Attiva dal 1980 a Terzo, nel comune di Aqui Terme, in provincia di Alessandria, Corino Bruna – nome dell’omonima fondatrice – è un’azienda specializzata nella vendita di vasi per il giardino.
Vasi in ogni materiale e forma, che hanno fatto dell’azienda un vero e proprio specialista, in grado di proporre alla distribuzione una selezione del meglio della produzione italiana ed estera.
Artefici i rappresentanti dell’azienda di famiglia, nell’ordine i fratelli Dana e Davide Trova, Piero Barisone e l’ultima generazione rappresentata da Greta Barisone, che l’hanno resa unica nel suo genere, per profondità e ampiezza di gamma, con un riconoscimento unanime raddoppiando il fatturato dal 2018 al 2023.
Un risultato eccellente che ha avuto come “conseguenza” la trasformazione, nel 2021 in Spa e l’acquisto di ulteriori 7000 mq. di terreni destinati all’ampliamento di 4500 mq. di magazzini, entro la fine del 2024, che andranno ad aggiungersi agli attuali 8600 mq. Serietà e impegno, motivati dalla passione sono i principali ingredienti del successo dell’azienda che hanno permesso una crescita costante.
“Crescita sicuramente dovuta all’eccezionale congiuntura che ha visto il settore garden ottenere ottimi risultati; risultati che Corino Bruna ha saputo cogliere, con un’offerta molto curata sempre propositiva di prodotti nuovi, di qualità e un eccellente livello di servizio”, spiega Piero Barisone.
L’azienda propone, con un catalogo di poco meno di 500 pagine, un assortimento di oltre 10 mila prodotti pronti alla consegna. Da segnalare – durante la nostra visita in azienda – lo showroom di 400 mq., molto grande e molto ben fatto, con esposizioni su lineare e ambientazioni, realizzato per accogliere i clienti e presentare le nuove collezioni.
Di seguito la nostra intervista a Piero Barisone.
Voi siete distributori di primari marchi ma non vi limitate solo a rivendere i prodotti. Qual’ è l’essenza del vostro lavoro?
Siamo distributori, ma ci avvaliamo della libertà di essere autonomi nelle nostre scelte per fare una selezione che porta alla realizzazione del nostro catalogo. Un catalogo che comprende una gamma ampia ed accurata di vasi in tutti i materiali: terracotta, ceramica, plastica resina, metallo, ecc.
Visti gli ultimi periodi e le complicazioni dovute ai trasporti, avete apportato delel modifiche al vostro assortimento?
Certamente il Covid è stato la causa di molti cambiamenti e la garanzia di trovare dei produttori seri con cui poter collaborare fa sì che, ad un certo punto, si fanno delle scelte; scelte che hanno portato, l’azienda, ad essere molto europea, tant’è che lavoriamo principalmente con produttori italiani, tedeschi, portoghesi e polacchi. Ed una quota relativa alla categoria oltreoceno che negli ultimi anni è stata volutamente fortemente limitata.
Parola d’ordine: diversificare
Chi sono i vostri clienti e come declinate l’offerta?
Dalla grande distribuzione tradizionale al garden center, passando per tutte le forme distributive mediane, come ad esempio i centri brico. Per tutti siamo in condizione di comporre un’offerta che sia il risultato di un’attenta ricerca della diversificazione e che abbia un certo equilibrio tra prodotto di primo prezzo e articoli più esclusivi e di qualità superiore.
La tendenza del momento in una parola?
Sostenibilità. Sembrerà scontato ma non lo è affatto. Soprattutto in un ambito come quello dei vasi dove la ricerca sta facendo molto. Basti pensare ai vasi prodotti con plastica riciclata al 100% o ancora plastica riciclata con polvere di legno o gli scarti del caffè. Si stanno facendo progressi importanti che non vanno considerati come una moda passeggera ma come qualcosa di assolutamente normale e reale, e a renderlo normale sarà l’impegno che dobbiamo mettere tutti, per informare, e rendere consapevole il cliente finale dell’importanza di un acquisto più eco-responsabile. E’ necessario proseguire con le attività di sensibilizzazione e far capire che c’è anche un modo diverso di fare acquisti. E su questo tema tutto il comparto garden ha delle carte in più da poter giocare.
Il vaso, da mero contenitore ad oggetto d’arredo. Quanto è forte questa componente, oggi, durante la fase di acquisto?
Direi sempre di più, per questo pensiamo che la costruzione di un catalogo debba tenere conto di una proposta diversificata, profonda ma che segua una logica precisa. Certamente, se usciamo da un utilizzo meramente funzionale, la necessità di veicolare un’informazione precisa, ad esempio sui materiali, la loro differenza, la loro resa e il migliore utilizzo, diventano argomenti essenziali per l’addetto alla vendita. Ora è un prodotto che potremmo definire più “modaiolo”, dove forma e colore hanno la loro importanza e dove la stagionalità – esattamente come nella moda – incide sugli acquisti.
Grande evoluzione sul prodotto ma credo che sulla modalità di esposizione ci sia ancora molto da fare in negozio…
In effetti, riteniamo che sia fondamentale esporre per tipologia di materiale, al fine di evidenziare il valore, le caratteristiche, le differenze qualitative dei materiali e le nuove tecnologie che ne fanno un prodotto sempre più sostenibile. Sicuramente è un percorso sul quale anche noi stiamo facendo delle riflessioni, perché più siamo capaci di trasmettere il cambiamento alla rivendita e più rapido sarà il mutamento culturale nei confronti del prodotto da parte dell’utente finale.
