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Il Rapporto Sviluppo Sostenibile 2023 di Henkel

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Prosegue l’impegno di Henkel per l’implementazione della strategia globale di sostenibilità. Recentemente l’azienda ha diffuso il Rapporto Sviluppo Sostenibile 2023 che documenta i risultati raggiunti nel corso dello scorso anno.

La sostenibilità è un pilastro portante della nostra agenda, di crescita e, anche in un momento complesso come quello che stiamo attraversando, non rallentiamo il nostro impegno – ha spiegato Mara Panajia, presidente e amministratore delegato di Henkel Italia -. Abbiamo obiettivi ambiziosi e ogni Paese, compresa l’Italia, sta lavorando per diminuire l’impatto ambientale dei siti produttivi, dei processi e dei prodotti”,

“Abbiamo a cuore anche la dimensione sociale della sostenibilità – sottolinea Mara Panajia -, consapevoli del ruolo che un’azienda come la nostra può e deve avere nel contribuire al progresso di ogni comunità in cui siamo presenti”.

Meno emissioni e più energia verde negli stabilimenti

Rispetto al 2010, Henkel ha ridotto del 61% le emissioni CO2 per tonnellata di prodotto e, come previsto dal Sustainability Ambition Framework 2030+, intende scendere a -65% entro il 2025.

La quota di elettricità da fonti rinnovabili utilizzata nei siti produttivi è salita all’89% (era 70% a fine 2022), con l’obiettivo di completare la transizione energica e arrivare al 100% entro il 2030.

Oggi 14 stabilimenti nel mondo hanno raggiunto la neutralità carbonica. In Italia sono stati fatti importanti progressi: a Ferentino (Frosinone), dove Henkel produce detersivi per il bucato e le stoviglie, è operativo un trigeneratore che copre circa il 90% della domanda di energia elettrica e il 55% del fabbisogno di energia termica del sito.

Un impianto molto simile è stato messo in funzione a Casarile (Milano), sito dedicato alla produzione di adesivi a uso industriale, in particolare poliammidi, resine epossidiche, siliconi e rivestimenti protettivi, che ora è sostanzialmente autosufficiente dal punto di vista energetico.

Prodotti più sostenibili

Oltre il 70% dell’impronta carbonica complessiva di Henkel è legata ai prodotti e, in particolare, al loro uso e allo smaltimento delle confezioni a fine vita.

La sostenibilità risulta quindi essere un aspetto fondamentale per lo sviluppo dei prodotti, sia per quanto riguarda le nuove referenze che per il miglioramento delle formule già in commercio.

L’obiettivo è quello di aumentare il più possibile la quota di materie prime da fonti rinnovabili e offrire pari o migliori prestazioni usando meno energia e acqua.

Per offrire ai clienti industriali la massima trasparenza sui temi della sostenibilità, la divisione Adhesive Technologies ha sviluppato insieme a Capgemini una piattaforma digitale – chiamata Henkel Environmental Assesment Reporting Tool (HEART) – che consente di calcolare automaticamente l’impronta carbonica di circa 58 mila prodotti attualmente disponibili.

Lo strumento, disponibile per oltre 100 mila clienti in 800 settori industriali, misura le emissioni del prodotto cradle-to-gate, ovvero dalle materie prime fino ai processi di produzione, confezionamento e logistica. La metodologia di calcolo è stata certificata da TÜV Rheinland.

Per quanto riguarda il packaging, Henkel ha raggiunto una quota pari all’87% di confezioni riciclabili o riusabili, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2025 e, contemporaneamente, ridurre del 50% l’impiego di plastica ottenuta da fonti fossili.

Uso responsabile dell’acqua

L’acqua è un altro degli ambiti su cui la strategia di sostenibilità Henkel mette l’accento: entro il 2025, a livello globale, l’azienda punta a ridurre del 35% l’acqua usata per tonnellata di prodotto.

A fine 2023 è arrivata al 24% grazie alla diminuzione, nei singoli siti produttivi, dei consumi e, ove possibile, al riutilizzo delle acque reflue.

Diversi interventi sono stati fatti negli ultimi anni a Ferentino, dove è entrato in funzione da qualche mese un nuovo depuratore chimico-fisico. All’impianto si aggiungerà presto un ultrafiltro con sistema biologico a membrana (MBR), che completerà il ciclo di depurazione e permetterà di ottenere acqua adatta a essere riutilizzata all’interno del sito, avviando un vero sistema circolare di gestione idrica.

Il progetto Prospettiva Terra

Henkel è tra i fondatori di Prospettiva Terra, il progetto non profit coordinato da Stefano Mancuso, botanico, saggista e docente all’Università degli Studi di Firenze, volto a studiare il ruolo degli alberi nel contrasto del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.

L’iniziativa è partita a Milano con l’installazione di 300 sensori intelligenti su altrettanti alberi del parco urbano BAM, grazie ai quali vengono raccolte informazioni puntuali sulle singole piante e il loro stato di salute, monitorando accuratamente gli effetti in termini di cattura della CO2, delle polveri sottili e degli inquinanti.

Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comune di Milano e metterà i dati a disposizione dei cittadini attraverso dei pannelli digitali e online, così da rendere visibile in tempo reale quanto bene fanno gli alberi.

Parità di genere e genitorialità condivisa

In Henkel, la percentuale di donne in ruoli manageriali è intorno al 39,5%. L’azienda intende raggiungere l’effettiva parità entro il 2025 e, in Italia, assicura pari opportunità nella fase iniziale di ogni selezione: per ogni nuova posizione vengono infatti esaminati metà candidate donne e metà uomini, rallentando il processo ove non ci sia il giusto bilanciamento.

Henkel promuove il concetto di genitorialità condivisa come presupposto per una vera parità di genere. L’azienda ha introdotto nuove linee guida a livello globale per la gestione del congedo parentale, offrendo 8 settimane retribuite al 100% a tutti i genitori di bambine e bambini nati o adottati dopo il 1° gennaio 2024.

L’iniziativa vuole dare ai genitori, indipendentemente dal genere e dallo stato familiare, l’opportunità di partecipare alla cura e all’accudimento dei figli.

In Italia, l’introduzione del nuovo standard globale si traduce nell’estensione del congedo parentale per i neopapà o secondi caregiver con potestà genitoriale, dai 20 giorni lavorativi previsti fino al 2023, alle attuali 8 settimane di congedo retribuito al 100% entro il primo anno dalla nascita o adozione del figlio. Restano invece invariati i termini del congedo di maternità, che in Italia ha già una durata superiore a quella fissata dalle linee guida Henkel.

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