CONAI a Made4Green, l’economia circolare nel packaging
Pubblicato il

Intervenuto alla seconda edizione di Made4Green, Luca Stramare (CONAI) ha illustrato strumenti e risultati di un sistema che premia l’ecodesign e supporta le imprese nel realizzare imballaggi riciclabili.
L’economia circolare non è solo una questione di raccolta differenziata: è un modello di produzione e consumo in cui la durabilità dei prodotti, il riutilizzo e la riciclabilità degli imballaggi diventano centrali. Lo ha ricordato con chiarezza Luca Stramare, Direttore del Centro Studi per l’Economia Circolare di CONAI, durante il suo intervento a Made4Green, l’evento organizzato dal consorzio Made4DIY, che riunisce imprese e istituzioni sul tema della sostenibilità.
Un sistema per sostenere le imprese nel cambiamento
Stramare ha aperto il suo intervento sottolineando il ruolo chiave del packaging nella percezione ambientale dei rifiuti: “Gli imballaggi rappresentano solo l’8% dei rifiuti totali in Italia, ma sono quelli più visibili agli occhi del consumatore. È su questi che si misura la fiducia e la responsabilità ambientale del sistema produttivo.”
CONAI – ha ricordato – ha il mandato di garantire il raggiungimento degli obiettivi di riciclo fissati dall’Unione Europea, oggi già centrati per tutti i materiali, compresa la plastica al 2025 e, per alcuni, addirittura al 2030.
Per raggiungere questi traguardi, “il riciclo dev’essere un gioco di squadra”, ha affermato Stramare. “Non si può riciclare un imballaggio non pensato per esserlo. E non basta che sia riciclabile: deve generare anche materia prima seconda di qualità”.
Gli strumenti CONAI per il packaging sostenibile
In quest’ottica, CONAI ha messo a punto una serie di strumenti per supportare le aziende:
- Sportello e-Pack: punto di consulenza per progettare imballaggi sostenibili.
- Linee guida “Progettare il riciclo”: aiutano le imprese a comprendere come il proprio imballaggio viene gestito.
- EcoTool: strumento semplificato di LCA accessibile alle PMI, per valutare e confrontare soluzioni d’imballaggio.
- Modulazione del contributo ambientale: premia le soluzioni più virtuose.
- Bando per l’ecodesign: valorizza l’innovazione, anche quella invisibile al consumatore.
Le buone pratiche italiane esistono (e funzionano)
Durante l’intervento sono stati presentati diversi casi concreti del settore, con confronti “prima e dopo” che mostrano come le modifiche agli imballaggi abbiano portato a riduzioni misurabili di CO₂, consumo energetico e utilizzo di acqua.
“Spesso le aziende fanno molto, ma i loro sforzi rimangono invisibili”, ha osservato Stramare. “Il nostro compito è dare visibilità e supporto a queste buone pratiche”.
L’Italia ai vertici europei per tassi di riciclo
Il Direttore ha concluso ricordando che l’Italia è ai vertici europei per tassi di riciclo. Ma, ha sottolineato, “non basta dichiarare un numero. Serve dimostrarne la solidità”. E in questo, l’Italia eccelle: un recente audit della Commissione Europea e di Eurostat ha confermato che il nostro Paese dispone dei dati più robusti dell’Unione.
Un primato che premia non solo il sistema CONAI, ma anche le tante imprese – piccole e grandi – che ogni giorno innovano in chiave sostenibile.
Facci sapere cosa ne pensi