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Renato Rosi: “Ricerca, innovazione e un brevetto all’anno”

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Renato Rosi, Rosi Materiale Elettrico

Situata in piena pianura Padana, lungo la via Emilia, Rosi Materiale Elettrico è un’azienda che opera nel settore dal 1975. Nata da un’idea di Luigi Rosi, per molto tempo la società ha lavorato, per così dire “sotto traccia”, in qualità di terzista mono prodotto, ma crescendo, di anno in anno, in dimensioni e autorevolezza.

Un’azienda che ha scelto un percorso di crescita molto interessante, basato sulla ricerca e l’innovazione di prodotto; scelta dovuta sia per differenziarsi dai big del mercato sia per volontà di distinguersi dalla fascia di prodotto entry level, condizionato dai prodotti cinesi.

Ne abbiamo parlato con Renato Rosi, socio fondatore nonché responsabile commerciale per il settore GDO. “Per diversi anni la produzione di Rosi Materiale Elettrico è stata dedicata alla realizzazione di una presa interbloccata rivolta al mondo degli installatori. Il prodotto veniva proposto ed acquistato dai produttori di materiale elettrico e da loro rivenduto ma, ad un certo punto questo stato di cose ha iniziato a “starci un po’ stretto” e così abbiamo deciso di modificare i nostri obiettivi”.

Un cambiamento sopraggiunto nel corso degli anni Novanta e proseguito negli anni 2000 e che ha portato la Rosi a rivolgersi direttamente alla rivendita, proponendosi come interlocutore della produzione, al pari di altri brand consolidati.

“Certamente scegliere di entrare direttamente in un mercato affollato e con la presenza di veri e propri big della produzione non è stato un percorso facile – prosegue Renato Rosi -, tuttavia abbiamo subito individuato e scelto un percorso che si è rivelato giusto”.

Chiaramente la prima azione è stata quella di ampliare la gamma dei prodotti, in modo da realizzare un vero e proprio catalogo e trovare sbocchi per arrivare al cliente finale: il rivenditore e l’installatore. Per l’aspetto produttivo sono state aperte più sedi “per cercare di diversificare”. Per quanto riguarda la vendita, la scelta è caduta su agenzie di rappresentanza a livello regionale, specializzate nei mercati di materiale elettrico ma anche edilizia e ferramenta.

La produzione, dall’industriale al civile

“L’ampliamento del catalogo ha significato inserire una gamma completa per la connessione industriale, spine, prese, centralini e adattatori industriali che si è via via arricchita fino a rappresentare un catalogo significativo per essere presi in considerazione da rivenditori ed elettricisti. A quel punto eravamo pronti per affrontare anche il settore civile”.

Per farlo, ma garantendosi una partenza solida, Rosi Materiale Elettrico, ha rilevato nel 2010, da una nota realtà di produzione italiana la gamma di spinotteria domestica, multiprese, ciabatte, ecc. Un punto d’inizio per un rinnovamento della gamma che è stata messa punto e, dal 2011, ha iniziato ad essere proposta al mercato.

La rivoluzione aziendale ha dato eccellenti risultati considerando che oggi il fatturato si attesta sui 13 milioni di euro e la produzione conto terzi ormai si è ridotta al 5% sul totale fatturato. Il 15% del mercato di Rosi si trova all’estero e le vendite sono sostanzialmente ripartite al 50% tra gamma industriale e gamma civile.

“In questi ultimi anni la crescita è sempre stata doppia cifra – spiega Renato Rosi -, non solo per l’andamento particolare di questi anni ma più precisamente per il lavoro svolto nello sforzo di differenziarci rispetto alla concorrenza, cercando di proporre al mercato quello che non c’è”.

Il segreto del successo? Puntare tutto su ricerca e innovazione. I molti brevetti di Rosi

Lo si sente e si scrive in tutti gli ambiti che la ricerca e lo sviluppo sono i “fondamentali” per qualsiasi azienda. Tuttavia, purtroppo, molto spesso e per tanti motivi, questo assunto non viene sviluppato appieno o quanto gli imprenditori vorrebbero.

In Rosi Materiale Elettrico, al contrario, rappresentano la base di partenza che muove il lavoro quotidiano dell’azienda. “Quando negli anni ’90, mio fratello ed io, abbiamo deciso di proporci al mercato abbiamo deciso che l’unico modo per fare la differenza era quello di puntare sull’innovazione”.

E’ con quest’ottica che nel 2013 viene immesso nel mercato il Plug Shell, un adattatore industriale su cuicablare una spina Schuko pressofusa in modo fisso. Il prodotto è studiato per risolvere un problema proprio della cantieristica nell’utilizzo degli elettroutensili, dotati normalmente di spine Schuko e perciò fuori norma nel cantiere.

“Il fatto di essere stati i primi a proporre un prodotto con queste caratteristiche ha dato uno slancio non solo al fatturato ma soprattutto alla notorietà del marchio Rosi. In questo senso ci siamo dati, come obiettivo, di presentare un prodotto unico e brevettato ogni anno”.

Ed è per questo motivo che all’interno dell’azienda esiste un importante reparto dedicato alla progettazione; un laboratorio che negli anni, ha presentato al mercato prodotti – tutti brevettati – innovativi come Emilia Flat, la spina extrapiatta, l’adattatore UNIKA o, ancora, le multiprese Emilia Smart e l’ultimo nato, l’adattatore ultrapiatto della serie Emilia Flat.

Un best seller? “Sicuramente Emilia Prime, la nostra tripla con spina piccola e prese grandi, dotata di limitatore incorporato, con le stesse dimensioni di una normale tripla. L’abbiamo commercializzata nel 2016 ed è uno dei prodotti più acquistati (il più ricercato in GDS), considerando che in moltissime abitazioni, ancora oggi, sono presenti prese piccole.

Le scintille del 2022 e gli obiettivi per il 2023

“Il 2022 per Rosi è iniziato con un’accelerazione che ha portato ad una crescita del 40% degli ordini sullo stesso periodo del 2021 che pure è stato un anno molto positivo – prosegue Renato Rosi -. Poi, da maggio, per i noti motivi, la domanda ha iniziato a flettere anche se registriamo comunque un +15% della domanda”.

Un trend positivo che, la Rosi Materiale Elettrico, spera di poter replicare anche nel 2023, grazie anche alla commercializzazione di due nuovi prodotti (ma sono ancora top secret) e all’implementazione dei canali di vendita.

“Siamo ben introdotti nei segmenti edilizia e materiale elettrico, per cui la nostra volontà è quella di continuare l’espansione nel canale Gds, nella Gdo/Gda, senza dimenticare il piccolo negozio indipendente”.

In questo senso, oltre alle novità di prodotto, Rosi ha intrapreso una rivisitazione della propria immagine coordinata, con l’ammodernamento del proprio logo, nonché del materiale espositivo e del proprio packaging che, peraltro, sarà realizzato tenendo conto una logica di sostenibilità. I colori rimangono tali – il rosso e il bianco – ma interpretati in modo più fresco e moderno.

“Il lavoro che abbiamo intrapreso e che vede protagonista il nuovo logo, piuttosto che il materiale da inserire nel punto vendita, è un ulteriore passo verso una maggiore notorietà di marca anche presso il consumatore finale. L’intenzione è quella di rendere leggibili i nostri valori che sono quelli della qualità, della ricerca e dell’offerta di un prodotto che deve essere percepito come affidabile e di design”.

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