L’intelligenza artificiale al centro del convegno Sercomated 2025

L’intelligenza artificiale, la robotica e le tecnologie digitali sono entrate con forza anche nel mondo delle costruzioni. È questo il messaggio lanciato dall’11° convegno nazionale di Sercomated.

L’appuntamento del 2025 di Sercomated, dal titolo emblematico “FaccIAmo presto!”, ha riunito a Milano produttori, distributori ed esperti per riflettere sulle opportunità – e le sfide – che l’IA porta alla filiera edile.

A introdurre i lavori è stato Luca Berardo, presidente di Sercomated, che ha sottolineato come oggi, a dieci anni dal primo convegno “Davide contro Golia”, il settore si trovi davanti a una nuova svolta: “L’IA ha senso se c’è una digitalizzazione diffusa, in merito alla quale c’è ancora un po’ di strada da fare”.

Condotto dal giornalista Nicola Calathopoulos, l’evento ha acceso i riflettori sul ruolo dell’IA nell’evoluzione dal cantiere tradizionale a quello intelligente, con applicazioni che spaziano dalla progettazione all’interior design, fino all’economia circolare.

L’IA tra opportunità e cultura del cambiamento

Il business futurist Alberto Mattiello ha offerto un excursus sullo stato dell’arte dell’Intelligenza Artificiale, ricordando come negli ultimi tre anni siano nati oltre 41.000 tool AI. “Chi riesce a dominare la tecnologia – ha detto – è più veloce ed efficiente. Il vero limite oggi non è tecnico, ma culturale: la diffidenza rallenta l’adozione”.

Mattiello ha illustrato scenari che vanno dai “cani robotici” per i cantieri fino allo sviluppo di sciami di AI a supporto delle imprese, sottolineando che «quella che stiamo usando oggi è la peggiore AI che utilizzeremo mai, perché già domani sarà meglio”.

Il convegno è stato anche occasione di confronto tra operatori del settore. Stefania Baruffato (Epiù) ha richiamato l’urgenza di una piattaforma comune di dati standardizzati, sottolineando come “l’IA non serva se non c’è intelligenza umana che sa porre le domande giuste”.

E, ancora, Ferdinando Napoli (Edilportale) ha rimarcato il rischio di “allucinazioni AI” senza una corretta strutturazione dei dati e ha collegato la trasformazione al futuro Passaporto Digitale di Prodotto, obbligatorio dal 2027. Lorenzo Tedeschi (DAW Italia – Caparol) ha presentato l’IA come partner strategico per agenti e tecnici, capace di generare relazioni, analisi predittive e strategie mirate e Adolfo Suarez (Lombardini22) ha raccontato l’esperienza della progettazione architettonica supportata dall’IA, che deve però rimanere uno strumento di ispirazione e non sostituire la creatività umana.

IA, sostenibilità e cantiere intelligente

Tra gli esempi più concreti, il progetto del Consorzio REC (Recupero Edilizia Circolare) sviluppato con Circularity, che trasforma i punti vendita in Centri di Pre-Raccolta per i rifiuti da costruzione e demolizione, tracciati da sistemi digitali e algoritmi di IA. «I distributori stanno diventando attori chiave della transizione circolare», ha dichiarato Francesco Freri, presidente REC.

L’innovazione tecnologica tocca anche la fabbricazione digitale. Pierpaolo Ruttico (Index Lab, Politecnico di Milano) ha parlato di cantiere intelligente, dove robotica collaborativa, computer vision e digital twin riducono errori e migliorano sicurezza ed efficienza.

Il convegno si è chiuso con uno sguardo al mondo dei videogiochi: Maurizio Sciglio (Roomr) ha illustrato come le tecnologie fotorealistiche di piattaforme come Fortnite possano essere adattate al settore degli showroom di interni, integrando IA e visualizzazione avanzata per creare strumenti accessibili a rivenditori e progettisti.

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