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 La rivoluzione del Salone del Mobile.Milano 2023


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Il Salone mondiale dell’arredamento cambia pelle e rinnova il format espositivo generale. Con Euroluce mette in scena la possibile futura evoluzione dell’esperienza fieristica. 

Se è vero che dopo la pandemia le fiere si sono riprese il loro ruolo centrale, non si può nascondere che ben prima del 2020, un certo desiderio di ripensamento era già nell’aria; desiderio che ora torna farsi evidente e a condizionare la formula della fiera del futuro.

Complice sicuramente il balzo tecnologico di questo ultimo biennio che in qualche modo ha sopperito alla mancanza di appuntamenti fieristici, con nuove modalità di comunicazione, tuttavia il non ancora ristabilito assetto mondiale rischia di posticipare ancora per un po’ il ritorno alla normalità, sia per gli espositori – vedi Eisenwarenmesse senza padiglioni asiatici, per esempio -, sia per i visitatori.

E allora perchè non approfittare per ripensare la fiera come strumento, è vero sempre verde, ma che ha bisogno comunque di qualche novità. Il Salone del Mobile.MIlano qualche sperimentazione l’ha già fatta e il riferimento va, personalmente con gran consenso, all’edizione 2021 del SuperSalone curata da Stefano Boeri, dove davvero si è visto qualcosa di nuovo. Ora, l’organizzazione ha preannunciato che la 61a edizione, in programma a Milano Rho Fiera dal 18 al 23 aprile 2023, si preannuncia ricca di novità e fortemente orientata alla qualità. 

Si comincia da Euroluce

Da segnalare, prima di tutto, il grande investimento, in termini di risorse ed energie, fatto su Euroluce (Pad. 9-11 e 13-15). La biennale dedicata al mondo dell’illuminazione vede un impianto espositivo rivoluzionato, che rielaborando il concetto di prossimità di tanti centri storici del nostro Paese, crea un percorso ad anello, dalla forma geometricamente poligonale, fluida e libera, immaginata dallo studio Lombardini22, per ottimizzare la fruizione della grande esposizione.

Questo nuovo format espositivo si arricchisce di contenuti culturali interdisciplinari ed esperienziali, spaziando dall’architettura all’arte (mostre, talk, workshop, installazioni), a cura di Beppe Finessi, affiancato da numerosi giovani curatori ma anche special guest come importanti artisti contemporanei. Fondamentale il contributo di Formafantasma che, all’interno del nuovo layout, trasformerà Euroluce in una città ideale, disegnando spazi pubblici e cammei speciali, anticipando la possibile futura evoluzione del format fieristico tout court. 

“È un lavoro di squadra che trasformerà Euroluce in una grande esperienza di visita e consentirà sia di conoscere e toccare con mano prodotti di altissima qualità sia di approfondire tematiche legate al mondo dell’illuminazione grazie a un’offerta culturale di altissimo livello rivolta a buyer, professionisti e a tutta la design community – sottolinea Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano-. Ci piace immaginarlo come un dialogo fra tecnologia e poesia, fra architettura e design, una fonte di ispirazione e arricchimento per il visitatore. In questa prospettiva è interessante che alcune aziende specializzate in prodotti tecnici abbiano accettato la sfida di partecipare al Salone”.

e si ripensa tutta la Manifestazione

Da Euroluce la riflessione si è poi allargata a tutta la Manifestazione, ripensando in modo innovativo e contemporaneo al format e proponendo soluzioni adeguate ed efficaci rispetto alle sfide con cui lo scenario fieristico si sta confrontando. 

Per questo, da un lato, il Salone si è messo in attento ascolto di tutte le aziende espositrici – parte delle quali ritorneranno con grande entusiasmo dopo un periodo di assenza o debutteranno con altrettanta fiducia – che avranno a disposizione nuovi strumenti di supporto e visibilità attraverso la piattaforma digitale del Salone e i servizi online a essa collegati.

Dall’altro, sono state condotte ricerche approfondite, con oltre 2.300 interviste sul campo a visitatori provenienti da tutto il mondo, per comprendere come migliorare l’esperienza e la fruizione della Manifestazione. Ne è scaturita una nuova visione della prossima edizione del Salone che si svilupperà su un unico livello del quartiere fieristico, scelta quest’ultima che consentirà di ottimizzare l’esperienza di visita. 

“Pur fra mille difficoltà, la filiera legno-arredo si appresta a chiudere il 2022 a +12% rispetto al 2021, dopo il rallentamento registrato nell’ultimo trimestre. Un risultato che, stando alle rilevazioni del Monitor elaborato dal Centro studi di FederlegnoArredo, trova riscontro anche nei risultati del Macro Sistema Arredamento (con vendite pari a 4,58 miliardi di euro) che nei primi nove mesi del 2022 ha registrato un +12,7%, con un andamento che in Italia ha toccato +14,7%, mentre l’export ha registrato +11%. Si stima inoltre che l’MSA potrebbe chiudere il 2022 a +8,1%. Risultati più che soddisfacenti per un settore che al prossimo Salone del Mobile di Milano avrà l’occasione di presentarsi anche ai mercati emergenti con una formula ripensata e condivisa con le aziende che prenderà forma con Euroluce. Un esperimento che testimonia la vitalità del design Made in Italy di cui le nostre imprese sono espressione e che sarà fondamentale per affrontare un 2023 che si preannuncia molto incerto” commenta Claudio Feltrin, presidente FederlegnoArredo. 

Infine, il SaloneSatellite troverà una sua nuova ma naturale collocazione all’interno dei padiglioni di Euroluce, dal momento che rappresenta per antonomasia il futuro del progetto, e, per l’edizione del 2023, dedicherà un focus particolare alle Scuole/Università di Design con il tema: Design School: Building the (im)possible. Process, Progress, Practice. Ponendole sotto i riflettori, il SaloneSatellite vuole sottolineare il contributo indelebile che hanno dato e continuano a dare alla formazione dei nuovi designer e allo sviluppo della progettazione. 



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