Pur se l’Italia si distingue per il ritardo nell’applicazione della norma europea che prevedeva la messa al bando dei sacchetti di plastica per la spesa dal 1° gennaio 2010 (il decreto Milleproroghe dell’ultima Finanziaria ha spostato l’entrata in vigore del divieto di distribuzione dei sacchetti di plastica al 2011), esistono fortunatamente realtà della vita civile che si dimostrano sensibili al problema della tutela ambientale e agiscono in proprio. Nel nostro settore Leroy Merlin, dal mese di gennaio 2010, ha fatto sparire dai suoi negozi italiani tutte le borse in plastica sostituendole con tre tipi diversi di Eco-Bag, tutti rigorosamente ecologici e soprattutto riutilizzabili.
Si chiamano Eco-Paper, in carta e con un costo di 0,15 euro, Eco-Shop e Eco-Big, in materiale ecologico e biodegradabile, hanno rispettivamente un costo di 0,70 e 0,95 euro. Qualche consumatore potrà essere disturbato dal passaggio dal sacchetto di plastica gratuito, alla borsa a pagamento, tuttavia, questo prezzo, oltre ad essere inevitabile per il fatto che non si parla più di sacchetti ma di borse, porta in se anche il pregio di innescare più rapidamente l’abitudine a portare la propria borsa quando si vanno a fare gli acquisti. Un dovere nei confronti dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Nella foto: il cartello che trovate nei negozi Leroy Merlin per promuovere i nuovi Eco-Bag e sensibilizzare la clientela.
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