Il ruolo degli influencer nelle Live Shopping
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Un aspetto non secondario che contraddistingue l’organizzazione di una Live Shopping è l’ingaggio o meno di un/una influencer.
Certamente far presentare il proprio prodotto da un influencer già noto al popolo del web, consente di poter trarre vantaggio dalla platea dei follower che questo porta a corredo della sua professionalità. Questo può in qualche modo essere inteso come una sorta di “scorciatoia” per raggiungere risultati immediati.
E’ altrettanto vero, però che un influencer già “famoso” lavora con molti brand e, di conseguenza, difficilmente potrà consolidare una vera e propria personalizzazione tra brand e testimonial. Diversamente “puntare” su un proprio testimonial – a maggior ragione se si tratta di un rivenditore – rappresenta indubbiamente un percorso più lungo e complesso ma che, sul medio e lungo termine, può consentire ritorni, in termini di identificazione, maggiori.
Per chi sceglie questa seconda opzione spesso si tratta di personale interno all’azienda che, naturalmente, deve presentare quello che si dice il “phisique du role” per stare in video ma che dalla sua ha la conoscenza del mercato e del cliente.
In aggiunta D’Arcangelo sottolinea che collaborare con i distributori che hanno un’attività social molto intensa, con proprie modalità d’interazione è molto efficace per ribadire il proprio messaggio alla platea dei propri follower ma se si vuole ampliare la platea dei potenziali clienti, l’influencer ha la sua utilità e, soprattutto, la sua fanbase.
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