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Energia a batteria, un boom a 360°


Miliardi di batterie: dai cellulari….alle biciclette, alle automobili, agli aspira polvere dove Dyson ne ha fatto un “must” ma dove Black&Decker ha fatto scuola (chi, over… non ricorda il mitico aspira briciole che iniziò il percorso di utilizzo senza filo – Ndr)

E arriviamo, nello specifico agli utensili elettrici, dove sempre più il “ filo “ serve solo per ricaricare. Per approfondire l’argomento abbiamo incontrato Matteo Bendazzoli Responsabile Marketing di Einhell Italia, azienda specializzata nella produzione di negli utensili a batteria. Matteo è un ingegnere ed ha una profonda conoscenza tecnica in questo campo.

Quando nasce l’applicazione della batteria sugli utensili?
Una precisazione. Utilizziamo comunemente il termine batteria, ma si tratta in realtà di un accumulatore. La prima applicazione risale alla seconda metà degli anni 50.

Avrei pensato ad una data più recente, ma certamente oggi parliamo di prodotti di un’altra generazione.
Indubbiamente la tecnologia ha stravolto questo settore, portando a utilizzare materiali diversi. Dal nickel cadmio si è passati agli ioni di litio e quindi ai polimeri di litio. Di pari passo un software continuamente sviluppato e più funzionale ha consentito di sfruttare al meglio batterie sempre più potenti, con una durata maggiore, pesi e dimensioni sempre più ridotti, come avvenuto coi pc o i televisori. Nei prodotti di qualità e di ultima generazione il software gestisce la potenza da erogare, solo quella necessaria, per evitare un consumo inutile. Einhell utilizza un sistema di processore detto ABS (sistema attivo di gestione). Inoltre, a differenza del passato, la batteria, anche non utilizzata, ha una perdita di energia minima, solo il 2 % annuo. I prodotti vengono venduti già caricati e pronti all’uso. Riposti, mantengono il livello di carica, con la minima perdita, come ho indicato. Meno necessità di ricarica, più risparmio energetico.

Una crescita esponenziale

Puoi darci alcuni dati sul rapporto filo / batteria negli utensili elettrici?Il mercato batteria è letteralmente esploso negli ultimi 10 anni. Per Einhell Italia, l’incidenza dei prodotti a batteria nel 2010 era dell’8,4%. Nel 2019 è del 20% su un fatturato raddoppiato. A livello mondiale stimiamo di raddoppiare entro il 2022 il numero di batterie vendute nel 2019.

Un obiettivo molto ambizioso!
Sicuramente, ma la crescita è esponenziale ed in Italia abbiamo già più che raddoppiato i volumi lo scorso anno, rispetto all’anno precedente.

Negli altri mercati Europei?
La Spagna ha un rapporto filo / ricaricabile ed un trend di crescita simile al nostro. Francia e Germania hanno una percentuale di prodotti ricaricabili decisamente superiore a noi. In Francia in modo particolare nel settore giardinaggio. Riteniamo che nei prossimi 10 anni quasi tutto il mercato Home sarà “ricaricabile” a scapito del filo.

Einhell e Ryobi, in modo particolare, hanno creato e sviluppato l’utensile a batteria intercambiabile.
Vero. Questo è il futuro e stiamo investendo massicciamente le nostre risorse nella nostra linea Power X-Change. Già oggi offriamo 100 macchine utilizzabili con la stessa batteria: tutta la gamma per il giardinaggio e gli elettroutensili, ma anche compressore e aspira liquidi. L’obiettivo è raddoppiarne il numero in pochi anni. In poche parole tutto quello che ha un motore già funziona o a breve funzionerà con batterie ricaricabili Power X-Change

Quali sono i vantaggi?
Un elemento è economico. Una sola batteria e più corpi macchina. Vendiamo sia l’utensile completo, che quello col solo corpo, per permetterne l’utilizzo a chi ha già una batteria compatibile in casa. Il secondo è ecologico. Una sola fonte di energia, con ripercussioni positive sia in fase di produzione (meno materie prime e fabbisogno energetico) che per lo smaltimento.

Smaltimento e ricerca

Veniamo proprio all’aspetto smaltimento delle batterie, che mi sembra fondamentale, soprattutto in futuro
Vorrei fare una premessa indispensabile. Una nostra batteria prodotta oggi ha una durata di almeno 1.000 ricariche in piena efficienza. Poi perde potenza e diciamo che dopo 1.500 ricariche…è da sostituire. Pensiamo ad un tagliaerba per una superficie di 200- 300 metri quadri. Esageriamo: una ricarica alla settimana, che assicuro non è necessaria. Taglio per 7 mesi all’anno……Arrotondiamo a 30 ricariche…che rappresentano oltre 30 anni a pieno regime……….Come per le pile ed altri materiali speciali esistono Consorzi che si occupano dello smaltimento. La tecnologia ha lavorato molto anche in questo campo, arrivando ad una separazione molto semplice delle componenti Plastica, Elettronica e Celle della batteria.

Ci sono differenze nei vari Paesi?
Assolutamente no. La normativa Europea è comune e in tutti i Paesi ci sono Consorzi per lo smaltimento.

Ci sono dei problemi di utilizzo degli utensili tra nuove e vecchie batterie?
Con un impegno preso di fronte agli azionisti (Einhell è quotata alla Borsa di Francoforte), almeno per i prossimi 10 anni garantiamo che qualsiasi macchina Power X-change sarà compatibile con una vecchia batteria ed una nuova batteria sarà compatibile coi vecchi modelli.
Quindi lo sviluppo in corso non “ucciderà” i modelli sul mercato.

Puoi darci dettagli in merito alle vostre ricerche?
Abbiamo due importanti partnership nella ricerca. Con BMW Motorsport nelle gare automobilistiche di formula E e con il Politecnico di Ingegneria di Monaco di Baviera che ha creato uno specifico Dipartimento di Ricerca sulle batterie, dove i loro ricercatori lavorano stabilmente presso i nostri laboratori per un costante sviluppo dei prodotti. Lo sviluppo tecnologico “esasperato” di efficienza e potenza nel campo delle corse serve a fornirci esperienze concrete e dati per migliorare quello delle batterie Power X-Change.



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