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Leroy Merlin a Genova, contrarietà dalla Regione


Si è tenuto il 3 marzo scorso il Consiglio Regionale che ha visto, un aggiornamento sul futuro dell’area dello Stadio Carlini di Genova e l’ipotesi di un nuovo Leroy Merlin.

A tal proposito sono state presentate due interrogazioni: una dal consigliere Sergio Rossetti (Pd) e la seconda dal capogruppo Giovanni Lunardon (Pd). Entrambi, di fatto, esprimendo perplessità e parere negativo circa questa possibilità.

Rossetti “ha chiesto alla giunta di stanziare fondi propri per la riqualificazione dello stadio e di tutelare i posti di lavoro, qualora fosse avvalorata l’operazione di project financing, presentata da Leroy Merlin per riqualificare lo Stadio e realizzare sotto il campo un punto vendita prima del 2024 quando Genova sarà “Capitale europea dello sport””.

Lunardon “ha chiesto alla giunta se il progetto di collocare una grande struttura di vendita nel quartiere genovese di San Martino è coerente con le condizioni urbanistico –territoriali e con i divieti disposti dal Testo Unico a tutela del piccolo commercio e se è stata fatta una verifica in merito alla disponibilità di fondi europei in occasione dell’evento “Genova capitale europea dello sport 2024” da impiegare per la riqualificazione dello Stadio Carlini in alternativa ad investimenti privati. Lunardon ha sottolineato che la designazione di Genova “Capitale europea dello sport 2024” potrebbe essere l’occasione per accedere a fondi stanziati dalla UE e recuperare, così, i 5/6 milioni necessari”.

Tuttavia l’assessore all’urbanistica Marco Scajola ha puntualizzato che: “Non spetta alla Regione decidere dove e se aprire un supermercato, ma valutare se la proposta del Comune, in questo caso Genova, è compatibile rispetto alla normativa e alle indicazioni urbanistiche regionali”. Inoltre, Scajola ha concluso che: “per quanto riguarda la valutazione esclusivamente urbanistica, dunque, allo stato degli elementi noti, la localizzazione é conforme alle disposizioni che sta adottando il Comune”.

L’assessore al commercio Andrea Benveduti ha però aggiunto che: “attualmente non ci sono le condizioni affinché questa operazione di project financing venga avvalorata, in quanto contrasta con la legge regionale che tutela del piccolo commercio, per le problematiche legate al traffico in una zona già critica della città e che insiste su un’importante struttura ospedaliera. Inoltre – ha aggiunto – ad oggi non ci sono garanzie di mantenimento dell’occupazione neanche all’interno della società interessata al progetto e abbiamo condiviso le situazioni criticità con le associazioni di categoria e la CCIAA e le abbiamo valutate e condivise con il competente assessore comunale, ribadendo che, al momento non riscontriamo elementi tali per adottare un atteggiamento positivo”.



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