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Il “Professional Day” di Rossetti Market




giuseppe rossetti

Ritorna per la seconda edizione l’evento organizzato da Rossetti Market. Anticipato al 12 giugno e con un nuovo nome, quest’anno conta un maggior numero di aziende presenti.

Prove tecniche di ripartenza in presenza. Così possiamo definire l’appuntamento da Rossetti Market di Alseno (PC) che, giunto alla sua seconda edizione. si propone con un cambio di data, di nome e, soprattutto, con un numero più elevato di aziende.

“Il cambio del nome in “Professional Day” è stata una nostra scelta per comprendere, in un’unica iniziativa sia il mondo brico sia il mondo delle aziende più orientate al professionale che hanno comunque necessità di visibilità – spiega il titolare, Giuseppe Rossetti -. Il cambio di data al mese di giugno riporta nella giusta collocazione l’evento. L’anno scorso si è tenuto a luglio ma ben sappiamo che anno particolare sia stato”.

Quest’anno il parterre degli espositori è aumentato, oltre 30 le aziende presenti, perchè “sull’onda del successo dello scorso anno le aziende hanno riconfermato e altre hanno dato la loro disponibilità a partecipare – continua Giuseppe Rossetti -. Speriamo che l’iniziativa possa diventare un format da poter sviluppare. Certamente bisogna impegnare delle forze e impegnarsi insieme alle aziende ma sono convinto della bontà dell’iniziativa e il tempo ci darà ragione. Vogliamo che diventi un appuntamento importante per Rossetti Market, per i fornitori e soprattutto per i clienti”.

Come sta andando il 2021?
Avevo molta paura di affrontare il secondo trimestre di quest’anno rispetto all’anno scorso e sicuramente io numeri non sono quelli di maggio e giugno 2020 perchè sono improponibili, ma anche nel 2021 si confermano come molto positivi. Mi fa molta paura l’aumento di prezzi e la scarsità di materie prime in vista degli ultimi 4 mesi dell’anno, perchè purtroppo gli stipendi non aumentano, mentre la merce si”.

Ma il consumatore ne ha la percezione?
L’aumento delle materie prime e dei trasporti sta portando ad una lievitazione dei prezzi compresa tra il 50-60%. Dal mio punto di vista, per ora il consumatore non ne ha la percezione perché ha molta voglia di fare e di andare, ma gli stipendi – soprattutto quelli medi e medio bassi- non aumentano e prima o poi la realtà diventerà evidente a tutti. Da qui la mia preoccupazione per l’ultimo quarto dell’anno.

La merce che fate più fatica a reperire?
Scontiamo qualche ritardo nell’arredo giardino e nelle piscine ma diciamo che il meteo, fin’ora, ci ha aiutati. Fortunatamente ci siamo organizzati per tempo e con l’aiuto delle aziende, in questo momento, non stiamo soffrendo.

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