Il primo semestre del 2024 e l’export in aumento
I primi sei mesi dell’anno non sono stati molto favorevoli al mercato del giardinaggio che, secondo ì dati Gfk, ha registrato una flessione superiore al 9% rispetto al 2023. Per Corino Bruna come si è chiuso il primo semestre?
La partenza d’anno non è stata delle migliori, come per tutto il settore, ma nell’ultimo periodo abbiamo recuperato e ora siamo attestati al -2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e ci riteniamo soddisfatti, anche considerando che, rispetto al 2023, abbiamo diminuito i prezzi, in considerazione della diminuzione dei carburanti, di circa il 10%.
Il vostro ampio catalogo è suddiviso tra prodotti in ceramica, plastica, la categoria “Oltreoceano” composta da materiali vari, ma quasi la metà è rappresentata dal prodotto terracotta.
Sì, la terracotta per noi è molto importante ed esprimiamo un assortimento diversificato. Una gamma completa, con il desiderio di far riscoprire il fascino di arredare, con materie e colori naturali che variano dai nuovi e contemporanei grigio Basalt e bianco Granit al Bruno vulcanico, fino alle sfumature calde della terracotta tradizionale in Rosso Classico o in Rosata Arenaria e quella artigianale toscana di Impruneta con diametri cha vanno dai 30 ai130 cm.. Ne abbiamo di Di tutti i formati, dai molto grandi ai piccolissimi e di tutte le forme. Dalle più classiche alle proposte più moderne, quasi prive di porosità o quelle “graffiate” che hanno un aspetto bicolore. Insomma, la terracotta non è solo quella classica della tradizione ma si modella, si trasforma e si adatta per durare nel tempo, con aspetti e colorazioni molto moderne.
Quanto rappresenta in termini di fatturato?
E’ una vera e propria specializzazione quella di Corino Bruna per la terracotta, ma non da meno è la nostra collezione di ceramica, con una ampia gamma di oltre 100 pagine del nostro catalogo e la plastica, che differenziamo in plastica classica da rinvaso e plastica design con diverse soluzioni ideali per l’arredo in stile contemporaneo Le tre categorie merceologiche, per quando riguarda il fatturato si equivalgono. Il restante 10% è rappresentato dagli accessori. La crescita più rilevante, in questi ultimi anni, l’abbiamo realizzata con il prodotto in plastica, grazie alla nostra continua ricerca di nuovi prodotti, soprattutto all’estero, in particolare da Portogallo e Polonia.
Un altro aspetto rilevante è quello del servizio, ormai indispensabile per lavorare con la distribuzione. Corino Bruna come si distingue in tal senso?
La logistica è sicuramente uno dei punti di forza ed è organizzata in proprio, sia per quanto riguarda lo stoccaggio su magazzini di proprietà sia per le consegne che vengono effettuate, in cinque giorni lavorativi, in tutta Italia, con mezzi nostri. Inoltre, lavoriamo con un minimo d’ordine ma con materiali misti, in modo che il retailer possa raggiungerlo facilmente, per soddisfare le diverse esigenze dovute alla stagionalità e non gravare finanziariamente sul rivenditore.
A proposito di stagionalità, in che modo il progressivo cambiamento climatico sta modificando il vostro lavoro?
Una volta arrivato il mese di giugno, di fatto, per noi la stagione era finita, con la Festa della Mamma che ne rappresentava l’apice. Ora le stagioni si sono un po’ spostate e il periodo a noi favorevole si è allungato. In questo senso, anche le modalità di lavoro che una volta prevedevano post stagionali in determinati periodi, dovranno gradualmente modificarsi e adattarsi al cambiamento. E’ un fenomeno ancora accennato ma si avverte la necessità di un riassestamento organizzativo.
Il lavoro dei prossimi mesi
In quali mercati operate?
In Italia, ma anche Germania,Francia e stiamo approcciando la Svizzera. Attualmente la nostra quota di mercato deputata all’export è del 12%.
Su cosa state lavorando e come si prospetta il lavoro del prossimo semestre?
Nei prossimi mesi è prevista la gestione degli ordini della stagione autunnale del rinvaso ed il Natale, due periodi importanti per le collezioni dei vasi da interno in particolare in ceramica e plastica Design di cui il nostro catalogo e ben provvisto per forme colori e stili. Inoltre, stiamo lavorando sul rinnovamento degli assortimenti, che avviene tutti gli anni, e nei mesi di giugno e luglio abbiamo completato i nostri viaggi all’estero, alla ricerca di novità. Siamo un’azienda altamente specializzata e il nostro lavoro principale è l’approfondimento continuo del prodotto. A metà ottobre presenteremo il nuovo catalogo, con tutte le novità per l’anno 2025; uno strumento che, anche quest’anno, siamo riusciti ad arricchire con diverse novità interessanti, con nuove forme dal design contemporaneo in colori di tendenza ed un ottimo rapporto qualità prezzo.
Vendete anche on line?
No e stiamo molto attenti a tutelare i nostri prodotti per evitare situazioni non corrette. Per esempio, al di là dei prodotti dei brand che rappresentiamo, a tutta la terracotta Toscana apponiamo il nostro marchio. E’ una scelta di trasparenza che tutela i nostri clienti e i fornitori, così come la decisione di non vendere ai discounter, le cui strategie commerciali non si accordano con le nostre. Siamo molto concentrati a far crescere il nostro cliente primario che è il garden center o la gds brico e, per questo, crediamo sia giusto fare scelte sempre coerenti con il nostro percorso commerciale.
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