnico e dell’Università individueranno con Caritas un campione di 100 famiglie le cui bollette energetiche sono in parte o del tutto pagate dai servizi Caritas piemontesi.
Questi ultimi invieranno i propri volontari, precedentemente formati, per fornire consulenza su come risparmiare energia nella vita quotidiana e per mettere a disposizione dei nuclei famigliari – per un periodo non inferiore a un anno – un kit di dispositivi per il risparmio energetico commercializzati da Leroy Merlin. Al termine del periodo di sperimentazione verranno raccolte ed esaminate le bollette energetiche per verificare le effettive riduzioni dei consumi.
Terzo, ma non per importanza, il progetto di ristrutturazione di Casa Speranza, situata all’interno della Parrocchia Maria SS. Speranza Nostra di via Ceresole, che ospiterà nelle prossime settimane 12 migranti richiedenti asilo. Questo progetto comprende lavori di rifacimento importanti che coinvolgono la ristrutturazione dei bagni, la messa a norma dell’impianto elettrico e l’imbiancatura per creare così 6 camere da letto e aree comuni. Il partner del progetto è la Comunità Impegno Servizio Volontariato (CISV), che gestisce il centro d’accoglienza e con il quale Leroy Merlin collabora da molto tempo. Importante anche il coinvolgimento della comunità parrocchiale, grazie al suo supporto verranno infatti organizzati incontri di sensibilizzazione sul tema della migrazione dedicati a giovani e adulti e verranno avviati progetti di volontariato insieme alle persone accolte, a vantaggio di altri abitanti dello stesso quartiere.
Nella foto: Luca Pereno, coordinatore sviluppo sostenibile di Leroy Merlin Italia
Facci sapere cosa ne pensi